Capitolo 14

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Rimasi piuttosto sorpresa del fatto che riuscii a tornare sul mio piano senza essere rincorsa da Zeus, pronto a colpirmi con la folgore.
Alla fine, una volta sul piano, mi venne un'idea; potevo provare gli incantesimi e le rune.
Presi la bacchetta posata sul tavolo, presi il libro di incantesimi che si trovava nella libreria ed entrai in palestra.
Appoggiai un'arma a terra (di piume non ce n'erano) e provai il primo incantesimo, Wingardium Leviosa.
Puntai la bacchetta contro l'arma ed esclamai: 《Wingardium Leviosa!》
L'arma sparò verso l'alto.
Si fermò poco prima del soffitto, poi ricadde, e io la incantai di nuovo, stavolta cercando di controllarla.
Ci riuscii.
Soddisfatta, provai una decina di diversi incantesimi.
Mi vennero tutti.
Passai alle rune.
Mi vennero anche quelle.
Alla fine provai anche gli incantesimi egizi, che mi vennero, anche se mi lasciò piena di stanchezza.
Quandi finii guardai l'orologio.
Era ora di andare a pranzare.

Le risse c'erano come sempre, ma erano meno del giorno prima.
Presi qualcosa di veloce da mangiare mi sedetti da sola ad un tavolo.
Rimasi sola, finché non mi raggiunsero tre ragazzi; due maschi e una ragazza.
Si sedettero con me, e uno di loro,dai capelli neri, mi disse: 《Ciao. Come ti chiami?》
《Alice. Voi?》
La ragazza disse con aria di superiorità: 《Te devi essere la nuova fanvergente della scuola. Dovrei essere anche io lì con te, ma sono una maga, quindi sono obbligata a restare tra i maghi. Comunque, io sono Hermione》
Il ragazzo dai capelli neri disse: 《Io sono Harry》
L'altro ragazzo disse, mangiando del pollo: 《Io sono Ron》
《Piacere》
In quel preciso istante il ragazzo dai capelli neri che avevo visto il giorno prima si avvicinò al tavolo e disse con aria disgustata: 《C'è l'assemblea...》
I ragazzi si alzarono, lasciandomi da sola a pensare alla lettera.
Mi resi conto che Jonathan non mi aveva mentito.
Si capiva dal tono che Tom aveva usato con i tre maghi.
Qualcosa stava davvero cambiando.
E io volevo scoprire di che si trattava.

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