Capitolo 41

194 23 1
                                    

《MI RIFIUTO DI FARE UNA COSA DEL GENERE》
《Dai Ali, dobbiamo! O vuoi che tentino di ucciderti di nuovo?》
《IO NON VOGLIO DIVENTARE UN'ASSASSINA, PER L'ANGELO!》
Jonathan poteva essere forte quanto voleva, ma io ero agganciata al letto dell'infermeria come un koala.
《Su, dai! Te l'ho detto, uccidere qualcuno di loro ti spetta di diritto!》
《Mi dovrai portare là legata come un salame, perché io non mi muovo di qui. Non sono in grado di uccidere qualcuno! 》 protestai cercando di mordergli la mano.
Lui ne approfittò e mi strappò dal letto sbattendomi a terra, poi mi bloccò a terra.
《Se restiamo così possiamo anche non andare》 disse osservandomi da sopra.
Si appoggiò a piano sul mio petto e mi osservò.
Mi limitai a fissarlo. Mi mancava il coraggio di dirlo, ma sarei rimasta lì così anche io, sia perché non volevo andare all'esecuzione sia perché sentirmi vicino Jonathan era bellissimo.
《Dai, andiamo》 mi mormorò.
《Non voglio uccidere nessuno...》 dissi.
《Chiederò di non farti uccidere nessuno allora》 disse lui sorridendo, poi si alzò e tirò su anche me.
《Andiamo?》
《Ci faremo una cronaca con questo "andiamo". Si, dai, andiamo》

Non so come, ma Jonathan convinse tutti a non farmi uccidere, cosa di cui gli sarei stata grata a vita.
Ci mettemmo in fondo.
Un uomo, che identificai come Luke Garroway, lesse una serie di lunghe accuse, poi avviò l'esecuzione.
All'improvviso Crono si liberò e mi scagliò contro un pugnale.
Non mi controllai e lanciai un raggio nero dalla mano; il pugnale si trasformò in polvere.
Non riuscii a controllarlo e colpii anche Crono, che non era riuscito a rallentare il tempo in tempo.
Crono lanciò un urlo che mi perforò i timpani, poi si incenerì.
Lo guardai sconvolta, poi realizzai cosa avevo appena fatto.
Avevo appena ucciso (o rimandato nel Tartaro, più probabilmente) Crono.
Guardai sconvolta Jonathan, che riuscì a prendermi mentre svenivo per lo shock.

La scuola fandomianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora