Mi svegliai cinque minuti prima dell'ora di cena.
Non mi ero nemmeno accorta di aver dormito così tanto, ma non importava troppo.
Usai quei cinque minuti per risvegliarmi del tutto, dopodiché scesi a cenare munita di coltello.
Appena entrai notai che era tutto relativamente tranquillo, e fortunatamente non era a causa mia.
Come sempre mi sedetti da sola e iniziai a mangiare pacificamente.
Tutto finché un coltello non sfrecciò contro di me.
Lo evitai solo perché avevo lì pronto il mio pugnale, con cui deviai l'arma.
Dopodiché due ragazzi, un maschio e una femmina, si avvicinarono a me sghignazzando.
《Ma guarda! Questa dev'essere la famosa fanvergente! Non mi sembra tanto pericolosa come viene descritta. Mi fa ridere. Ehi, novellina, come ti chiami?》 mi chiese il ragazzo sedendosi di fronte a me.
《Alice, e non chiamarmi novellina》 risposi seccata.
《Perché non dovrei? In confronto a me sei solo un'inutile novellina. Io mi chiamo Peter, e sono più potente di quanto immagini》
《Non me ne frega niente, ma sta di fatto che io sono pericolosa. Nessuno mi batte in vendette》 dissi.
Dietro di lui la ragazza mi tirò dei pugnali, che deviai con il mio.
Alla fine mi alzai e dissi: 《Andatevene》
Loro sghignazzarono e andarono al loro tavolo, mentre io finii di mangiare.
Non sapevano che io sapevo tutto di loro.
Ma io non sapevano cos'avevano in mente loro.Appena finii di cenare iniziai a salire.
Dopo il terzo piano, però, vidi delle ombre che mi seguivano.
Iniziai a salire due scalini alla volta, ma le ombre non se ne andavano.
Mi girai di scatto, e un pugno mi fece cadere sulle scale.
Non riuscivo a ragionare bene, ma mi resi conto che due paia di mani mi stavano trascinando su per le scale.
Si fermarono solo su quello che supposi essere il quinto piano.
Mi appoggiarono alla ringhiera, ma io mi afflosciai a terra.
《Questa qui non vuole proprio collaborare》
《Mi aspettavo più ribellione》
Riconobbi la voce di Peter.
Uno dei due cercò di alzarmi, ma io gli tirai un calcio.
L’altro mi tirò un pugno in pieno viso.
《Bene. Pronta?》
《Sì》
Iniziarono ad alzarmi entrambe, finché non fui sull’orlo della caduta.
Mi spinsero, ma io mi attaccai alla ringhiera, restando comunque sospesa nel vuoto.
Loro iniziarono a pestarmi le mani.
D’un tratto smisero, e io distinsi una terza figura, che li stava picchiando per farli fuggire.
I due ragazzi se ne andarono, e lo sconosciuto mi tese la mano.
Ma ovviamente non era uno sconosciuto.
《Jonathan?》
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La scuola fandomiana
FanficSalve. Mi chiamo Alice, e sono una ragazza particolare. Sono iperattiva, dislessica e ho una particolare inclinazione ad infrangere qualsiasi regola. Sono in grado di andare contro tutto e tutti, e questo è il motivo per il quale molte scuole si rif...