Capitolo 28

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Andai a mangiare solo un'ora dopo che Jonathan fosse uscito, ossia il tempo che ci misi a riparare la porta senza magia.
Quando ci andai mi sedetti da sola, sperando di non vedere Voldemort, che con molta probabilità mi avrebbe ucciso.
Ovviamente la fortuna non mi fece compagnia.
Appena Voldemort mi vide mi scagliò contro un incantesimo.
L'anatema che uccide.
Saltai per terra schivando il colpo.
《Tu morirai, maledetta ragazzina!》 urlò scagliando un anatema dopo l'altro.
Riuscii a scansarli tutti, ma non sapevo quanto sarebbe durata.
Lui continuò, e io rovesciai un tavolo per nascondermi.
Presi la bacchetta che mi ero nascosta in tasca e ricambiai con schiantesimi.
Era impossibile centrarlo, perché era una battaglia stupeficium vs avada kedavra e io potevo morire, ma per qualche coincidenza ci riuscii.
Lo sentii cadere, e la sequenza di anatemi senza perdono finì.
Mi alzai tutta dolorante e guardai il ragazzo a terra, svenuto.
Tutti mi stavano guardando, e io dissi: 《Qualche problema?》
Tutti ripresero a mangiare, e io fui libera di fare lo stesso.
Dovevo essere in forze.
Voldemort era potente, ma molti lo erano anche più di lui.
Non sapevo cos'avrei fatto, ma mi decisi.
"Se devo morire, tanto vale che lo faccia per l'equilibrio del bene e del male"
Pensai a questo, e intanto finii la cena e mi preparai.
Quella sarebbe stata la notte più lunga di tutta la mia vita.

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