Capitolo 21

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CAPITOLO 21
Quella lettera mi tormentò tutto il giorno, insinuandosi anche nei miei sogni.
Come se non bastasse continuava a tornarmi in mente anche mentre leggevo i libri, e quello era una vera seccatura.
Alla fine mi addormentai di sera, con il cervello caotico.
Sapevo che Tom non aveva mentito.
Purtroppo.

Il giorno seguente mi svegliai sentendomi più stanca di quando mi ero addormentata.
Dovevo aver riflettuto inconsapevolmente per tutta la notte.
Non me ne preoccupai, così mi vestii e andai a fare colazione, portando una borsa dove mettere qualche merendina.
Quando giunsi in mensa iniziai a bere un latte caldo, quando nove ragazzi mi raggiunsero.
Si sedettero tutti al mio stesso tavolo, ma nessuno mi rivolse la parola.
Me ne fregai, finché quello accanto a me, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi, mi chiese: 《Ti disturba se restiamo qua?》
《No, non preoccupatevi》
《Scusa, ma non vogliamo stare allo stesso tavolo di Clarisse. Mi odia, e suo padre mi odia ancora di più》
《Non mi dà alcun fastidio》 ripetei.
Lui sorrise.
《Oh, non mi sono presentato! Io sono Percy》
《Io sono Alice》 risposi tendendogli la mano 《Tanto piacere》
Lui mi strinse la mano.
La ragazza accanto a lui disse: 《Scusa, Alice, ma cerca di non fregarmi il ragazzo》
《Non ti preoccupare. Tu chi sei?》
《Mi chiamo Annabeth》
《Piacere》
Il ragazzo di fronte a me mi scrutò, poi infiammò senza preavviso una mano, facendomi sussultare.
Lui scoppiò a ridere : 《Sei una fifona! Hai paura del fuoco!》
Il ragazzo accanto a lui ebbe un brivido, quindi l'amica tirò un pugno al primo.
《Leo! Sai bene che Frank non adora il fuoco!》
《Ma io volevo spaventare lei!》 esclamò Leo indicandomi.
《Sei impossibile. Comunque io sono Hazel》 disse la ragazza.
《Piacere. Alice》
《Credo che ti debba presentare gli altri. Quella ragazza》 disse indicandomi una ragazza abbastanza carina 《è Piper, e il ragazzo di fronte a lui è Jason. Vicino a Jason c'è Nico, e l'ultima ragazza è Reyna》
Annuii.
Ci raggiunsero altri 5 ragazzi, che si sedettero a fianco a me e Leo.
La ragazza dai capelli biondi mi scrutò, poi disse: 《Ciao. Chi sei?》
《Io sono Alice. Te?》
《Tris. E lui è Quattro》
Il ragazzo disse: 《Puoi chiamarmi Tobias》
L'altra ragazza fece per presentarsi, ma il caos si fece sentire dai piani superiori.
Ci alzammo tutti dal tavolo impugnando le armi, e chi non ne aveva (come me) aveva impugnato le posate.
《Che succede?》 chiese la ragazza sconosciuta, sfoderando un arco d'argento.
Non risposi anche se lo sapevo.
La guerra era cominciata.

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