Capitolo 20

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Mi fermai al piano degli semidei, cioè il piano sopra.
Non mi piacevano quei piani di cui parlava Valentine.
Mi appoggiai al muro per fare mente locale, ma il mio cervello sembrò rallentare.
Non solo il cervello; tutto era rallentato, e io ne sapevo abbastanza da intuirne il motivo.
Un ragazzo mi camminò incontro normalmente.
Sapevo com'era Luke Castellan, ultimo semidio che era "stato" con Crono, quindi capii che quello che vedevo poteva essere il vero Crono.
Un ragazzo di circa 16 anni, capelli neri con una leggera barbetta e occhi d'oro massiccio.
Lo guardai con un brivido di terrore; se avevo qualche speranza di fuggire dagli altri, di certo non potevo sperare di sfuggire da lui.
《Quindi tu sei la fanvergente. Giusto?》 mi chiese, facendo tornare il tempo normale.
《Si》
《Spero tu non sia qui per motivi particolari》
《Sono qui per riprendere fiato》 dissi.
Lui mi osservò un attimo, poi annuì e se ne andò, ma per prudenza preferii andarmene.
Quindi scappai ancora.

Stavolta mi fermai al mio piano.
O forse un attimo prima, visto che avevo trovato una lettera davanti all'entrata.
Comunque, una volta nella sala comune, misi la lettera sulla scrivania e mi lasciai andare sulla sedia.
Di chi era quella lettera?
La aprii e la lessi.

Ciao Alice,
sono Tom Riddle, più conosciuto come Voldemort.
Abbiamo fatto un consiglio, e abbiamo ritenuto necessario avvertirti che probabilmente ti rinchiuderemo sul tuo piano per impedirti di intralciare i nostri piani.
Gli dei credono che aspetteremo domenica, ma noi inizieremo dopodomani, quindi domani mattina a colazione prendi più cibo che puoi e restatene lì.
Spero per te che obbedirai ai nostri ordini, perché ti libereremo solo domenica, e io non so quanto resisterai senza cibo.
Sperando che tu ci dia retta,
Il Consiglio

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