Capitolo 7

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Ero arrivata a metà quando suonò la campanella di fine mattinata.

Appoggiai il libro e tornai nella sala comune.

Essendo l'entrata come una bolla non mi fu difficile vedere xosa succedeva.

Tutti correvano verso i piani inferiori. Tranne Iride, che guardava la mia entrata.

Uscii e le andai incontro.

《Che succede?》

《È ora di pranzo》

《Non voglio certo mancare! Ho fame!》

Iride rise, finché non arrivò un'altra donna, che la fece tornare seria.

L'altra mi scrutò, poi chiese: 《Una nuova maga?》

《No, Iside》 ribattè Iride secca 《È una fanvergente》

《Ah. Capisco. Suppongo mi debba presentare. Sono la dea egizia Iside. Come credo tu abbia intuito, tra me e Iride c'è un po' di ostilità, ma questo è affar nostro》

《Io sono Alice e vedrò di farmi gli affari miei》 risposi.

《Vedo che hai capito. Ma vai in mensa disarmata?》 mi chiese Iside.

《Si...》 risposi incerta 《Perché?》

《Durante i pasti ci sono sempre delle rivolte》 mi spiegò Iride.

《Quindi tutti girano armati》 concluse Iside.

《A me sembra che siate quasi in sintonia, ma in ogni caso di armi non ne ho》

《Provvederemo a fartene avere almeno una》 disse Iside, con la faccia paonazza per l'osservazione che avevo appena fatto 《Ma adesso andiamo a mangiare qualcosa》

Ci affrettammo a scendere tutti e tre, in silenzio.

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