Capitolo 23

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Presi a pugni la porta per più di un'ora, finché non mi presero a sanguinare le mani.
Iniziai anche a prenderla a calci urlando e imprecando, ma non riuscii ad aprirla.
Sentivo ancora le battaglie impazzare ai piani inferiori, ma io non potevo niente.
《FATEMI USCIRE!》 urlai con quanto fiato avevo in corpo.
Non accadde nulla.

La mia situazione rimase invariata per diversi giorni.
Avevo preso delle merendine dalla mensa, ma mi bastarono a malapena per i primi due giorni.
Quando le finii cercai di distrarmi leggendo tutti i libri che avevo nella libreria o esercitandomi con incantesimi svariati.
Al terzo giorno quindi iniziai ad usare rune ed incantesimi contro la porta.
Non funzionò nulla.
Mi misi ad urlare come una pazza imprecando in tutte le lingue conosciute.
Il quarto giorno finalmente le battaglie parvero cessare.
Ma non mi liberarono comunque.
Il quinto giorno senza cibo rimasi direttamente a letto, guardando malissimo quella stramaledetta porta.
Non mi sarebbe dispiaciuto restare lì, se non fosse per il fatto che non avevo cibo.
Non so bene quando, ma dopo qualche ora persi conoscenza.

Dopodiché ebbi solo ricordi confusi; qualcuno doveva aver sfondato la porta dell mio piano, perché alcuni ragazzi mi raggiunsero, mi alzarono e mi portarono giù di sotto.
Sentii vagamente che mi avevano appoggiato su un altro letto.
Ero semicosciente quando vidi un ragazzo dai capelli quasi bianchi su di me.
Lo sentii mentre mi dava un veloce bacio, poi lui se ne andò e io svenni.

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