"Ho cicatrici disegnate sul corpo
Puoi decifrarle se non voglio parlarti
Se vuoi sapere che cosa è andato storto
O ti interessa cosa ho fatto negli anni"Lazza
Rachel era scomparsa già da diverse ore dal paddock e Carlos purtroppo non era stato ancora liberato da tutte le interviste. Non poteva cercarla ed ogni minuto che passava si sentiva sempre peggio.
Carlos in un certo senso si sente colpevole di questa cosa.
Lui non poteva immaginare il vero motivo per cui fosse scappata, perché ovviamente Rachel mai e poi mai gli aveva accennato di qualche problema durante il weekend.
La sua estrema riservatezza era ciò che rendeva sempre più difficile per Carlos lasciarsi andare con lei, perché in verità, quanto la conosceva veramente?A parte i fratelli Marquez, nessuno sa molto di lei, forse solo la sua migliore amica e lui ha sempre sofferto questo cosa credendo che non riuscisse a fidarsi di lui e che forse non lo farà mai.
Eppure nonostante questo, lui ogni volta provava ad aprirsi con lei, cossichè potesse capire di potersi fidare.
Ma ancora non lo fece mai.Carlos non da la colpa a Rachel per ciò che è successo, ma questo episodio di certo ha evidenziato come non mai il fatto di non sapere niente di lei.
Mostrava sempre il suo guscio, ma dentro eccome se soffriva e lo spagnolo con lo scorrere del tempo aveva iniziato a notare diversi piccolo segnali che lo mostravano. In quei momenti le si avvicinava mestamente e le stringeva una mano, facendola tornare alla realtà.
"Thanks for your time guys"
L'intervista era finita, ma Carlos aveva parlato veramente pocissimo. Charles, vedendolo così soprappensiero, aveva preso le redini dell'intervista continuando a parlare per tutti e due."Ti ha risposto?"
Gli chiese il suo amico mentre Carlos inutilmente provò ad accendere il telefono sperando in una sua notifica.
Scosse la testa ripetutamente iniziando a camminare avanti indietro per il nervoso.Dove potrebbe essere andata?
Continuava a domandarsi sentendo l'ansia salire a livelli estremi."Dai, andiamo a cercarla insieme. Chiamo anche Andrea, così sicuramente la troveremo"
La mano di Charles si posò su quella dello spagnolo fermando quel suo movimento nervoso. Carlos allora alzò gli occhi incontrando quelli del monegasco e notando la sincerità sul suo volto, annuì debolmente sperando che avesse ragione.Mentre correva verso l'hotel per controllare se Rachel avesse deciso di nascondersi in camera, le sue dita scorrevano abili sullo schermo continuando ad inviarle messaggi che però mai rispondeva.
Come aveva già previsto, la loro stanza d'hotel era vuota, ma la sua valigia era ancora lì e questo gli diede un po' di speranza, non se ne era andata del tutto. Corse di sotto a dare la notizia a Charles e gli altri che aspettavano l'ok per andare a cercarla in giro per la città. Carlos aveva messo su una squadra di ricerca per quanto fosse in pensiero per lei. Alcuni andarono a piedi, altri presero le macchine.Lui partì con la sua Ferrari per andare in città e controllare ogni singolo angolo anche il più buio ed il più pericoloso, finché non potrà averla davanti a sé e chiederle scusa.
Poi un lampo di genio, Marc saprà sicuramente dove si trova, pensò.
È impossibile che lei non lo abbia chiamato spiegandogli la situazione.
Lo chiamò subito.-Marc, sono Carlos, scusa il disturbo, ma per caso hai parlato con Rachel?-
Domandò tutto impanicato mentre sfogava la pressione stringendo possessivamente il volante tra le mani.
-claro que sí. Mi ha chiamato poco fa-
-Está bien?-
-no, per niente. La devi aiutare Carlos, quando cade in questo vortice ho sempre paura che possa succederle qualcosa-
-lo qué? Di cosa stai parlando?"
-quando si tratta dei suoi genitori lei se ne esce sempre distrutta. Vai da lei, mi ha detto che si trova in un parco-
-voy. Gracias Marc-Accelerò più che potè sapendo, forse, già dove andare. Prima di partire aveva studiato la mappa della città ed un parco aveva già attirato la sua attenzione, perché Carlos sapeva quanto lei sentisse il bisogno di isolarsi nella natura.
Parcheggiò al volo abbassando bene il cappellino che indossava per non farsi riconoscere dai tifosi, non aveva tempo per quello.
Corse lungo il sentiero più grande studiando tutte le panchine, quasi subito, la trovò seduta su una di esse.Aveva il viso tra le mani, poteva sentire i suoi singhiozzi sin da laggiù e man mano che si avvicinava percepiva quanto fossero sempre più forti e profondi tanto da far male.
"Rachel"
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Siempre has sido tu
RomanceEsistono vari tipi di amore. Questa storia parla di un amore silenzioso, fatto di sguardi e di piccoli gesti. Un amore nascosto, ma non troppo. Un amore che cura ogni tipo di ferita. Rachel e Carlos erano fatti per stare insieme, mancavano solo l...