Dubbi

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"E sono rimasti
Dubbi, dubbi, dubbi
Martellanti
Dubbi, dubbi, dubbi"

Marracash

Mentre l'acqua scendeva a dirotto dal doccino, Rachel rimase immobile sotto il getto pensando e ripensando a ciò che era successo ed alla proposta che aveva subito accettato senza pensarci troppo su.
Senza volerlo si stava sentendo in imbarazzo, perchè inevitabilmente qualcosa tra di loro sarebbe cambiato ed adesso stava iniziando a chiedersi come dovesse iniziare a comportarsi con lui. Era come se fosse riniziato tutto da capo, come se si fossero incontrati per la prima volta, come se avesse conosciuto un diverso Carlos Sainz e pressata da tutti quei dubbi, uscì di corsa dalla doccia coprendosi subito con l'accappatoio. Pulì con la manica il vetro appannato a causa del calore e si osservò allo specchio studiando quei segni rossi che aveva sul collo e sul petto.

Aveva fatto una cazzata? In ogni caso, ormai l'aveva fatta ed aveva bisogno di aiuto per l'imminente uscita con lo spagnolo.

Si asciugò in fretta impaziente di poter chiamare le sue amiche.
"Gemma, Lucìa! ¿Puede venir un momento?"
In men che non si dica si ritrovarono tutte e tre dentro la sua stanza, sedute sul suo letto ad ascoltare ciò era successo la notte passata.
Gemma sorrideva raggiante durante ogni secondo del racconto, perchè era sempre stata segretamente una super fan della coppia.

"Non so come devo comportarmi adesso...E' tutto diverso"
"Io penso che tu sei sempre Rachel e lui sempre Carlos. Non devi far finta che non sia successo niente, solo continua ad essere te stessa"
"Come? e se avessi rovinato tutto? e se stessi dando a tutto questo più importanza di quella che ha o di quella che gli da lui?"

Posò pesantemente la testa sul cuscino sbuffando sonoramente per far capire a tutto il mondo quanto fosse stressata ed incazzata con se stessa, perchè lei era così. Non appena le accade una cosa bella non riesce a non pensare a quanto sia durata poco, ai cambiamenti che ha portato, a ciò che di brutto poi dovrà inevitabilmente succedere.

Rache si odiava, non riusciva mai a godersi niente perché sempre troppo spaventata da tutto.

"Amorcito"
Le sottili dita di Gemma si incastrarono tra i suoi capelli tentando di farle rialzare il viso per poterla guardare dritta negli occhi.
"Ora tu vai a questo pranzo con lui indossando il tuo amato vestito senza più pensare a ciò che succederà dopo. Goditi la sua compagnia, l'effetto che ti fa stare con lui, goditi anche questo imbarazzo che inizialmente ci sarà perchè è segno di un nuovo inizio e non sempre significa che sarà un disastro o che soffrirai"
Rachel annuì lentamente ripetendosi in testa quelle parole finchè non le si sono tatuate in testa.
Allora si alzò a sedere, si guardò allo specchio e decise che doveva godersi quel momento il più possibile dato il lungo tempo che aveva dovuto attendere per poter avere Carlos finalmente tutto per sè.

"Ricordati che se sei in difficoltà o per qualsiasi cosa, puoi scriverci, ti risponderemo subito"
Lucia le passò il telefono che la ragazza stava dimenticando, sistemandolo con cura dentro la sua borsetta.
Era pronta, truccata, vestita e come un orologio svizzero, il pilota Ferrari bussò alla sua porta. Le altre due si nascosero al volo in bagno, mentre lei apriva con la mano che iniziò a tremare non appena afferrò la maniglia.

"Hola ranita"
Averlo davanti dopo quella notte passata insieme le faceva strano perchè nonostante fosse vestito, chiudendo solamente gli occhi, Rachel poteva ben ricordare il suo petto nudo, privò della camicia e del golfino blu che stava indossando in quel momento. Ed anche Carlos non faceva altro che ricordarsi delle sue curve nude che adesso erano ben strette in un abito attillato, ma mai volgare.

Siempre has sido tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora