Cratere

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"Ma nel petto ora  ho un cratere
Indosserò un armatura
Senza essere un cavaliere"

Frah Quintale

Pov Rachel

Nascondere.
Sono sempre stata così brava a nascondere i miei sentimenti sin da quando era piccola. La mia psicologa, dalla quale sono andata per anni, ha sempre fatto risalire questo problema al mio passato.

Io in verità non lo so, potrei essere così e basta, un vaso rotto che cerca di coprire la crepa che ha e di non farla vedere a nessuno.
Forse ci sono nata con quella crepa.

Ma dopo aver pianto per veramente tanto tempo, decisi di smetterla, di spegnere tutto, di fingere. Mi alzai dal letto, mi guardai allo specchio notando tutto il trucco colato sulle mie guance rosee. Andai allora in bagno per struccarmi e cancellare ogni traccia di pianto che avevo addosso. Mi cambiai ed ordinai anche da mangiare in camera cosicché Carlos al suo ritorno potesse trovare tutto in ordine.
Non era il momento di lasciarsi andare, era un weekend importante per lui, per la squadra. Devo solo aspettare, aspettare di tornare a Madrid e potermi rifugiare tra le braccia di Marc...anche se mi sembra così sbagliato.

Vorrei aprirmi con il mio fidanzato, lo vorrei davvero così che possa conoscermi a 360 gradi. Tuttavia qualcosa mi blocca. La paura che possa giudicarmi? No, so che non lo farebbe mai.
Magari mi fa solo strano che qualcuno al di fuori della mia famiglia e quella dei Marquez possa essere a conoscenza di ciò che ho passato.

Bussarono alla porta. Prima di andare ad aprire mi guardai allo specchio dandomi un ultima sistemata. Era il servizio in camera e dietro il cameriere notai anche lo spagnolo che mi sorrideva mestamente. Era visibilmente stanco.

Feci lasciare il cibo sul tavolo, aspettando che fossimo soli prima di salutarlo con un dolce bacio.
"Hai avuto una grande idea a far portare il cibo in camera. Ho bisogno di rilassarmi"
Sorrisi. Lo conosco bene ormai.
Apparecchiai la tavola in fretta sedendomi poi di fronte a lui che in poco spazzolò via tutto.

"Senti un po'. Mattia mi ha detto di averti vista scappare via in lacrime oggi dal circuito, tutto bene ranita?"
Mi afferrò la mano sopra il tavolo accarezzandomi lentamente il dorso con il pollice.
Presi un respiro profondo e nascosi tutto, ancora una volta.

"Sto bene, avevo solamente visto un tik tok deprimente. Tutto qui"
Non sembrò crederci ed in effetti la mia scusa faceva acqua da tutte le parti, ma non aggiunse altro capendo che fosse meglio lasciar perdere.

Si buttò sul letto e nel giro di poco si addormentò come un bimbo. Io rimasi a guardarlo con quel senso di colpa sempre presente.
Poi, dopo un po', gli rimboccai le coperte, spensi la luce e mi sistemai accanto a lui, mettendoci molto prima di trovare sonno.

@Rachel.romero stories

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