Devastante

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"Insieme a te non mi annoio
Potrei pure fare la cosa alle poste
Fare la parte di quello più forte"
Olly

Carlos aveva preparato una bella sorpresa a Rachel e stava spettando da un intera settimana di dargliela. Era il regalo di Natale che le aveva preso di nascosto, nonostante la loro litigata, aspettando poi con ansia di poter vedere la sua reazione, perché sapeva che avrebbero fatto pace prima o poi. Quei due non potevano stare lontani per troppo.

In quel momento, si trovava seduto sopra il divano di casa di Rachel con accanto biscuit mentre osservava la penisola della cucina con sopra una scatola colorata. Era arrivato poco fa entrando subito grazie alle chiavi di scorta che tempo fa la ragazza gli aveva donato. Da quel momento in poi quella era diventata la LORO casa.

Carlos si accorse che Biscuit alzò le orecchie iniziando a scodinzolare, segno che Rachel fosse finalmente tornata a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Inserì le chiavi nella serratura della porta spaventandosi non appena notò una figura sul suo divano. Non sapeva che fossi lì, solitamente si sta allenando in quell'orario.

Carlos rise di gusto andandole in contro.

Lei, lasciò la pesante borsa all'ingresso insieme al suo capotto per poter avere le mani libere per baciarlo e cancellare così la stanchezza e la frenesia della sua giornata.
"Hola ranita"
Le sussurrò ad un centimetro dalle labbra.
"Che ci fai qui rospito?"
Non le rispose. La baciò con ardore immaginandosi nel frattempo la sua reazione alla piccola sorpresa che le aveva preparato. Quando i due si separarono però, lei corse subito di sopra per farsi una doccia ed iniziare diverse faccende domestiche che aveva procrastinato da troppo.
Per questo ci volle un pò prima che riuscisse a trovare un momento di pace per accorgersi della scatola che rimaneva lì, sopra la penisola.

Ma, infine, dopo aver sistemato tutto, dovette andare in cucina per iniziare a preparare la cena e così se ne accorse, bloccandosi come una statua.
"Cos'è?"
Chiese curiosa.
"Il tuo regalo di Natale"
Rispose tranquillamente lo spagnolo che iniziava a percepire un po' di ansia.

Rachel lo osservò con gli occhi ridotti a due fessure incerta su cosa fare. Poi però la mano di Carlos la spinse leggermente facendole capire di doverlo aprire.

Si sedette su uno degli sgabelli, allungandosi leggermente per prenderlo in mano. Con le sue dita sottili sciolse velocemente il nodo aprendo il pacchetto.
Dentro notò subito una cornice girata.
Rachel la afferrò confusa riconoscendo la foto di loro due in Finlandia un anno fa.
Lei adorava quella foto, adorava il suo sorriso sincero ed il significato che aveva. Durante quella vacanza quei due si erano finalmente trovati.

"Grazie Carlitos, è veramente bellissima"
Si commosse leggermente stringendo al petto la fotografia. L'avrebbe subito messa sul camino, in prima fila.
"C'è un'altra cosa lì dentro"
Sottolineò lo spagnolo.

La ragazza allora si sporse meglio per controllare notando due fogli bianchi in fondo alla scatola. Ne prese uno.
Era un biglietto d'aereo, destinazione: Finlandia.
Rachel non potè che sorridere. Il luogo dove tutto era iniziato, dove era rimasto un pezzo del suo cuore. Ma questo volta, però, tutto quanto avrebbe avuto un sapore ben diverso.

"Partiamo dopodomani ranita, solo io e te, prepara la valigia"

@Rachel.Romero stories

Romero stories

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Pov Carlos

L'hotel che avevo prenotato era lussuosissimo, volevo il meglio per questo vacanza e sopratutto per lei. È stato un periodo buio. Da quando ha saputo di sua madre e della sua situazione è ovviamente diventato tutto più difficile.
Se da un lato la vedevo felice per aver ritrovato il rapporto con i suoi genitori dopo tanto tempo, dall'altro non poteva che soffrire nel sapere che nel giro di poco avrebbe perso sua madre per sempre.

Io le stavo accanto in ogni modo possibile, ma non era facile neanche per me. Non esprime mai i propri pensieri, ultimamente mai, sta a me capirla. So che è fatta così, che il dolore è abituata a tenerselo dentro e non esternarlo, allora faccio tutto ciò che posso per cercare di scoprirlo e cacciarlo via.
Non le sono mai stato così accanto. Mi sono trasferito da lei per non farla mai sentire sola, per esserci in ogni momento down.

Mi ero promesso, prima di partire, che durante questa vacanza lei dovesse dimenticarsi di tutto e sorridere. Sorridere 24 ore su 24.

Per questo appena arrivati in Hotel la convinsi subito ad andare a sciare sulle piste per divertici e non perdere tempo.

@Carlossainz55

Persone a cui piace:@MarcMarquez93 e altri

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Persone a cui piace:@MarcMarquez93 e altri.
@Carlossainz55:🎿
@MarcMarquez93: Ochio tio!
E altri commenti.

Stanco per la discesa mi fermai a valle girandomi lentamente per aspettarla. Sono abbastanza bravo a sciare, come in molti altri sport, di più rispetto a Rachel che mi ha obbligato a scendere per primo. Dice che non vuole che la veda sciare, gli metto ansia.
Ammetto che il mio spirito competitivo a volte prende il sopravvento, così ho accettato la sua richiesta. Abbiamo fatto tre/quattro discese e alla fine, mi sono sempre fermato per aspettare che arrivasse sana e salva.
Questa volta però, per mia sorpresa, la ragazza era subito dopo di me. Quando me la ritrovai davanti, alzai la visiera per vederla meglio.
"Che campionessa che sei diventata"
La presi in giro.
"Già, dopo i voli che ho fatto, mi sono ricordata come si scia"
Scherzò pulendosi la tuta della neve che ancora le era rimasta addosso dopo le cadute.
"Mi fa male tutto"
Si lamentò poi lasciandosi cadere per terra perdendo ogni speranza.
"Dai su ranita, torniamo in hotel. Un bel bagno caldo ti aiuterà"
La rialzai dandole un bacio sul naso rosso per il freddo. Sorrise come una bambina lasciandosi trascinare fino in camera.

Subito ci togliemmo i vestiti per non sporcare tutto di neve, poi, accesi l'idromassaggio. Rachel mi seguì in bagno rimanendo estasiata per la vasca e la vista che avevamo davanti.
Ammetto che è stata proprio questa chicca ad avermi convinto a prenotare questa stanza. Ho fatto subito dei pensieri poco casti non appena ho visto le foto della vasca.

"Pronta ranita?"
Le chiesi. I suoi occhi si illuminarono di lussuria.
"Spogliati"
Le ordinai. Lei non ci mise molto prima di acconsentire al mio ordine facendo cadere tutti suoi vestiti per terra. Con la testa le indicai la vasca. Entrò dentro poggiandosi al bordo.
Io mi posizionai dietro di lei, prendendo un po' di sapone in mano ed iniziando a massaggiarle il collo, poi le spalle ed il petto.
I suoi respiri erano lenti e profondi ed io stavo per impazzire.

"Carlos"
Sospirò.
"Entra nella vasca"
Le lasciai un bacio sulla testa, sbrigandomi a svestirmi per seguirla dentro. Non appena le fui accanto, subito fu sopra di me per donarmi un bacio pieno di passione.
"Te amo"
Le sussurrai.

Siempre has sido tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora