𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 :: 𝙩𝙬𝙚𝙣𝙩𝙮𝙨𝙚𝙫𝙚𝙣

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박성훈- 𝗮𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝘆𝗽𝘀𝗲 -COSA È L'AMORE?__________________

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박성훈
- 𝗮𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝘆𝗽𝘀𝗲 -
COSA È L'AMORE?
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Inutile dire che il giorno dopo la serata tutti erano in hangover, chi più chi meno.
Y/N per esempio si sentiva morire, non aveva bevuto troppo ma non era più abituata bere quella quantità di alcolici perché in Francia con gli impegni che aveva non avrebbe voluto perdere il controllo.

Era cosciente però che una volta tornata nella sua città si sarebbe data alla pazza gioia come i vecchi tempi. E l'idea la esaltava. Certo che però non si aspettava di divertirsi con un ragazzo in particolare.

Cercò in tutti i modi di non pensarci, e se già la sua testa stava esplodendo a causa dell'alcool della sera prima, ci mancava solo il pensiero del ragazzo. Scacciò quei pensieri il più possibile, anche perché se si fosse messa a    rifletterne per un pò da sola, non sapeva neanche lei cosa avrebbe fatto: si sarebbe tirata uno schiaffo? Oppure si sarebbe messa a piangere, o avrebbe incolpato il ragazzo come era solita fare. Anzi, probabilmente avrebbe lasciato perdere e avrebbe continuato.

Perché ormai era inutile cercare di nasconderlo pure a se stessa, lei non riusciva a resistere a    quel ragazzo. Tutto di lui la faceva impazzire. Partendo dai suoi capelli morbidi di un taglio comune che però a lui donavano meglio d qualsiasi altro ragazzo. I suoi occhi, i suoi denti e canini simili a quelli di un vampiro. Certe volte la ragazza aveva dubitato che il ragazzo lo fosse veramente e che l'avesse stregata. E non solo per i suoi inusuali canini, ma anche per la sua pelle candida e lattea che lei amava vedere decorata con segni di appartenenza, ovviamente creati dai lei. Quasi sembravano delle rose scombinate in una tela bianca. Poi il suo collo, che bastava un pò di sforzo e si riempiva di vene che la mandavano in estasi, come quelle delle sue mani. E che mani, prima di conoscere Sunghoon la ragazza non aveva mai fatto tanto caso alle mani dei ragazzi, e che cosa si era persa. Le dita affusolate, le unghia ben curate, le vene, insomma era tutto perfetto. Un metro ed ottantuno di puro fascino, ed una cosa che Y/N amava era la cura dei dettagli e personale, e Sunghoon era uno che ci teneva tantissimo. Alla ragazza non era sfuggito il buon profumo che emanava il ragazzo ogni giorno, i capelli sempre morbidi e puliti, la pelle liscia e non oleosa. Sunghoon sapeva benissimo prendersi cura del suo aspetto fisico, ma di se stesso a    livello morale? Quello un pò di meno, e Y/N avrebbe voluto così tante volte urlargli contro, ma ogni volta si ricordava che lui e lei non erano nulla.

E sinceramente con quella riflessione non sapeva se sentirsi sollevata o delusa, perché infondo l'idea di una relazione la terrorizzava, non le importava se era con il ragazzo più bello che avesse mai conosciuto.

Lei ed una relazione erano come cani e gatti, non riusciva proprio a    vedersi insieme a    qualcuno legati da un rapporto sentimentale. Però Sunghoon doveva avere qualcosa di veramente speciale perché la ragazza passava le notti a    guardare il suo tetto color panna e immaginare una relazione con lui. Con gli altri ragazzi? Non era mai successo. Preferiva una frequentazione che sarebbe potuta pure diventare infinita, ma il solo pensiero di chiamare una persona 'fidanzato' la disgustava.

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