𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 :: 𝙩𝙬𝙚𝙣𝙩𝙮𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩

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박성훈- 𝗮𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝘆𝗽𝘀𝗲 -E ORA COSA SUCCEDE?__________________

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박성훈
- 𝗮𝗽𝗼𝗰𝗮𝗹𝘆𝗽𝘀𝗲 -
E ORA COSA SUCCEDE?
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Y/N aprì gli occhi di scatto, alzandosi dal letto affannata e sudata. Aveva appena avuto uno dei tanti incubi a cui ormai era abituata, mentre si era appisolata.

Guardò l'orario e quasi si dimenticò del meeting che avrebbe avuto tra mezz'ora con i suoi professori riguardo l'ultimo semestre in Francia. Sistemò velocemente il letto, si diede una sistemata ai capelli, si vestì e dopo aver messo un po di correttore per coprire i segni della notte straziante, chiuse la porta del dormitorio dell'università e si diresse verso l'aula in cui si sarebbe tenuto il meeting.

Entrò e sospirò sollevata quando vide che ancora i professori non erano arrivati, ma gli alunni erano tutti là e l'unico posto libero era quello accanto a Jihoon. Sicuro non la persona che la ragazza avrebbe voluto vedere di prima mattina, eppure spostò la sedia e si sedette, sussurrandogli un "buongiorno" per educazione, al quale lui però roteò gli occhi.
Y/N si morse la lingua per evitare di urlargli contro ed insultarlo, allora si limitò solo a    sbuffare e dire "che acidità la mattina" per poi guardare il telefono ed aspettare i professori.


Dopo qualche minuto arrivarono ed il meeting iniziò, Y/N sarebbe già voluta scappare perché la noia era immensa, non le interessava veramente di cosa si stava parlando, anche perché già si sapeva più o meno cosa si sarebbe detto perciò trovava inutile l'esigenza di fare un meeting alle nove del mattino.

Certe volte la ragazza guardava i professori annuendo, facendo finta di essere interessata, altre volte scarabocchiava il foglio davanti a  se con la penna che aveva in mano e quasi urlò quando soprappensiero si accorse di aver scritto il nome "Sunghoon", lo cancellò subito e continuò a guardare l'orologio appeso al muro verde salvia davanti a se, aspettando che la lancetta piccola toccasse il benedetto numero dieci. Quei minuti sembravano infiniti, la ragazza sarebbe solo voluta uscire, ascoltare un pò di musica e farsi una passeggiata, oppure stare con i suoi amici.

Mentre guardava l'orologio, notò una persona passare dalle mura vetrate accanto alla parete verde, e notò pure che quel ragazzo guardava l'interno della stanza come per cercare qualcuno. Appena trovò il suo 'bersaglio' alzò le sopracciglia e ghignò, aspettandosi che la ragazza si accorse di lui, ed infatti assottigliò gli occhi per inquadrare meglio l'immagine e notò Sunghoon.

Non sapeva in quel momento se la mattina era peggio incontrare Jihoon o Sunghoon. Quest'ultimo avrebbe preferito non incontrarlo per tutta la giornata , perché nonostante avesse notato che sotto sotto il ragazzo era cambiato, lei si sentiva che c'era ancora qualcosa che l'avrebbe ferita. E non voleva soffrire. Allora puntò lo sguardo sul suo professore, che in quel momento trovò interessante ma fu distratta dalla sensazione di dover guardare nuovamente la parete vetrata, trovando Sunghoon in cerca di catturare la sua attenzione facendo smorfie e mosse strane. La ragazza involontariamente rise, ricordandosi poi di essere insieme ad altri trenta studenti e cinque professori, allora camuffò la risata con una tosse finta, si ricompose e guardò il suo foglio e la lettera 'S' vedersi ancora nonostante avesse scarabocchiato per cancellare il nome. Ripensò alle parole della madre ed in un baleno prese la penna facendo tante 'X' nella lettera. Basta distrazioni.

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