Ship: AbelAbyss
Personaggi: Abel Walker, Abyss Razor
Anime: Mashle:Magic and MusclesUn bambino dai capelli azzurrini era seduto per terra.
Teneva le gambe contro il petto, le braccia gliele circondavano.
La fronte era poggiata sulle ginocchia.Stava tremando, aveva paura, tanta paura.
Ma, allo stesso tempo, piangeva, era triste, non voleva più sopportare tutto quello.La porta della sua stanza, che era una prigione in cui era rinchiuso, si aprì.
Una donna entrò e lo guardò, lo sguardo colmo di odio.Quella donna era sua madre, ma, a quel piccolo bambino, non aveva mai donato affetto.
Lui, che era nato con un occhio maledetto, era sempre stato disprezzato dai suoi genitori, non sapeva cosa significasse la parola "calore" e non conosceva neanche il significato del termine "affetto".Sua madre gli si avvicinò.
Il bambino cercò di indietreggiare terrorizzato, ma aveva le spalle al muro, non poteva scappare da lì.La donna gli poggiò le mani sul collo.
Iniziò a stringere la presa e lui rimase senza fiato.
L'azzurrino non cercò di opporsi, non ne aveva la forza, ma iniziò a piangere, di nuovo."Cos'ho fatto di male?" pensò guardando il viso di quella che doveva essere sua madre.
-
<<Abyss.>> lo riportò alla realtà una voce.
Il ragazzo dai capelli azzurri, ormai sedicenne, aprí entrambi gli occhi.
Si mise seduto e iniziò a guardarsi intorno.<<Abel-sama...cosa ci fate qui?>> chiese Abyss osservando l'altro.
Il viola lo guardò, era in piedi vicino alla porta.
<<Sono venuto a svegliarti.>> rispose solamente.
L'altro arrossì lievemente e abbassò lo sguardo, si sentiva in imbarazzo.L'azzurro si alzò dal letto.
<<Dovrei cambiarmi.>> sussurrò, prima di andare a lezione doveva indossare i suoi abiti abituali.
Il capo di Magia Lupus annuì e gli diede le spalle, pronto a lasciare la stanza.
Poi, però, si fermò e si voltò a guardare l'altro.<<Cosa c'è?>> balbettò Abyss.
<<Stavi facendo un incubo?>> domandò Abel.
<<Sì. Stavo sognando quando ero piccolo.>> sussurrò in risposta il ragazzo dai capelli azzurri.Il viola fece un passo verso l'altro.
<<Abel-sama?>> disse il minore.
<<Il tuo occhio. Ti ha sempre fatto soffrire?>> chiese, invece, il capo di Magia Lupus.
<<Nessuno mi ha mai accettato.>> Abyss portò istintivamente una mano sul suo occhio sinistro.Quando il suo sguardo incrociò gli occhi rosati dell'altro, però, si ricordò di una cosa.
Una persona che l'aveva accettato c'era.
E a lui non importava se per quella persona era solo uno strumento, gli andava bene così, perché poteva stargli vicino.<<Sai, io appartenevo ad una nobile famiglia. Nonostante mia madre cercasse di aiutare i deboli, è stata ammazzata. Ho sofferto, anche se non come te.>> affermò Abel, neanche lui sapeva perché aveva iniziato a dire quelle cose.
<<Mi dispiace.>> disse l'azzurro.
<<Non è colpa tua, tranquillo.>> rispose il maggiore.Il più basso abbassò lo sguardo.
Non era colpa sua, però si sentiva incredibilmente in colpa.
Non era l'unico ad aver sofferto, non doveva comportarsi come una vittima.<<Forse è meglio se ora ti lascio da solo, così puoi cambiarti.>> disse, di punto in bianco, il viola.
<<Abel-sama.>> lo chiamò la voce dell'altro.
Abyss fece qualche passo in avanti, per avvicinarsi a lui, e gli prese una mano nella sua.
Quando si accorse di quel gesto, però, arrossí e cercò di ritrarre la mano.
Con estrema gentilezza, il maggiore gliela strinse, non voleva far cessare quel piccolo contatto.<<Cosa devi dirmi?>> chiese.
<<Io ho sempre pensato di essere solo, di essere odiato da tutti, però, grazie a voi, ho iniziato a sentirmi amato. Non ho mai saputo cosa significasse provare dell'affetto nei confronti di qualcuno, i miei genitori avevano pure cercato di uccidermi, ma voi, con quel vostro semplice "sarai un mio strumento", mi avete fatto capire che posso essere utile a qualcuno.>> affermò, tutto d'un fiato, l'azzurrino.Abel, sorpreso, sgranò gli occhi.
Non si aspettava quelle parole dirette a lui.
Voleva solo usarlo e, allora, perché gli stava dicendo quelle cose?Poi, capí.
Era stato la prima persona a dire ad Abyss di avere bisogno di lui.
Gli aveva detto che, quando era con lui, non c'era bisogno di coprirsi l'occhio sinistro.
Non gli aveva mai fatto del male fisicamente.
E, cosa più importante di tutte, piano piano, in qualche modo, aveva iniziato a sviluppare dei sentimenti per lui, facendolo, probabilmente, sentire amato per la prima volta.Il viola, senza dire una parola, tirò il corpo dell'altro verso di sé.
Gli poggiò una mano dietro alla testa, passando le dita tra i suoi capelli, stranamente, sciolti.
Il minore, invece, arrossí e si strinse a lui.<<Abyss Razor. Da questo momento in poi, darò un senso a quel tuo occhio. Da oggi in poi, tu sarai un mio strumento. Queste sono le parole che ti ho rivolto la prima volta e non penso che le dimenticherò mai. Però, c'è di sicuro una cosa che voglio modificare. Tu non sei un mio strumento, sei la persona che amo.>> disse Abel.
Un leggero sorriso era apparso sul suo volto.Abyss lo guardò, le guance rosse, gli occhi umidi, pieni di lacrime pronte ad uscire.
<<Abel-sama, anch'io ti amo.>> riuscí solamente a dire prima di scoppiare a piangere.Il viola lo strinse ancora di più a sé con una mano che teneva poggiata sul suo fianco destro.
Con l'altra, invece, gli asciugò la guancia sinistra.<<Sei una persona speciale per me. Grazie per avermi accettato per quello che sono, nonostante il mio occhio sinistro.>> sussurrò il più basso.
Abel si piegò leggermente in avanti.
Con le sue labbra sfiorò quelle dell'altro, che arrossí inevitabilmente.
Successivamente, Abyss poggiò la fronte sulla spalla del ragazzo che amava, accoccolandosi a lui.Le lezioni, i Magia Lupus, i suoi brutti ricordi d'infanzia, il suo occhio maledetto, tutto finiva in secondo piano quando stava con Abel, il primo ad averlo accettato, il primo ad averlo fatto sentire amato.
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Anime & Manga - One-Shot
FanfictionCiao a tutti! Questa è una raccolta di One-shot (più o meno lunghe), principalmente sulle Ship, riguardante anime e manga. Spero possa piacervi e interessarvi, buona lettura. Gli anime presenti (per ora e sono ancora in uscita) sono: -Touken Ranbu ...