Non sei solo un giocattolo

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Ship: SakarugaPersonaggi: Sakaki Chiharu, Ikaruga Anju (+ Takise Kyo) Anime: Opus colors

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Ship: Sakaruga
Personaggi: Sakaki Chiharu, Ikaruga Anju (+ Takise Kyo)
Anime: Opus colors

<<Scusa, ma lui non era solo il tuo giocattolino?>> chiese Kyo, lo sguardo confuso e serio al tempo stesso.
<<Sì. Perché mi fai una domanda simile?>> rispose Sakaki osservando il suo amico grader.
<<L'hai invitato ad uscire con te.>> disse Takise.
Chiharu fece per dire qualcosa, ma venne fermato dal blu.
<<No, non si invita ad uscire un giocattolo qualsiasi.>>

Il biondo sospirò.
Sapeva che l'altro aveva ragione, un giocattolo non si invita ad uscire, ma non riusciva ad ammettere che il suo artist lo attraeva.

-

<<Anju!>> esclamò Sakaki correndo verso il ragazzo che aveva chiamato.
L'altro si girò verso di lui, posando i suoi occhi viola sulla figura del biondo.
<<Buongiorno, Sakaki.>> disse il blu.

Il giovedì il grader aveva proposto all'altro di uscire.
All'inizio non l'aveva detto molto seriamente, era più curioso di vedere la reazione di Ikaruga che altro, ma, quando quest'ultimo, dopo aver sentito una fitta allo stomaco, per colpa della sua ulcera, aveva detto che a lui andava bene, si erano messi d'accordo per uscire la domenica mattina.

<<Andiamo?>> chiese il biondo.
L'artist annuì, affiancandolo.
Iniziarono, così, a camminare verso una pasticceria.

Sakaki guardò l'altro con la coda dell'occhio.
Non sapeva veramente come rompere il ghiaccio.
Non poteva neanche comportarsi con lui come faceva di solito, erano circondati da sconosciuti.

Ikaruga, invece, camminava in silenzio, per il momento non aveva attacchi allo stomaco, si sentiva tranquillo.

Arrivati alla pasticceria, il biondo aprí la porta del locale, facendo entrare per primo l'artist.
Successivamente, lo seguí dentro e si accomodarono ad un tavolo.

Il blu si guardò per un attimo intorno, quel posto era pieno di ragazze che chiacchieravano tra di loro.
Sakaki, al contrario dell'altro, si soffermò ad osservare la figura del più basso.
Voleva capire cosa provava veramente per quel ragazzo.

La cameriera, poco dopo, portò ai due quello che avevano ordinato.
Chiharu iniziò a mangiare, quella mattina non aveva neanche fatto colazione.
Notò, però, che l'altro era pensieroso.

<<Anju, qualcosa non va?>> chiese Sakaki.
<<No, non è nulla.>> rispose, in modo sbrigativo, Ikaruga.
Poi, mandò giù un boccone della torta che aveva scelto.

Quando finirono di mangiare, il biondo, dopo alcune lamentele da parte dell'artist, pagò il conto.
Il blu non voleva che pagasse anche la sua parte, ma alla fine venne convinto dall'altro a far fare tutto a lui.

Uscirono dal locale, uno vicino all'altro.
Dopo aver passeggiato un po', Chiharu si voltò a guardare il suo ex partner.

<<Ti accompagno a casa?>> domandò.
<<Non serve che ti scomodi, posso tornare anche da solo.>> rispose Anju.
<<E se ti dovesse capitare qualcosa? Lascia che venga con te.>> disse Sakaki.
Il blu lo fissò sorpreso, era la prima volta che vedeva il biondo comportarsi in modo così premuroso nei suoi confronti.
<<Va bene.>> acconsentí poi.

Il grader si lasciò scappare un piccolo sorriso prima di incamminarsi verso la casa dell'altro, che lo seguí.
Il più alto, però, iniziava ad essere infastidito dal silenzio che c'era tra loro due.
L'aveva invitato ad uscire e ora non gli diceva nulla?
Era una causa persa.

<<Anju.>> lo chiamò, con la mano sinistra prese quella destra dell'altro nella sua, facendo intrecciare le loro dita.
Ikaruga lo guardò stupito e arrossí di colpo, decisamente non se lo aspettava.

<<Cosa c'è?>> sussurrò il ragazzo dai capelli blu.
Si guardò intorno e, per fortuna, si accorse che erano da soli.

<<Inizialmente, ti avevo invitato ad uscire per vedere la tua reazione.>> iniziò a dire Chiharu e l'artist si lasciò scappare un "eh?" sorpreso.
<<Quando mi hai detto che andava bene, inizialmente ne sono rimasto sorpreso, ma, poi, ne sono stato felice.>> disse ancora.

<<Non capisco dove tu voglia andare a parare...>> sussurrò Anju, ma l'altro continuò imperterrito.

<<Kyo, ieri, mi ha fatto notare che io dico sempre che tu sei il mio giocattolino, però alla fine ti ho invitato ad uscire.>> aggiunse Sakaki.
<<Takise non ha tutti i torti.>> mormorò il più basso abbassando lo sguardo.

<<Secondo te, perché ti ho invitato a stare con me una mattinata?>> chiese il biondo.
L'artist non rispose.
Aveva paura di quella che sarebbe stata la risposta.
A causa dello stress iniziò ad avere male allo stomaco, ma cercò di non darlo a vedere all'altro.

<<Volevo capire cosa provo veramente nei tuoi confronti.>> si rispose da solo il grader, qualche attimo dopo.
Ikaruga lo fissò, le guance gli diventavano piano piano rosse.

<<E l'hai capito?>> riuscì solamente a sussurrare il blu.
<<Sì.>> rispose Chiharu.
Si fermò, facendo fare lo stesso all'altro e lo guardò negli occhi.

<<Anju, non sei solo un giocattolo per me. Sei molto più di questo.>> disse il biondo.
<<E allora cosa sono?>> domandò l'artist.
<<Sei la persona che mi ha fatto capire che i grader sono allo stesso livello degli artist. Sei la persona di cui ho bisogno per portare avanti la mia perception art, devi essere il mio artist per sempre. E sei anche la persona a cui sono interessato, per cui provo una forte attrazione.>> affermò Sakaki.

Ikaruga arrossì ancora di più.
Lo stomaco gli dava fastidio, ma non era per l'ulcera.
Probabilmente stava sentendo le farfalle nello stomaco, come si usa solitamente dire.

<<Anch'io sono interessato a te.>> sussurrò abbassando lo sguardo.
Non riusciva più a mantenere il contatto visivo con gli occhi azzurri dell'altro.

Il biondo lo guardò e sorrise.
Era felice di avergli detto quello che provava ed era ancora più contento di sapere che l'altro ricambiava i suoi sentimenti.

Chiharu si avvicinò un po' di più a lui e lo abbracciò delicatamente.
Anju, anche se sorpreso, si lasciò cullare dalle braccia del più alto.

<<Ti amo.>> sussurrò Sakaki prima di lasciargli un bacio sulla testa.
Il blu alzò leggermente il viso per guardarlo negli occhi e sorrise.
<<Anch'io.>> disse e l'altro gli diede un bacio sulla fronte.

Chiharu, che aveva sempre visto gli artist come dei giocattolini dei grader, aveva finalmente capito che non era così.
L'aveva capito, però, perché aveva una persona come Anju al suo fianco, una persona che l'amava e a cui lui poteva rivolgere il suo amore e tutti i suoi sentimenti.

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