capitolo 41

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<COOOOOOSA?!> esclamarono tutto assieme

<si esatto COOOOSA?!> esclamai a loro volta

<dai sciocchino l'abbiamo deciso quale giorno fa insieme, ha urlato come un bambino quando gli e l'ho chiesto> si beh peccato che non erano urla di gioia

<e quando aspettavi a dirmelo Evan?? sono venuta da te qualche sera fa, non lo dicevo a nessuno> disse Maddie da permalosa

<beh diciamo che sono rimasto pure io molto sorpreso> feci un sorriso finto perché tutto quello che volevo fare era piangere

<tesoro qua abbiamo finito tutti di mangiare perché non sparecchi?> mi domandò/ordinò Aaron

<si-si certo> avevo una pila di piatti in mano e arrivato verso la fine del tavolo mi pestai il piede da solo e caddi in avanti riducendo in piccoli frammenti i piatti, una scheggia di quelli mi si conficcò nel palmo nella mano.

rimasi sdraiato paralizzato a terra a guardare quello che restava dei piatti. oh no, mi merito una punizione per questo, so che sta per arrivare.

<ei Buck, tutto okay?> Eddie mi mise una mano sulla spalla e al suo gesto sobbalzai girandomi di scatto coprendomi il viso con le mani pensando che mi stesse per arrivare uno schiaffo.

<fa niente Buck dei piatti, vado a prendere il kit di pronto soccorso e medichiamo subito quella ferita> disse Bobby prendendo da uno scaffale in cucina il kit

mi tranquillizzai per un'attimo, sedendomi respirando in modo affannoso.

<guarda Evan> riconobbi anche il respiro prima che disse quella frase <guarda che casino hai fatto, non riesci mai a non rovinare tutto> disse Aaron con disprezzo prendendo la giacca e andarsene <scusate ragazzi, è stato davvero bello, ma non posso rimanere nello stesso posto con lui adesso> disse già fuori dalla caserma.

lo guardai mentre pian piano se ne andava dando inutilità al mio aspetto.

<Buck non te la prendere, sarà arrabbiato solo perché aveva annunciato un cosa che per lui significa molto e te hai fatto cadere tutti i piatti> mi mise una mano dietro la schiena accarezzandomela Hen

<si beh non è stato il più bel spettacolo da vedere ma sono solo piatti e l'importante è che tu stia bene> cercò di confortarmi ironicamente Chim

<e sono sicuro che appena tornerai a casa stasera ne parlerete con calma e tutto sarà risolto> mi regalò uno dei suoi sorrisi più paterni Bobby.

<avete ragione...e scusate ancora per i piatti è colpa mia> peccato che loro non sanno che appena tornerò a casa mi pesterà di botte per aver rovinato l'annuncio.

<tranquillo Buck, a tutti è capitato una volta, hai imparato la lezione adesso, no?> oddio no Eddie parlava come Aaron. mi stava medicando la ferita e dopo aver detto sta frase tirai indietro la mano impaurito.

<buck non ho ancora finito di bendarti, dammi la mano> disse quasi ridacchiando Eddie.

<s-sai una cosa, sto-sto bene non mi serve tutta sta medicazione, non sto mica morendo> dissi cercando di scherzare con la voce che tremava <vado a preparare il caffè qualcuno lo vuoi> è così tutti accettarono.

mi incamminai in cucina e in uno scaffale poco in alto, al quale arrivavo però, mi uscì un gemito di dolore per le costole. avevo preso quel dannato recipiente che conteneva il caffè in polvere ed emisi un respiro di sollievo soffocato.

<buck senti...ti volevo parlare> mi affiancò Maddie, mentre tutto gli altri erano sul divano a ridere e scherzare.

<scusa oddio non ti ho chiesto come lo vuoi, emh amaro o do-> dissi agitato pensando di aver sbagliato di nuovo, che stupido che ero

<buck datti una calmata> mi tranquillizzò la mia sorellona.

<di-di cosa volevi parlare?> domandai

<ecco- con Aaron va tutto bene?> quella domanda mi spiazzò, non sapevo come risponderle, forse era la mia unica possibilità di confessare. nono sono già abbastanza nei casini meglio non peggiorare la situazione.

<si, perchè?> chiesi tremando

<è solo che mi ricordo com'era la situazione con Doug e...Buck si comporta nel suo stesso modo. ti fa del male?> disse con le lacrime agli occhi Maddie. prendendomi per il polso stringendomi la presa.

<così mi fai male Maddie> iniziavo a preoccuparmi

<Evan devi dirmelo se ti fa del male, l'ho passato anch'io con Doug e te sei più forte di me, puoi farcela, puoi lasciarlo> mi motivò mia sorella

<ti ho detto che non lo fa> feci una faccia addolorata perché nello stesso modo in cui lei mi aveva afferrato il polso l'aveva fatto anche Aaron con 10 volte in più della forza e sentivo il livido schiacciarsi

<ah si? non ti fa niente? e cos'è quella faccia addolorata perchè ti ho preso il braccio?> a mia insaputa mi alzò la mancia e vide tutto il livido rosso <e questo come lo spieghi?> si riferì a livido

<ho picchiato contro lo spigolo della credenza> inventai

<ah si? è da quando la credenza ha le dita?> mi fregò alla grande.

<ti ho detto che va tutto bene e ora se non ti dispiace vado a prendere dell'aspirina, questi discorsi mi hanno fatto venire mal di testa> ero quasi contento che lei lo abbia scoperto

pov Maddie

Buck mi cacciò, voleva evitare la conversazione. dio non vorrei mai che passasse quello che ho passato io.

raggiunsi gli altri che erano sul divano mentre avevano messo su un videogioco dei vigili del fuoco collegato alla tv.

<ragazzi vi prego fatemi un favore, controllatemi Evan. sono preoccupata per come è la situazione con Aaron, non mi fido di lui. è cambiato, e vi sarei grata se gli stareste addosso> supplicai agli altri.

pov Buck

tornato a casa tutte le luci erano spente

<A-Aaron...> dissi tremando.

<hai rovinato il nostro grande annuncio, adesso la paghi> ringhiò in un'angolo che non riuscivo ad individuare della stanza.

what's your secret Buck? || Evan Buckley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora