capitolo 50

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biglietto lasciato ad Aaron per Buck (da Sharrinford)

mentre Chimney dandomi le spalle insieme a Eddie scaricava la barella dall'ambulanza, vedo Hen che va verso Harry e Liam, così mi avvicinai a loro per fargli la sorpresa.

<Ok signori, dov'è il pazien-> si fermò quando sbucai dietro i due bodyguard <BUCK?!> urlò così forte che tutto si girarono verso di me e Chimney fece cadere la barella a terra.

<ascoltate non abbiamo tempo ora di spiegare e non fate domande, Aaron ha più colpi d'arma da fuoco sul torace> dissi facendomi scappare una lacrima

Pochi minuti dopo ci trovavamo in ospedale, Aaron era stato portato in chirurgia d'urgenza. Era come se mi trovassi in una bolla.

Tutto quello che capii era che avevano trovato ancora un altro proiettile vicino al cuore che avrebbe potuto ucciderlo in ogni istante.

Era tutto quello che mi ripetevo.
Sarebbe morto, me lo sentivo.

Se non avessi fatto lo stupido giorni fa, magari quella sera avrei potuto convincerlo a restare a casa con me, magari saremmo venuti qui prima, magari il mio uomo adesso non si troverebbe a combattere tra la vita e la morte.

Perché era colpa mia non è vero? se fosse cosciente a quest'ora mi avrebbe già insegnato la lezione.

Lo avevo fatto sentire come uno psicopatico che mi violentava e basta.
Si era sentito un approfittatore che mi stava costringendo a fare cose che non volevo.
Io lo avevo fatto sentire così poco importante, gli avevo rinfacciato il fatto che all'inizio non ero in questa relazione volutamente.
Io l'avevo spinto a farsi fare questo, a non proteggere se stesso. pure lui me lo avrebbe detto.

Ma come diavolo potevo dirgli che senza lui non mi batteva il cuore?
Come potevo dirgli che adesso stavo provando tutto quello che stava provando lui?
Come potevo dirgli che lui era l'uomo della mia vita, lui è nessun altro?
Come potevo dirglielo, se lui si lasciava morire?
Come avrei fatto?

Mi accasciai sulla sedia, avevo le mani macchiate del suo sangue. Guardavo per terra e respiravo lentamente.

Mi mancava l'ossigeno.
Mi sentivo di svenire.

Scoppiai a piangere come non avevo mai fatto.
Non c'erano più lacrime, era una vera e propria cascata.
Un senso di tristezza e senso di colpa ed anche una sensazione di..
Così tante sensazioni dannazioni. Mi faceva male il petto.
Mi faceva male tutto.
Il cuore mi faceva male, in tutti i sensi, non c'era nulla, assolutamente nulla che avrebbe potuto cambiare la situazione, tranne Aaron, dovevo vederlo vivo, dovevo vederlo respirare, parlare , dovevo vederlo vivere per poter riprendere il controllo di me.

Harry notò che non stavo bene ed iniziò ad accarezzarmi la schiena.

<È tutto ok, è tutto ok> continuava a sussurrare contro i miei capelli, anche lui stava piangendo, questo non mi aiutava.
Se nessuno aveva speranza cosa diamine sarebbe successo?

Se nessuno credeva in lui, chi gli avrebbe dato la forza di riuscire a superare tutto?

Lui era la roccia, lui era quello che mi sosteneva e probabilmente era anche quello che sosteneva loro.

E quindi?
Chi sorreggeva lui?

Mi misi le mani in faccia e mi accasciai su me stessa scoppiando a piangere.
Quando sarebbe finito questo incubo?
Quando sarebbe finito questo inferno?
Perché tutte le persone che amo alla fine muoiono?

Ero io lo stupido problema, lui non avrebbe mai dovuto conoscermi, non avrebbe mai dovuto
innamorarsi di me.
Che stupido, ragazzo, e che stupido io che gliel'avevo permesso.

Vedemmo arrivare un dottore, la su faccia non prometteva nulla di buono.
Si avvicinò a noi ed incrociò le braccia. a parte a lui c'era il capitano della 118, Bobby Nash,che come soccorritore di Aaron doveva sapere le analisi finali del paziente.

<Ragazzi> disse con tono paterno.

Mi bastò quello che sentirmi come se un pianoforte mi fosse caduto addosso. Cosa di volo stava succedendo? <Stiamo facendo tutto, assolutamente tutto ed anche di più, è un operazione molto delicata e non sappiamo se gli altri proiettili abbiamo fatto infezione. Se sopravviverà l'intervento, potrebbe avere un infezione nel sangue, è una corsa contro il tempo. Dovete essere pronti a tutto> disse dispiaciuto, ci guardò uno per uno cercando di darci coraggio.

Mi sedetti di nuovo sulla sedia.
Non avevo le forze per stare in piedi.
'Se sopravviverà'
'Dovete essere pronti a tutto'
'È una corsa contro il tempo'

Inizia a respirare a fatica ed a vedere sfocato, non sarei svenuto, non lo avrei permesso a me stesso.
Dovevo restare sveglio, dovevo essere vigile e sapere come stava Aaron.
Mi appoggiai con la testa contro il muro prendendo profondi respiri.

decisi di far andare a casa Bobby e gli supplicai di non far venire qua qualcuno a supportarmi. poi che scusa davo, se non so manco io che cosa sia successo, ma qualcuno cosa sia lo spaccio sta volta non c'entra.

Harry mi prese la mano e non la lasciò per tutta la notte.

Tenni gli occhi spalancati per tutto il tempo, non avrei potuto dormire. Non ce la facevo.

Quella notte presi una decisione.

Aaron stava per morire perché io lo avevo spinto a perdere la fiducia in se, lo avevo spinto a sentirsi come se lui non valesse niente, come se lui non contasse niente per me.

Era colpa mia.

Avevo deciso, se Aaron ce l'avesse fatta, io mi sarei fatto da parte.

Se Aaron ce l'avesse fatta avrebbe meritato una persona che sappia farlo sentire amato, ed anche se questo mi faceva mancare un battito, io non ero quella persona.
Lo amavo con tutto il cuore e lo avrei amato per sempre.

Era l'amore della mia vita.

Ma io non sapevo come dimostrarglielo.
Non sapevo come renderlo felice.

E quindi decisi.

Decisi di lasciarlo vivere una bella vita, una vita felice. Senza di me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 15, 2023 ⏰

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what's your secret Buck? || Evan Buckley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora