pov Bobby
Maddie mi aveva chiamato per pre avvisarmi che Buck avrebbe chiamato dicendo che non veniva più al lavoro per qualche cagata inventata sul momento perché avevano litigato di nuovo, così decisi di chiamarlo.
<buck ascolta, tua sorella è stata molto dura con quello che ti ha detto ma non può farci nulla, te dovrai aspettare qualche giorno per il ritorno dei tuoi genitori che a quanto pare sono da qualche parte qui in città a fare non so cosa che riguarda te, parlerete quindi un'altro giorno, semplice da capire no?> gli misi in chiaro le cose come stavano.
<no cap, non va bene perché io ho bisogno di sapere se sono in grado di tornare al lavoro. e se al posto di salvare vite le togliessi?> inizio a spaventarmi per ciò che il ragazzo mi stava dicendo.
<buck io so solo che tu hai rischiato più volte la tua di vita per salvare quella di un'altra persona, quindi lascia decidere a me, il tuo capitano, se sei pericoloso o no. e d'istinto so che tu non lo sei quindi basta piagnucolare e torna al lavoro, in più di distrarrai anche così> ebbene sì dopo questo mio discorso lo convinsi.
<grazie bobby, c'hai ragione, ci vediamo domani ciao> e così riattaccò. quasi quasi può smetterla di pagare la sua terapeuta che tanto ci sono io che faccio tutto gratis.
pov Chimney
erano le 18:00 e ormai il mio turno era finito così decisi di prendermela con calma, passai anche da un negozio e preso un pensierino per la mia compagna, un braccialetto carino che sono sicuro che le sarebbe piaciuto.
tornato a casa e chiusa dietro di me la porta appoggiai le chiavi sul tavolo sentendo un rumore proveniente dal salotto, feci giusto quei due passi dato che la cucina a e la sala erano praticamente unite. sul divano intravidi una figura femminile, era lei, la mia splendida ragazza ma stava piangendo.
<oi Maddie, cos'hai? e per via della bambina?> le chiesi raggiungendola sul divano.
<no è per Buck, non so più cosa fare con lui> si mi se una mano sulla testa.
<che intendi dire, che cosa c'è che non va? è per l'arrivo dei genitori?> cercai di essere il più comprensibile con lei.
<no no tu non capisci, 29 anni di bugie abbiamo detto a quel ragazzo, e adesso tutti gli si ritorcerà contro e sarà tutto più difficile per lui reggere tutto questo se gli diremo tutto adesso> arrivó ad una conclusione.
<mica la famiglia Buckley non aveva segreti oscuri e che dovevo stare tranquillo...?> ecco te pareva, drammi familiari in arrivo. ovviamente i miei non bastavano.
<Chim mi fido di te quindi ho bisogno che appena io ti dirò tutto tu non lo dirai a nessuno, neanche a Hen, promesso?> promessa un po' difficile ma ce la posso fare.
<sono pronto, giuro> promisi.
e fu così che mi raccontó il dramma più colossale, e io che pensavo che i miei problemi familiari fossero i più difficili, e invece no signori quelli della famiglia Buckley superavano tutti.
pov eddie
erano le 6:30 ed ero già in caserma 30 minuti prima dell'inizio del turni, ero arrivato prima giusto per allenarmi un po', e non ero l'unico a quanto pare.
<ei buck...da quanto tempo, come stai?> si c'era ancora un po' d'imbarazzo dopo quel famoso accaduto ma ormai è passato tempo e con tutte le cose che gli stanno succedendo non credo si preoccupi tanto di questo nostro bacio che c'è stato.
<oi Eddie, è bello essere tornato sinceramente, questo lavoro mi fa stare seriamente bene, aiutare le persone mi aiuta a non pensare più a niente e a sentirmi una persona migliore, spero solo di esserlo> prese un'asciugamano bagnato e se lo mise attorno al collo.
<sono sicuro che tu lo sia, che ne dici di riscaldarti un po' insieme a me> gli proposi.
<scusa vorrei stare qui a farti compagnia ma mi sono già allenato sono qua da 2 ore e poi adesso devo andare a fare una terapia d'urgenza, ne ho proprio bisogno, nel caso non arrivassi subito dillo a Bobby> si incamminò in una camera vuota. oh povero ragazzo.
pov Chimney
non so con che coraggio ma mi presentai al lavoro, eravamo io, Bobby, Hen ed Eddie ad apparecchiare per la colazione quando iniziarono a parlare dell'unico argomento di cui non volevo sentire parlare al momento.
<dov'è Buck? ero piuttosto sicuro di averlo convinto a ritornare a lavorare, fatemelo chiamare va> Bobby prese il telefono.
<no non ce n'è bisogno è arrivato qua 2 ore prima per allenarsi e adesso è in terapia d'urgenza, mi sa che è il ritorno della sua famiglia> disse Eddie portando i piatti al tavolo.
<beh ora che ci penso Buck non ha mai parlato dei suoi, e penso a me...poi penso a Buck...> logico pensó Hen mettendo in fila i bicchieri.
<beh se la metti così, hai anche ragione, la persona che sei adesso rispecchia tutto quello che hai dovuto passare, magari i suoi non sono solo stati presenti> teorizzò Bobby asciugandosi le mani dopo aver lavato le padelle.
<pff magari fosse quello> borbottai inconsapevolmente mentre sistemai le posate.
il tempo di alzare la testa che già tutti lo stavano fissando.<scommetto che tu sai qualcosa, dato che Maddie è anche la tua fidanzata quindi si sarà confidata con te> si avvicinò Eddie in modo lento.
<i-io...> e...driiiiiinnnn, la campanella mi salvó.
dai Chim ce la puoi fare devi solo evitarlo, anche se stiamo per salire nello stesso camion sedendoci faccia a faccia. sembrava molto allegro quel giorno, si era molto avvicinato a Bobby si tenevano sotto braccio, sembrava quasi il ragazzo senza problemi spensierato.durante il viaggio stetti zitto e avevo totalmente la faccia girata dal lato opposto al suo,
in modo tale da non incrociare il suo sguardo.<ei Chim, com'è che sta la bambina> sdrammatizzò quella persona.
<Chim...Buck ti ha fatto una domanda rispondi> mi richiamò Hen indicandomi Buck.
stavo per fiatare quando arrivammo. dovevo giusto passare in un piccolo spazio tra il muro e Buck.
<p-per -permesso...scu-scusa> chiesi gentilmente al ragazzo che di conseguenza spostandosi guardandomi male.
<è strano oggi> lo sentii bisbigliare insieme a Eddie.
pov may
<9-1-1 qual'è l'emergenza?> sempre la solita domanda.
<mi chiamo Stan, e sto per fare la mia vendetta, farò saltare in aria l'edificio di questo branco di idioti> rispose con voce rauca un signore.
mandai la squadra 118 che fece evacuare l'edificio ma solo una persona rimase dentro, era Stan,
licenziato una settimana prima, Chimney ed Eddie erano entrati per ispezionare il posto quando Eddie finì uscì mentre Chim ci trovò faccia a faccia col nemico.
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what's your secret Buck? || Evan Buckley
Acciónla famiglia Buckley è una di quelle classiche famiglie con dei segreti oscuri, loro sapevano di cos'era capace di fare Buck. e se lui cascasse in una trappola e finisse con il ritornare quello di una volta? e se non riuscisse più a tornare come pri...