si accesero le dici e davanti a me vidi tre ragazzi con un sorriso inquietante, tanto quanto quello di Aaron.
<Loro sono Harry, Liam e Niall> disse in uno sbuffo indicandoli uno per uno
<Piacere> dissi solamente
Loro continuarono a guardarmi senza rispondere così, a disagio, finsi di guardare a terra.
Simpatici pure gli amici, pensai mentre Aaron si sedeva accanto a me e passò un braccio sulle mie spalle. in realtà mi aspettavo una grande e dolorosa punizione, forse era per questo che c'erano tre uomini qua. mio dio ok si che morirò stasera, è stato bello addio a tutti.
I ragazzi si fecero qualche cenno, qualche sguardo e degli gesti e a me sembrava di essere in un centro di sordomuti.
Dopo poco si alzorono e senza dire niente andarono via e io continuavo a guardare la porta in modo interrogativo.
<Espansivi i tuoi amici, veramente sono così, dolci, mi si è sciolto il cuore per tutte le cose belle che hanno detto> dissi spostandomi sull'altro divano per togliermelo di dosso.
<Non avete il permesso di parlare l'uno con l'altro> disse tranquillamente
<Come, ci sono anche delle regole?> chiesi incredulo alzandomi.
Il suo sguardo fini sulle mie mutande scoperte dai pantaloni dopo essermi alzato troppo velocemente, le coprì altrettanto in fretta, tirandomi su i pantaloni.
<ei io sono qui> dissi incrociando le braccia attirando la sua attenzione
<Ovvio che ci sono, se uno dei ragazzi ci prova con te, non ci sarebbe nessuno a fermarmi, potrei ucciderlo e nessuno potrebbe intervenire e lo stesso vale per qualsiasi ragazzo o ragazza sulla terra> disse alzandosi anche lui
Mi si seccò la gola e non seppi come rispondere
<Ma se tu fai il bravo, non avremo bisogno di questo> continuò accarezzandomi il braccio
<Che altre regole ci sono?> domandai curioso quando mi ripresi dal mio stato di trance. forse erano le solite che mi ripeteva sempre
<Ovviamente qualsiasi cosa riguardi altri ragazzi e ragazze è abolita> lo guardai con gli occhi spalancati, era un vero psicopatico
< ma- ma quelli della 118?> chiesi con voce bassa
Lui sospirò guardandosi intorno non sapendo che rispondere poi riportò lo sguardo su di me.
<Potrei fare un eccezzione, sarebbe troppo sospetto sennó, e poi c'ho fatto così amicizia, credo di stare simpatico a tutti ormai> mi stava vietando una vita sociale al di fuori di lui e la 118.
<Ma non potete essere più intimi come prima, tipo baciarvi e non potrete stare da soli senza avvertirmi> disse minaccioso, io sospirai ma poi annui subito, non volevo perdere la mia famiglia.
<Poi, non potrai uscire senza prima avermelo detto, avermi detto dove vai e soprattutto con chi vai, non voglio farti sentire un prigioniero amore, ma devi capire che ho bisogno che tu faccia tutto questo per me>
<D'accordo Aaron> dissi cedendo, con lui cedere era la cosa più facile che si potesse fare, che io potessi fare.
<Devo proteggerti amore> disse dandomi un leggero bacio.
<C'è dell'altro?> chiesi accarezzandogli le braccia
larghe<Si, non devi mai, e dico mai più scappare da me o avere paura, non voglio farti del male piccola, ma ricorda che dipende solo da te> disse dolcemente
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what's your secret Buck? || Evan Buckley
Aksila famiglia Buckley è una di quelle classiche famiglie con dei segreti oscuri, loro sapevano di cos'era capace di fare Buck. e se lui cascasse in una trappola e finisse con il ritornare quello di una volta? e se non riuscisse più a tornare come pri...