Prologo - Nervi saldi

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L'abilità di concentrare l'attenzione su cose importanti

è una caratteristica distintiva dell'intelligenza.

Robert J. Shiller

James

Gennaio 2023

Cosa si prova quando la vita di chi ami di più si trova nelle tue mani? Ansia, paura o forse la sensazione di sbagliare? E se per caso il suo cuore oggi si spegnesse davanti a me? 'Forza James, smettila di essere un idiota innamorato che non sa reggere il peso di una responsabilità', ripeto a me stesso. Cerco di convincermi che sto solo delirando, non posso e non voglio essere l'ennesimo fallimento anche per lei.

Non dopo tutto quello che è successo; soprattutto per le stronzate che ho commesso.

Non dopo che le ho spezzato il cuore un centinaio di volte.

Non dopo che, come un coglione insensibile, ho scelto di metterla da parte. La testa di cazzo che è in me non sa reggere la pressione di un fardello che da anni mi logora senza pietà.

Non sto qui a giustificare le mie azioni, non è da me chiedere scusa o cercare il perdono, tutti mi conoscono per come sono fatto. Certe volte preferirei evitare di trascinare le persone nel mio delirio interiore. Eppure, sembra che ne siano attratte, come se il marciume che riverbera nel mio animo fosse interessante. Chi prenderebbe a cuore un caso perso come me?

Non prendiamoci in giro, non sono capace di far rimanere le persone nella mia vita, piuttosto le vedo dissolversi. Ed è accaduto più di una volta, tanto che i legami che stringo sono strani e imprevedibili, come se si sgretolassero da un momento all'altro. E la colpa è mia, solamente mia.

La fronte gronda di sudore, piccole gocce argentee scendono lungo le tempie e si depositano sul lettino della sala operatoria. I muscoli tremano al solo pensiero che, se commettessi un passo falso, potrei distruggere una vita. Un fiore che cerca di sbocciare, ma non può perché ha incontrato una tempesta come me, capace di estirparlo dalle radici.

Dentro di me sono consapevole che la lucidità riposta durante gli interventi, questa volta vacilla. Ma cosa diavolo mi prende? Non è da me essere così sentimentalista, attaccato a un presentimento che, inspiegabilmente, lambisce le mie convinzioni e le sgretola senza ritegno.

Io sono quello che fa il culo a tutti, prendo a pugni chiunque tocca le persone a me più care. Non sono il genere di uomo che rincorre qualcuno; piuttosto preferisco che lo facciano gli altri. Sì, sono egoista; un maledetto egoista.

Tuttavia oggi tremo senza riuscire a darmi una spiegazione. Sono tormentato da questa sensazione ed essere travolto durante un'operazione di tale entità, mi fa venire la voglia di prendermi a schiaffi da solo. Devo soltanto aspirare questo maledetto sangue che fuoriesce da una vena appena recisa, ma la mia mano resta bloccata come se fosse disconnessa dal mio cervello.

Sospiro alla ricerca di un equilibrio che mi manca. Vorrei strappare questa odiosa mascherina, sembra che io sia a corto dell'ossigenazione necessaria per riorganizzare i miei ingarbugli mentali. Sulle mie spalle percepisco il peso degli sguardi dell'intera equipe. Se non mi muovo, rischio di complicare il lavoro degli altri.

'Cazzo James, ragiona. Svegliati, non essere un coglione!' Qualcuno mi strappa dalle mani l'aspiratore e punto lo sguardo in quella direzione; è il dottor Owen. Incrocio i suoi occhi azzurri e sono consapevole che si appiglierà al mio senso morale. Avrei dovuto solo stringerle la mano prima di entrare e aspettare fuori, invece, da ostinato che sono, ho chiesto di assistere.

‹‹Dottor Parker, esca fuori immediatamente. È troppo coinvolto emotivamente!›› Mi rimprovera il primario Owen con un tono poco delicato, anzi, rimarca senza darmi nessuna alternativa. Porge la cannula a Harrison, rimango infastidito da quel gesto.

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