24. Cosa significa avere un padre?

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⚠️Scena spicy ⚠️

James

Novembre 2019

Quel messaggio mi crea una scossa che percorre tutta la colonna vertebrale. Non mi sarei mai aspettato che saremmo finiti nella rete di qualcuno che vuole farci del male. Ripenso alle possibili motivazioni del gesto di quell'M.H ma non riesco a trovare una risposta. Così mi ricordo anche del messaggio che ho ricevuto sulla mia macchina e lo mostro agli altri. Chris osserva basito mentre Nathan analizza il possibile significato.

‹‹Non è la stessa persona›› afferma.

‹‹Come fai ad asserne sicuro?››

‹‹Non è firmato.››

‹‹E se fosse un depistaggio?›› interviene Christian.

‹‹A loro non serve, sanno cosa voglio e, a quanto pare, cercano me e tutti coloro che mi stanno intorno.›› Sposta lo sguardo su Jessica.

'Nessuno toccherà la mia biondina.'

‹‹E cosa dovremmo fare per risolvere il problema?›› gli chiedo.

‹‹Continuare la nostra vita›› dice Nathan.

‹‹Perchè? Chiamiamo qualche agente, magari Hale.››

Nel sentire le mie parole sbianca, è come se avessi pronunciato il nome di un mostro spaventoso. ‹‹La polizia deve stare fuori›› dice schiarendosi la voce.

‹‹Non ci penso proprio›› affermo infastidito.

Nathan si innervosisce, si avvicina fino a pochi centimetri dal mio naso. ‹‹Devi fare come ti ho detto. Finiremo per commettere un terribile sbaglio. E ti do anche un consiglio›› deglutisce. ‹‹Se vuoi iniziare a percorrere una strada che ti porti a un risultato, devi abbattere le tue barriere e smetterla di essere un uomo che non riesce a gestire la propria rabbia.››

‹‹Come ti permetti, ragazzino? Giuro che...›› stringo i pugni mentre lui mi tappa la bocca con la mano.

‹‹Chiamami ragazzino o come cazzo ti pare, ma sappi una cosa. La merda che hanno visto i tuoi occhi non è niente rispetto a ciò che ho subito fino alla maggiore età. Ora cercherò di capire chi sia la donna bionda che hai visto, tu stai fermo e non combiare cazzate.››

Toglie la mano e, mettendola in tasca, mi volta le spalle e si dirige verso l'uscita lasciando Jessica con me. Perdo la pazienza, così mi incammino per fermarlo ma Jessica mi blocca tenendomi da un braccio. Mi fa un cenno di no con la testa, sospiro cercando di scaricare la tensione. Christian mi riassicura che riusciremo a trovare una soluzione e trova più saggio restare calmi in attesa di comprendere come si evolve la situazione.

Annuisco, in fondo non abbiamo nessuna pista da cui partire. Christian mi saluta e decide di tornare a casa. Guardo l'orologio sono le dieci, resto solo con la biondina.

‹‹Andiamo via?›› le chiedo.

‹‹Dove?››

‹‹Se ti va, ti mostro dove abito. Poi ti riporto a casa, promesso.››

Annuisce e ci dirigiamo verso l'uscita. Celine mi squadra malamente, roteo gli occhi ignorandola. Arriviamo alla mia macchina ed entriamo nell'abitacolo. Lei osserva intorno, ha gli occhi simili a quelli di una ragazzina alla quale hanno appena regalato una caramella. Sorrido per la sua genuità, lei arrossisce e volta lo sguardo dalla parte del finestrino. Mentre guido sento la sua mano toccarmi la gamba destra, è un gesto delicato ma crea in me in certo fervore.

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