Dark Lies

8. Capelli biondi

Poiché non esistono due individui perfettamente uguali,

ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà

nel modo più permetto a un determinato uomo.

La vera passione d'amore è tanto rara

quanto il caso che quei due s'incontrano.

Arthur Schopenhauer

James

Luglio 2019

La misteriosa donna dai capelli biondo miele si è volatilizzata e sono circa quattro mesi che non ho più sue notizie. Per la mia salute mentale, ho scelto di smettere di pensare a quell'incontro.

Deve essere stato uno scherzo di cattivo gusto, non è complicato informarsi su di me e divertirsi a importunarmi. Spero che non si presenti, già sono difficile da gestirmi nelle situazioni normali, figuriamoci se ripescano i miei problemi del passato.

Odio sentirmi un fastidioso disco rotto, ma non riesco a controllarmi neanche se ci provo. Così dopo il lavoro, organizzo delle belle uscite e sono riuscito ad attrarre l'attenzione anche della bella Monique. Dopo circa un mese, l'ho scaricata.

Mi stava appiccicata come una maledetta sanguisuga, aveva scambiato il semplice sesso in un tipo di rapporto più profondo. Mi sentivo soffocare, come se mi tenesse al guinzaglio. Era arrivata a essere gelosa se la sera mi recavo in un pub a bere una semplice birra.

Fin dall'inizio sono stato sincero, voglio divertirmi e non dare spiegazioni a nessuno. Così, quando la mia pazienza è giunta al limite, ho deciso di mollarla. Mi sono beccato una cinquina in faccia. Invece di incavolarmi, ho scelto di essere gentile offrendole un'ultima volta.

Mi ha mandato direttamente a quel paese. L'importante è essere generosi, se poi la mia cortesia viene scambiata per perversione, non è un problema mio.

Le sue parole denigratorie che mi accusavano di essere un porco, non mi hanno toccato minimamente; mi serviva soltanto un pretesto per farmi odiare ed essere uno stronzo è la migliore arma. Da quel giorno mi sono sentito libero di volare da un fiorellino all'altro.

Invece, per quanto riguarda quel tizio che ho preso dal collo, mi squadra in malo modo quando lo incrocio tra i corridoi dell'ospedale e, onestamente, chi se ne frega. Non gli ho chiesto scusa e non lo farò dopo tanto tempo. Se mi detesta, è meglio; così sa che deve stare al suo posto e non importunarmi.

Oggi è venerdì: la famosa serata del biliardo.

Ho creato questa stupida ricorrenza solo per indurre il musone di Christian a uscire da quella casa gigante. Se fosse per me, avrei gestito gli spazi in tanti modi creativi, come una fantastica palestra.

Stamattina ho ricevuto una chiamata dal mio amico, ero già sul piede di guerra. Pensavo che avrebbe rinunciato alla nostra unica uscita settimanale ma, quando mi ha detto che non avrebbe disdetto e ci sarebbero state due ragazze, sono quasi caduto dalla sedia strozzandomi con la colazione.

Cavolo, a trent'anni finalmente si è sbloccato e senza il mio aiuto. Sono quasi offeso, di solito devo impegnarmi molto per ottenere un suo sì. Questa volta la rossa è stata più brava di me, l'importante è che Chris sia sereno.

Non si concede a nessuno, neanche per una semplice cena, eppure con quel corpo farebbe invidia a chiunque. È sprecato tenerlo rinchiuso in una gabbia di assoluta moralità.