«L'attrezzatura che abbiamo preso a casa di Brooke?»
«Tutta qui» confermai.
Erano ormai vari minuti che stavamo nel van dei Pogues - non credo farò commenti. Ancora non avevo capito dove stessimo andando con esattezza, ma ero abbastanza sicura che c'entrasse con l'oro della Royal Merchant.
«Carrucola?» andò avanti John B, mentre fuori si faceva sempre più buio.
«C'è» rispose Kiara.
«Vestiti scuri?»
«Ci sono» disse Sarah.
«Le torce?».
Noi ragazze sbuffammo, esasperate.
«Ci sono» confermò il biondo.
«Bene, pronti» annuì il castano, fermando il veicolo.
«Andiamo» disse Kiara.
«Oggi diventiamo ricchi» fece Maybank.
«Si, cazzo, si» affermò la riccia.
Scendemmo tutti dal van, cercando di non fare rumore chiudendo le portiere. Accendemmo un paio di torce e ci tirammo su i cappucci delle felpe.
«Muoviamoci, ragazzi» fece Sarah.
«In azione»
«Andiamo!»
«Forza!»
«Hey, aspettate» ci fermò John B.
Bloccammo tutti i nostri movimenti, aspettando in cerchio che il ragazzo andasse avanti a parlare.
«Voglio ringraziarvi, ragazzi. Sul serio. Sono felice che siate qui»
«Quando vuoi» gli sorrise Kiara.
«Certo, amico»
«Il mio uomo» rispose John B a Pope.
I due si misero a fare una sorta di stretta di mano, come quelle segrete che vedi nei film.
«Dovrei essere io a ringraziare te» gli diedi una pacca sulla spalla «E ora basta, questa sdolcinatezza non mi si addice».
John B si mise a ridacchiare, per poi scambiarsi un sorriso sincero con la mia migliore amica. Ancora faticavo un po' a credere che stessero assieme, ma ero letteralmente al settimo cielo per loro. Si capiva che John B rendeva Sarah felice, e finché lei lo era, allora ero felice pure io.
