«C'è già un bel po' di cera. Se ne metti troppa, diventa scivolosa» avvertì Pope.
«Credi che non lo sappia fare, Pope?» domandò Maybank, interrompendo quello che stava facendo, ovvero mettere la cera sulla tavola da surf.
«No, ti faccio solo notare-»
«No, no, no, mi stai dicendo come fare. Stai scherzando?» fece il biondo.
«Ti dico che è un colossale spreco di cera» replicò Pope.
Alzai gli occhi al cielo, smettendo per un secondo di limarmi le unghie.
«Ragazzi, sul serio?» disse Kie.
«Lo sentite?» cambiò discorso Maybank.
Ci zittimmo, rimanendo in ascolto. Poi lo sentii: un clacson.
«Cos'è, uno scherzo?» esclamò Kiara, alzandosi dalla sedia in cui era accomodata.
«No!» fece Pope.
«Sto sognando?» chiese Maybank.
«Ma guarda te 'sto stronzo» ridacchiai.
«Indovinate chi è uscito, ragazzi?» esclamò John B, scendendo dal Twinkie.
«Non ci posso credere!» esclamò Pope.
Kie urlò dalla gioia, correndogli incontro e abbracciandolo per prima. Ci aggiungemmo pure noi, formando un abbraccio di gruppo.
«Amico mio, sei tornato!» esclamò Maybank.
«Si» ridacchiò John B.
«Ci sei mancato» mormorò Kie.
«Mi siete mancati anche voi».
Sciogliemmo l'abbraccio, fissando tutti il nostro amico. Era leggermente pallido, eppure non aveva un brutto aspetto. Si capiva che era sollevato di essere uscito di prigione: aveva gli occhi che sprizzavano felicità e tranquillità.