«Hey, che fate nascosti qui?» ridacchiai, avvicinandomi a JJ e a John B.
I due ragazzi sussultarono e si girarono di scatto, pronti a colpire. Io alzai le mani.
«Woah... stavo per cavarti gli occhi» fece JJ.
«Si, come no» annuii con fare sarcastico.
Dietro di me arrivarono anche Chris, Pope e Kie. Erano stati proprio gli ultimi due a portarci fino a lì, fino al porto.
Ma forse dovrei fare un passo indietro.
Dopo che Pope era stato punto, l'avevamo portato da un amico di JJ, che gli aveva fatto un'iniezione anti-allergica. Poco dopo il ragazzo si era ripreso, e noi ci eravamo messi di nuovo in strada.
Eravamo tornati alla chiesa per prendere la Croce, ma era troppo tardi: Limbrey e i suoi erano già arrivati e l'avevano portata via.
Abbiamo tentato un inseguimento, ma ovviamente abbiamo fatto un incidente ed è arrivata la polizia.
Shoupe ha costretto me, Chris e Kie a tornare a casa nostra, mentre gli altri cercavano di risolvere la situazione.
Ed ora, eravamo al porto, dopo gli uomini di Limbrey stavano caricando la Croce su una nave per chissà dove.
«Come avete fatto a trovarci?» domandò John B.
«Geolocalizzando il cellulare» rispose Kie.
«Furbi» commentò JJ.
Il castano lanciò un'occhiata a Pope, che per la cronaca era ricoperto di fango. Non emanava un buon odore, se dovevo essere sincera.
«Beh, che è successo?» gli chiese.
«Rafe, terzo round» rispose lui.
«Ma dai, un'altra volta, cazzo?» fece JJ.
«Siamo pari» disse Pope.
«Stai bene?» domandò John B.
«Quella è la Croce» cambiò l'altro argomento, osservando una cassa di legno essere caricata sulla nave.
