La sveglia suona alle sette, ma io sono già sveglia da un pezzo.
Ho fatto la doccia e finito di preparare la mia valigia.
Dopo essermi vestita, con una semplice tuta, vado in cucina a fare colazione mentre controllo le mail."Buongiorno,
l'auto arriverà a prenderti alle 8.
Il volo é alle 9.30.
Buona giornata"Avevo ancora un po' di tempo prima delle otto. Dopo due settimane di vacanza, non ero pronta a ripartire, soprattutto a vedere nuovamente miss precisino, meglio conosciuto come Niall Horan.
Così, per una settimana, sono tornata a Milano e rimasta a casa di mio padre. Abbiamo passato insieme dei giorni fantastici ed onestamente non vorrei andarmene.
-Fede é rimasto a dormire da Alessia- é raro incontrare a casa mio fratello, tra lo studio, un mini lavoro e la ragazza, é sempre fuori.
-lo chiamerò quando arrivo a Londra, tanto non si sveglierà prima delle dieci- dico ridacchiando, contagiando mio padre.
-mi mancherai tanto tesoro mio-
-mi mancherai anche tu, ti scrivo appena so meglio tutto il programma-
-non preoccuparti, non pensare sempre a me, io me la cavo-
-non dire stupidaggini! Come faccio a non pensare a te? É impossibile- con mio padre ho un rapporto meraviglioso e non potrebbe essere il contrario. Darei letteralmente la vita per lui, senza pensarci due volte.In agenzia fanno le cose in grande, sarei potuta andare in aeroporto da sola, invece loro hanno insistito per mandarmi una macchina, e lo stesso hanno fatto appena arrivata a Londra, dove un'altra auto mi ha portata fino al luogo dell'incontro: un hotel a cinque stelle che disponeva di una grandissima e lussuosissima sala conferenze.
Ovviamente ero in ritardo, a causa del traffico londinese, forse sarei dovuta partire ieri, sarebbe stato meglio. Speravo solo che qualcuno fosse più in ritardo di me, e quel qualcuno doveva essere Niall, non si potevano iniziare delle riunioni senza di lui.
Ma aimè, la mia fortuna non è stata dalla mia parte oggi -così come la maggior parte delle volte- attraverso la porta semi aperta, sento la risata di Niall, fantastico.
Prendo un respiro profondo prima di spingere con la mano la porta ed entrare nella stanza.
-buongiorno a tutti e scusate per il ritardo- dico sorridendo e cercando di evitare lo sguardo di Niall.
-non preoccuparti Ale, non abbiamo ancora incominciato- dice Sarah, una delle manager di Niall. Con la coda dell'occhio guardo proprio l'irlandese che sta ridendo insieme Kyle, seduto al suo fianco. Dannazione quanto mi irrita!
-Bene, direi che possiamo incominciare, ora che ci siamo tutti- Sarah si alza dalla sua sedia, passando dei fogli a tutti noi, cazzo, il programma è fittissimo.
Stasera partiremo per New York, avremo un giorno di riposo appena arrivati e poi una settimana piena di interviste e servizi fotografici per i giornali. Poi ci sposteremo a Los Angeles, dove staremo due settimane sempre per interviste, servizi fotografici e registrazione di alcune apparizioni televisive.
Dopo di che partiremo per Washington e staremo lì quattro giorni.
Torneremo a Londra, pausa di qualche giorno e poi ci sposteremo in alcuni paesi in Europa. Tutto questo per la promozione del nuovo album di Niall, Heartbreak Weather.
Una cosa che amo di questo lavoro è che mi permette di viaggiare per il mondo e scoprire in continuazioni posti nuovi. Per questo mi ritengo molto fortunata.
-saranno mesi impegnativi, l'uscita dell'album si avvicina e dobbiamo promuoverlo. Al momento stiamo lavorando anche per la promozione in Australia e Giappone, probabilmente avverrà ad album già pubblicato, ma su questo vi faremo sapere più avanti. Avete domande in merito al programma?- chiede Sarah
-io devo venire per forza?- chiede Niall ironico, facendo ridere tutti. Tutti, tranne me. Lo odio quando fa queste battutine del cazzo. Mi chiedo se abbia ventisette anni oppure cinque.
-si Niall, devi esserci per forza. Magari se avevi un gemello potevamo sostituirti-
-ah, peccato!- è proprio insopportabile. Anzi, più che insopportabile, è fastidioso.
-bene, allora se non ci sono domande, direi che ci vediamo a New York- Sarah torna a sedersi al suo posto, sistemando decine di fogli in una cartelletta. Anche io sistemo i miei fogli, controllandoli tutti e notando l'ultimo in cui sono scritti gli orari e l'aeroporto di partenza.
Infilo tutto nella borsa e mi alzo dal mio posto, saluto tutti e fortunatamente Niall sta parlando con Kyle, quindi non li disturbo, prendo la valigia che ho lasciato vicino alla porta ed esco.
Mi blocco in mezzo al corridoio quando sento il telefono squillare, lo recupero dalla borsa e leggo il nome di mio fratello sullo schermo. L'avrei chiamato appena arrivata a casa.
-Ciao Fede, come stai?-
-hei, Ale! Bene tu? Mi dispiace non averti salutata, dovevo mettermi la sveglia per tornare a casa ma ieri sera sono crollato dal sonno e mi sono dimenticato-
-tutto bene, ho appena finito il meeting e sto andando a prendere la metro per tornare a casa. Non preoccuparti, un mese e mezzo e torno nuovamente a casa per qualche giorno, Niall deve fare della promo anche a Milano-
-fico allora, quindi per dove si parte? Oggi com'era mister precisino?-
-stasera partiamo per New York, poi ti mando la foto del programma. Fortunatamente oggi non ho interagito con lui e spero di farlo anche il meno possibile nei prossimi giorni- dico ridendo, anche se so che sarà impossibile.
-a volte ti invidio, sorellina- nonostante io sia più grande di mio fratello, mi fa sorridere quando mi chiama così. -chissà se un giorno riuscirò ad andare anche io a New York-
-ci riuscirai, non preoccuparti di questo-
-va bene, allora ti lascio andare. Buon viaggio e buon lavoro e...mi raccomando, non odiare troppo Niall!-
-grazie, cercherò di non odiarlo più di quanto lo odi già-
-sei incredibile! Ti voglio bene-
-ti voglio bene anche io- ci salutiamo e finiamo la chiamata. Rimetto il telefono in tasca ed afferro nuovamente la valigia. Non faccio in tempo a muovere due passi che vengo fermata nuovamente.
-hei, italiana- pensavo di averla scampata. Alzo gli occhi al cielo e mi volto lentamente, notando Niall avvicinarsi a me. -come stai? Non mi hai nemmeno salutato oggi, sei scappata via di corsa-
-sto bene- dico forzando un sorriso -ti ho visto impegnato a ridere e scherzare con Kyle che non ho voluto disturbarti-
-ti da fastidio che io rida con Kyle?-
-no, assolutamente no, puoi fare tutto ciò che vuoi. Posso andare ora? Devo andare a fare la valigia- Niall fa un passo indietro alzando le mani
-vai pure principessa.- si mette a ridere
-non chiamarmi così, te l'ho già detto almeno cento volte!-
-allora credo di non aver capito- Ale calmati e respira, ti serve il lavoro.
-ciao Niall-
-ciao principessa- mi giro infastidita, afferrando con forza la mia valigia mentre l'altra mano è alzata in aria col il dito medio rivolto all'irlandese.
Lo sento ridere dietro di me e forse mi sta anche seguendo...
Esco dall'hotel, la porta tenuta aperta dal concierge, sorrido e scendo i pochi scalini.
Il mio telefono squilla di nuovo ma mentre lo cerco nella borsa, vengo afferrata violentemente dal cappuccio della mia felpa e tirata indietro, perdo l'equilibrio cadendo con il culo per terra. Ottimo.
Mi giro di scatto, cercando di capire chi mi ha appena tirata, chi poteva essere se non Niall?
La voglia di insultarlo è tanta in questo momento ma devo tenere a bada la lingua.
-perchè diavolo lo hai fatto?- chiedo alzando la voce e noto qualcuno guardarci.
-per poco non ti investivano. Non ti hanno insegnato a guardare la strada prima di attraversare?- Niall mi tende la mano per aiutarmi ad alzarmi, ma la evito e mi tiro su da sola. -non dovresti ringraziarmi? Ti ho appena salvato la vita-
-mi sembra esagerato dire che tu mi abbia salvato la vita, ma grazie-
-di nulla principessa- giuro. Giuro che prima o poi gli tirerò un pugno, così si leverà quel sorriso stupido dalle labbra.
-non ti avevo chiesto, circa cinque minuti fa, di smetterla di chiamarmi così?-
-davvero me lo hai detto? Non ricordo-
-forse dovresti andare da un medico a farti vedere, così giovane e già con perdita della memoria, sembra grave-
-sono sano come un pesce, mi rincuora la tua preoccupazione. Ma non temere- una mano si appoggia sulla mia spalla mentre Niall fa una faccia triste -sto bene, mi piace solo darti fastidio- il mio dito medio si alza di nuovo, proprio davanti alla sua faccia.
Che poi, una cosa che non capivo era perchè Niall ce l'avesse solo con me.
Non l'ho mai visto dare fastidio a qualcun altro del team, mi sono sempre comportata bene con lui, quindi non capisco perchè non possa comportarsi da persona normale anche con me.
-guarda la strada, non vorrei doverti salvare di nuovo la vita-
-richiederebbe troppa fatica e tu, evidentemente non ne sei abituato- faccio una smorfia e lo lascio lì, in mezzo al marciapiede mentre io attraverso la strada e scendo per prendere la metro.
Fortunatamente la metro arriva subito e non ci metto molto a tornare a casa. Ammetto che il mio appartamento mi è mancato un po', avere il mio spazio, dove poter essere totalmente libera, senza nessuno che mi dica quello che devo fare.
Nonostante non faccia proprio caldo, visto che siamo agli inizi di febbraio, apro tutte le finestre per far cambiare l'aria mentre subito mi metto a svuotare la valigia e mettere le cose a lavare.
In camera prendo da sotto il letto la valigia più grande ed inizio a riempirla prendendo le cose dall'armadio.
Non sarà per niente facile decidere cosa portare, visto che saremo in stati diversi con temperature totalmente differenti.
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Must be Love | Niall Horan
FanfictionDue cose odio di più in assoluto: la prima é svegliarmi troppo presto e la seconda é la gente che mi parla di prima mattina. Anzi no, ho dimenticato che odio un'altra cosa, o meglio una persona: Niall Horan.