22.

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Niall's POV

Purtroppo la meravigliosa vacanza in Kenya è finita e siamo dovuti tornare alla realtà.
Ma essere stati in Africa è come essere stati in paradiso. Ho passato con Ale sette giorni fantastici, abbiamo visto un sacco di cose, ci siamo divertiti ed amati molto.
Mentre eravamo sul volo di ritorno, mi sono fermato a guardare la ragazza seduta al mio fianco mentre dormiva e mi sono messo a pensare a quanto io sia fortunato ad avere al mio fianco una donna come lei. A quanto sia umile, dolce, gentile ed educata, diversa dalle ragazze con cui sono uscito in precedenza e che mi fa provare qualcosa che non ho mai provato prima.

Tornati a Londra, abbiamo cambiato le nostre valige ed io e Ale siamo ora in Irlanda.
Mia madre ha insistito tanto che ci appoggiassimo da lei, senza stare in un hotel e così abbiamo fatto.
-e così questa è la casa dove sei cresciuto- mi dice Ale sorridendo
-esatto, era la nostra casa, poi dopo la separazione dei miei, mio padre l'ha lasciata a mia mamma mentre lui si è trasferito a qualche via di distanza-
-capisco. Mentre tuo fratello? Non parli molto di lui...-
-io e mio fratello non ci parliamo da anni, gli ha dato fastidio che io me ne sia andato di casa, poi abbiamo smesso di parlarci completamente quando ha tradito Denise, non gliel'ho perdonata-
-mi dispiace per questo, Ni- Ale allaccia le sue braccia intorno al mio braccio destro mentre la sua testa è sulla mia spalla, in segno di conforto -sicuramente non deve essere stato facile-
-no, assolutamente. Greg mi ha fatto pesare molto il fatto che fossi il giro per il mondo, mi diceva che non pensavo ai miei genitori, che me ne fregavo della mia educazione, avendo lasciato la scuola, che pensavo solo ai soldi e nient'altro, ma non è stato affatto così-
-lo so e ti credo...-
-pensi che la mia famiglia non mi mancasse? Che non pensavo ai miei genitori costantemente? Che non li avevo al mio fianco a supportarmi e dirmi la cosa giusta da fare. Forse ai tempi ero contento di aver lasciato la scuola, se siamo onesti forse a nessuno piace andarci, ma mi sono sempre dato da fare, mi sono sempre informato su ogni cosa, non avrò un diploma ma non sono stupido, non sono uno a cui non frega nulla. E con i soldi ho sempre investito, mi sono tolto degli sfizi, come farebbero tutti, forse all'inizio li ho sperperati un po' ma sono sempre rimasto con i piedi per terra, grazie ai valori ed all'educazione che mi hanno dato i miei genitori-
-amore- Ale si ferma, guardandomi negli occhi, e passando una mano sulla mia guancia -non devi darmi nessuna spiegazione, in realtà non devi dare nessuna spiegazione a nessuno. So che hai dei valori e se tuo fratello non lo capisce, bhe mi dispiace. So che ti da fastidio questa situazione, perchè è pur sempre tuo fratello ma tutta la tua famiglia ti supporta, questo dovrebbe essere abbastanza. Non credi?- annuisco. Alla fine Greg è solo un coglione, pur sempre mio fratello ma un coglione. Lo odio per quello che ha fatto a Denise, l'ha sposata, ci ha fatto un figlio e l'ha abbandonata, perchè non si sentiva pronto a crescere un bambino, così ha cercato un'altra donna. Mi è dispiaciuto da morire non essere accanto a Denise o alla mia famiglia quando tutto questo è successo... -Ni, guardami- i nostri occhi si incontrano di nuovo, i miei sono pieni di lacrime -non colpevolizzarti. Non è assolutamente colpa tua-
-lo so, ma questa cosa mi fa incazzare ogni volta. È mio fratello, cazzo. Siamo cresciuti insieme, perchè mi ha voltato le spalle? Perchè non mi ha supportato?-
-magari era solo geloso del tuo successo. Perchè non provate a sedervi nuovamente ad un tavolo e parlarne?-
-impossibile parlare con Greg, pensi non ci abbia provato? Ma ogni volta finiva a parole, quindi ho semplicemente lasciato perdere-
-Niall? Sono a casa!- sento urlare dal piano di sotto, mia madre è arrivata. Mi asciugo velocemente le lacrime che stavano provando a lasciare i miei occhi e stringo la mano di Ale.
-pronta a conoscere mia madre?- lei annuisce sorridendo. Ed insieme scendiamo di sotto.
-mamma!- lascio la mano della mia ragazza solo per andare ad abbracciare mia madre, mi è mancata.
-ciao tesoro. Scusa se non sono riuscita a venire a prendervi all'aeroporto. Come stai? Come è andato il viaggio?-
-non preoccuparti, davvero- sorrido -il viaggio è andato bene, tranquillo come al solito. Ti voglio presentare Alessandra, la mia ragazza- sorrido di nuovo mentre vedo le guance di Ale diventare rosse. Si avvicina a noi ed allunga la mano per salutare mia madre.
-piacere di conoscerla signora Horan-
-il piacere è mio, tesoro. Per favore, chiamami Maura- mia madre sorride e tira Ale in un abbraccio -sei davvero splendida, Niall non ha fatto altro che parlarmi di te, non vedevo l'ora di conoscerti-
-scusa, Maura- rido, Ale si scusa sempre per ogni cosa, anche quando non serve.
-siete arrivati da molto?-
-no, solo un paio d'ore- rispondo
-mi fa davvero piacere avervi qui e soprattutto, Ale, sei la prima ragazza che Niall mi porta a casa da quando è diventato famoso-
-non è vero! Ti ho fatto conoscere Chloe-
-non era la tua ragazza-
-vabhe, possiamo evitare di parlare di questo?- chiedo mentre accompagno le due donne verso la cucina. Mia madre prende dei bicchieri e dell'acqua e poi ci sediamo tutti e tre al tavolo.
Mia madre continua a guardare Ale con occhi meravigliati ed il sorriso sulle labbra.
-e così lavori con Niall, giusto?-
-si, da due anni e mezzo ormai- dice Ale sorridendo -anche se é solo da qualche mese che lo seguo in giro per il mondo, prima stavo in ufficio-
-capisco, e ti trovi bene?-
-si, mi trovo molto bene, l'ambiente é sereno e tranquillo-
-questo é ottimo- mia madre sorride -Niall mi ha detto che sei italiana, come mai ti sei trasferita in Inghilterra?-
-si, vengo da Milano, mi sono trasferita qui per concludere gli studi e  lavorare. Ero convinta di poter avere molte più possibilità qui-
-ti sei trasferita da sola o con tutta la tua famiglia?-
-da sola- fa una pausa -ammetto che all'inizio non é stato molto facile ma poi mi sono adattata-
-bhe tesoro, é stato un cambiamento importante quindi é normale avere paura. Anche Niall era così quando é rimasto fuori casa per molto dopo aver passato le selezioni di X-factor- mia madre sorride. É vero, sono passato dal vivere in un piccolo paesino dove mi conoscevano tutti, ad una grande città come Londra. -torni a trovare la tua famiglia? Sei figlia unica?-
-quando posso torno a casa, ho un rapporto meraviglioso con mio padre e mio fratello, ha quattro anni in meno di me. Mio padre mi ha cresciuta dicendomi di inseguire i miei sogni, mi ha guidato ma lasciata libera nelle mie scelte, non mi ha mai imposto nulla, se non di essere felice- il papà di Ale é davvero un uomo meraviglioso, ha cresciuto sua figlia da solo in un modo esemplare e scommetto abbia fatto uguale anche con Federico.
-tuo padre é stato fantastico. Ti ha detto delle cose bellissime, di inseguire i tuoi sogni-
-già- Ale sorride ma lo facciamo anche io e mia madre.
-un po' é quello che ho sempre detto io a Niall- mia madre appoggia la sua mano sulla mia, facendomi sorridere -gli ho detto di fare ciò che lo rendeva felice e lo ha fatto-
-penso che supportare i propri figli sia già un grandissimo aiuto-
-hai proprio ragione tesoro-

Must be Love | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora