23.

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Continuavo a tremare pensando a quel messaggio, perché Charles non mi lasciava stare? Sapevo che si sarebbe fato vivo di nuovo dopo Tokyo, era impossibile che sparisse nel nulla. Era qui in Irlanda? Mi stava seguendo? So solo che sono spaventata a morte, tanto da non essermi accorta di essere arrivata fuori casa di Maura.
-che succede?- chiede Niall poggiando la sua mano sulla mia spalla -Ale?- mi prende il telefono dalle mani ed accende lo schermo notando il messaggio. -fottuto bastardo- dice -amore, andrà tutto bene non preoccuparti. Non si avvicinerà a te, ci sono io. Vuole solo spaventarti- Niall scende dalla macchina per poi fare il giro ed aprire la mia portiera, slaccio la cintura, prendo la mia borsa e scendo.
-bhe se vuole solo spaventarmi, ci sta riuscendo alla grande- dico chiudendo la portiera. Niall prende la mia mano stringendola nella sua, chiude l'auto e camminiamo verso l'ingresso di casa. Maura é seduta sul divano mentre guarda della televisione, Niall va subito da lei e l'abbraccia sussurrandole qualcosa all'orecchio che ovviamente non capisco, lei annuisce e poi mi saluta sorridendo. Niall torna ad afferrare la mia mano e lo seguo su per le scale, entrando nella sua camera.
-se lo trovo a Los Angeles? Secondo me c'è qualcuno che lo informa dei nostri spostamenti, nonostante lui non lavori più per l'agenzia- dico sedendomi sul letto e togliendo le scarpe.
-tesoro, possiamo non pensarci adesso?- Niall si avvicina a me per poi sedersi al mio fianco. Mi sposta i capelli dietro l'orecchio e posa la sua mano sulla mia guancia -sei al sicuro con me, non succederà nulla. A Los Angeles puoi stare da me anziché in hotel- non avevo pensato a questo.
-vorrei non averlo mai conosciuto, vorrei non avergli dato tutta questa confidenza, vorrei non avergli dato me stessa-
-Ale...- Niall mi abbraccia mentre qualche lacrima scende lungo il mio
Viso. Non mi merito tutto questo. -posso chiedere per una guardia del corpo in più e ti lascio Bas se ti fa state più tranquilla-
-no Niall, non serve- il mio telefono vibra di nuovo, subito guardo lo schermo, un altro messaggio.

Chas: stai attenta a ciò che fai. Ci vediamo presto, dolcezza

Non ha proprio voglia di lasciami in pace. Ancora non gli va giù il fatto che io non l'abbia scelto, il fatto che gli abbia detto di essere solamente attratta da lui fisicamente ma che non provavo nient'altro.
Quel 'ci vediamo presto' mi fa venire i brividi ed andare in panico. Lo odio.
-Ale, stai tranquilla per favore, andrà tutto bene, credimi- Niall cerca di confortarmi nonostante la paura si stia impossessando del mio corpo. Ho paura che possa succedere di nuovo quello che é successo a Milano o a Madrid, a volte ripenso alle sue mani intorno al mio collo o a quando mi ha lasciata da sola nel bosco ed inizio a tremare. Sono stata fortunata a Tokyo ad essere presa da un momento di lucidità dove sono scappata da lui, altrimenti sarebbe finita molto male.
-cosa ne dici se vai a farti una bella doccia calda e poi ceniamo? Ordino una pizza?- annuisco. Ho davvero bisogno di una doccia e poi sicuramente mi aiuterà a rilassarmi e calmarmi.
-perfetto, vado ad aprirti l'acqua- dice Niall prima di lasciarmi un bacio sulle labbra ed alzarsi raggiungendo il bagno. Mi alzo anche io dal letto raggiungendo la mia valigia e prendendo tutto il necessario prima di uscire dalla stanza ed entrare nel bagno difronte.

Finita la doccia non ho trovato Niall in camera ma di sotto con sua madre, mi sono cambiata e li ho raggiunti, lasciando il telefono sul comodino, non volevo rovinarmi ulteriormente la serata con un possibile messaggio da parte di Charles.
Dal divano ci siamo spostati in cucina a mangiare appena le pizze sono arrivate.
-mi ha chiamato tuo fratello oggi- dice Maura e Niall si muove nervosamente sulla sedia -ha detto che sei andato da lui, é vero?- lui annuisce mentre mangia la pizza, per poi parlare appena ha la bocca vuota.
-si, sono andato da lui dopo essere da Denise-
-cosa é successo?-
-fa lo stronzo, come sempre. Sono tre mesi che non paga gli alimenti a Dee- lo vedo innervosirsi di nuovo e faccio scivolare la mia mano sulla sua coscia in segno di conforto.
-mi ha detto che lo hai picchiato-
-picchiato é una parola grossa, mamma. Gli ho solo dato un pugno-
-Niall!- sua madre lo riprende
-se meritava-
-ti ho insegnato ad essere meglio di così-
-lo so, mi dispiace. Non é una scusa ma ero veramente arrabbiato. Mi ha giudicato per tutti questi anni, mi ha fatto sentire una merda per avervi lasciato, mi ha fatto sentire una merda per tutto, ora lui fa lo stronzo con la sua ex moglie ed io devo stare zitto?-
-Ni, tesoro, te l'ho già detto, non devi preoccuparti per le cose che ha detto Greg, io e tuo padre siamo felici ed orgogliosi del tuo percorso lo sai. Ci manchi, é vero, ma ti supportiamo sempre- sorrido alle belle parole di Maura, mi ricordano tanto quelle che mi dice mio padre.

Must be Love | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora