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Io e Niall camminiamo per le vie del centro, fermandoci vicino ad un ragazzo che sta suonando la chitarra, mentre canta una canzone che non conosco. Oltre a noi, un gruppo di una decina di persone, ferme ad ascoltare. Sento Niall canticchiare dietro di me e mi giro verso di lui, con il sorriso sulle labbra.
Inizia a camminare e lo seguo, piano piano ci allontaniamo dal gruppo, rimanendo di nuovo solo io e lui con la musica in sottofondo.
Mi coglie di sorpresa quando mi prende per mano e mi tira verso di lui facendomi fare una giravolta.
-che fai?- chiedo
-balliamo-
-assolutamente no, non so ballare-
-nemmeno io- dice ridendo. Niall mi tira a se ma appena mi stringe in un abbraccio, metto le mani sul suo petto e lo allontano.
-non farlo più- dico tremando. Non so perchè io abbia reagito così. Mio padre mi ha abbracciata, Basil ha fatto lo stesso, perchè ora che lo ha fatto Niall, mi sono spaventata?
-Ale, che ti prende?- Niall prova ad avvicinarsi ma io mi allontano -hei, sono io, non ti faccio niente- lo so dannazione, lo so che non mi fa niente ma sono spaventata. -non volevo.. scusami-
-la colpa è mia, perdonami- dico mentre riprendo a camminare, cercando di far finta che questo non sia successo.
-Ale, fermati- ma lo ignoro. Perchè faccio così? In due falcate, Niall mi si mette davanti, facendomi fermare. -guardami negli occhi- un po' titubante lo faccio, il suo sguardo è preoccupato -pensi che io possa farti del male? Hai paura di me?- scuoto la testa mentre sento le lacrime minacciare di uscire.
-scusa- sussurro
-non hai nulla di cui scusarti-
-mi dispiace perchè ho rovinato tutto. Sono un tale disastro, Niall-
-smettila di dire queste cose, non hai rovinato nulla, stai tranquilla. Facciamo che chiamiamo un taxi e torniamo in hotel?- annuisco. Così in silenzio, raggiungiamo piazza San Babila e prendiamo un taxi.
Appena arriviamo, guardo l'ora, mi sono dimenticata di scrivere a Cam e sicuro starà già dormendo.
-Niall, aspetta, devo chiedere per la camera-
-puoi stare da me ho detto, sarà solo per qualche ora-
-sicuro che ci sia un altro letto?-
-si, sicuro- alla fine sarebbe stato davvero solo per un paio di ore. È quasi l'una, alle cinque saremmo partiti da qui per l'aeroporto, il che significava svegliarsi almeno alle quattro, quindi si, non sarebbe stato per molto.
Arriviamo alla camera di Niall, passa la chiave e mi fa segno di entrare, mi guardo in giro, la stanza è davvero bella.
-non c'è un altro letto!- mi sento presa in giro. Niall ride, cosa c'è di divertente?
-c'è un divano letto, ora lo apriamo, devi rilassarti principessa o ti verranno i capelli bianchi!-
-smettila di prendermi in giro, non è divertente- sbuffo
-invece lo è-
-devo andare a recuperare le mie cose-
-vai, ti aspetto- esco di nuovo dalla stanza, mi sono completamente dimenticata che non ho qui la mia valigia ma l'ho lasciata nel deposito. Così scendo al piano terra e vado a recuperarla.
Prendo un respiro profondo prima di bussare, non so che cosa mi sia preso, perchè io abbia reagito in quel modo, Niall a volte può essere stronzo ma sono sicura al cento per cento che non mi torcerebbe mai un capello, non devo avere paura di lui...
-eccoti qui- appena entro in stanza noto che il divano letto è stato aperto ma Niall ci ha appoggiato tutte le sue cose. -ti ho liberato il mio letto-
-scusa perchè? Posso dormire qui-
-non ho voglia di questionare, dormi sul letto e basta-
-sei noioso-
-non è vero. Vado un attimo in bagno, tu sistemati- e lo guardo mentre si chiude la porta del bagno alle spalle. Non devo sistemarmi più di tanto, devo solamente cambiarmi, lavarmi i denti e struccarmi, quindi tiro fuori tutto il necessario dalla valigia ed aspetto pazientemente che Niall esca dal bagno.
Perchè non riesce a mettersi una dannata maglietta? Gli fanno così schifo?
Cerco di ignorarlo quando mi passa davanti lentamente, e mi alzo dal letto scuotendo la testa, chiudendomi in bagno.
Esco dopo una decina di minuti, trovando l'irlandese seduto sul bordo del letto con il telefono in mano ma appena mi vede lo blocca e lo lancia sul materasso. Mi avvicino cautamente a lui e mi siedo affianco, mantenendo una certa distanza.
-stai un po' meglio?- mi chiede
-si, grazie e scusa-
-non scusarti per favore. Hai affrontato tanto in questi giorni, ma non lo dai a vedere, hai sempre il sorriso per tutti, nonostante so che vuoi solamente urlare per cercare di liberarti di ogni cosa...- è esattamente così che mi sento in questo momento -... capita anche a me a volte. So che magari non siamo i migliori degli amici, ma se vuoi sfogarti sono qui, ti ascolto e non ti giudico.
Ti prego di non pensare che io possa farti del male, perchè non accadrà mai, ti chiedo scusa per aver agito così, non pensando a come avresti potuto reagire-
-Niall...- mi avvicino leggermente a lui, poggiando la mia mano sulla sua gamba -per favore, non darti la colpa, so che non mi faresti mai del male... Mi dispiace solo aver rovinato la serata. In realtà rovino sempre tutto-
-non hai rovinato nulla, credimi. Mi piace stare in tua compagnia, sei piena di sorprese e davvero intelligente-
-da quando ti piace stare in mia compagnia?-
-da sempre-
-allora perchè ti comporti così con me? Perchè hai iniziato a prendermi in giro e farmi battutine?-
-perchè era l'unico modo per farmi guardare da te. Sei sempre così timida, sempre sulle tue, con la paura di fare male anche ad una mosca, era l'unico modo per parlare con te- É vero, sono timida, molto timida e faccio fatica ad aprirmi con le persone che non conosco, quando ho iniziato a lavorare, mi sembrava di essere nel posto sbagliato, quando mi hanno detto che avrei lavorato per Niall, mi sono sentita ancora più fuori posto. Le prime volte che ho visto Niall, mi intimidiva, non parlavo per paura di dire qualcosa di sbagliato o di stupido, non volevo fare brutta impressione.
-quindi hai deciso di continuare su quest'onda?-
-è diventato il nostro modo di comunicare, anche tu ti diverti a prendermi in giro, non dire di no-
-lo ammetto- dico ridendo
-vedi che ho sempre ragione?- Niall fa finta di darsi delle arie, facendomi ridere ancora di più -però possiamo cambiare la nostra comunicazione, non credi? Anzi lo stiamo già facendo e mi piace molto di più-
-si, sembriamo delle persone civili almeno-
-però ogni tanto me le concedi delle battute?- alzo gli occhi al cielo
-te lo concedo- sorrido
-bene. Se ti chiedessi se posso abbracciarti, me lo concedi?- Niall non mi farà del male, mi ripeto nella mia testa.
-te lo concedo- sorrido prima di essere inghiottita dalle sue braccia. Ora mi sento al sicuro, senza nessuna paura, senza nessun altro pensiero per la testa.
-posso chiederti una cosa?- annuisco mentre sciogliamo il nostro abbraccio -come si dice "buonanotte principessa" in italiano?-
-la smetterai mai di chiamarmi così?-
-nah, so che in fondo ti piace. Quindi, la traduzione?- sbuffo prima di dirglielo, ripetendolo un paio di volte.
-allora, buonanotte principessa- dice in italiano, mi lascia un bacio sulla fronte e si alza dal letto, spostandosi nell'altra stanza.
Mi metto sotto le coperte, cercando di processare tutto quello che è successo in questa serata. Niall si è aperto di più con me, mi ha aiutata a tranquillizzarmi ed addirittura mi ha detto che gli piace stare in mia compagnia, che abbiamo continuato a scontrarci per due anni, solo perchè era l'unico modo per comunicare. Pensavo che il nostro abbraccio, di qualche minuto fa, sarebbe stato strano, invece mi sono sentita bene, senza nessun imbarazzo, come se lo stessi aspettando da tutta la vita.
-Ale?- mi sento chiamare dall'altra stanza
-si?-
-spegni la luce ed anche il cervello. Smetti di pensare e dormi- ora si che mi sento in imbarazzo. Senza dire una parola mi allungo a spegnere la luce e mi obbligo a chiudere gli occhi, cercando di dormire, visto che non lo faccio da due giorni.

Must be Love | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora