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Niall's POV

Sono felice che Ale sia riuscita ad arrivare in tempo a Los Angeles per poter passare insieme il nuovo anno. È stato davvero bello festeggiare con lei ed i miei amici, peccato per Hailee, la mia ex, che un po' si è comportata da stronza, sia con me che con Ale.
Non sapevo mi amasse ancora. Mi ha chiesto una seconda possibilità ma ovviamente questo non potrà succedere. Sto con Ale e sto bene con lei, non tornerei più indietro. Non che con Hailee non sia stato bene, non voglio buttare merda su di lei ma con Ale è tutto così diverso, quasi magico. Forse è il suo fatto di non darsi delle arie, di essere se stessa che me la fa amare di più.

Il primo dell'anno è ormai passato da un pezzo, ci sono solo ricordi sfuocati di quella sera, dopo la mezzanotte abbiamo iniziato a bere qualsiasi cosa, tanto che siamo rimasti a dormire da Shawn, visto che ne io ne Ale eravamo in grado di guidare.
A mente lucida poi sono tornato a pensare. Manca poco all'inizio del tour, meno di un mese ormai e non vedo l'ora di cantare per i miei fans.
Inoltre penso a quante cose siano cambiate nel giro di un anno, solo a febbraio dello scorso anno, io ed Ale con il mio team partivamo per la promozione del mio album, ricordo come se fosse ieri le nostre litigate, le mie battutine. Ora invece la tengo stretta fra le mie braccia e le dico che la amo.

-ho pensato ad una cosa carina da fare oggi- dico -ti va di uscire?-
-certo che mi va di uscire, é una bella giornata- risponde Ale sorridendo -cosa vuoi fare?-
-é una sorpresa- dico
-oh capito, devi fare il misterioso eh?- si mette a ridere contagiando anche me e finisco per afferrarle le guance con la mano e baciarla.

Nel pomeriggio prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso la costa, più precisamente a Palos Verde. Ci arriviamo in più di un'ora di auto, dove io e Ale non abbiamo fatto altro che ascoltare musica e cantato a squarciagola.
-sai che non te la cavi tanto male a cantare- le dico ma lei in risposta si mette a ridere
-questa era davvero divertente Niall-
-guarda che sto dicendo la verità!-
-smettila per favore di dire stupidate-
-vabhe, sei davvero impossibile!-
Finalmente arriviamo, parcheggio la macchina e scendiamo. Dal baule prendo uno zaino, un cestino da picnic e la mia chitarra nella sua custodia, ed Ale mi guarda super confusa.
-scusa cosa significa tutto questo?- chiede
-una sorpresa, te l'ho detto- sorrido. Le chiedo se gentilmente può portare lo zaino e lei subito se lo mette sulle spalle, mano nella mano ci incamminiamo per il sentiero di questa riserva naturale, fermandoci poco dopo davanti ad una meravigliosa distesa di fiori gialli ed arancioni, chiamati papaveri della California. Ale ne é affascinata, tanto da scattare alcune foto con il suo telefono. Riprendiamo il cammino, quasi in totale silenzio, fino ad arrivare ad un punto di scogliera non troppo frastagliata e lontano da tutti, ci saremo solo noi.
Dallo zaino prendo un telo che stendo per terra, poi io ed Ale ci sediamo sopra con le gambe incrociate a guardare l'oceano.
-é davvero bellissimo qui- dice lei
-sono contento che ti piaccia- sorrido per poi baciarle delicatamente un punto sotto l'orecchio.
-quando hai preparato tutto questo? Non me ne sono accorta minimamente-
-mentre dormivi- ammetto ridendo -sono stato bravo, eh?-
-decisamente- sorride - é davvero stupendo. I fiori, la natura, il mare... tutto perfetto direi-
Inizio a tirare fuori dal cestino alcune cose che ho preparato per fare la nostra merenda, nulla di particolare se non dei toast con marmellata e burro di arachidi o piccoli dolcetti che ho comprato. Iniziamo a mangiare mentre guardiamo il sole difronte a noi iniziare a tramontare.
Stare qui al tramonto é spettacolare, la vista é fantastica così come i colori.
Ascoltiamo in silenzio le onde del mare infrangersi contro le rocce sotto di noi, anche se poi sono io ad interrompere quel momento.
-ho scritto una canzone negli scorsi giorni, non é ancora definitiva, devo sistemare un sacco di cose ma ti va se te la canto?- chiedo un po' nervoso. É la prima volta che canto ad Ale una canzone appena scritta e spero le piaccia.
-certo, l'ascolto molto volentieri!- dice sorridendo e girandosi leggermente verso di me. Così prendo la mia chitarra dalla custodia e l'accordo.
Mi sudano le mani, non capisco perché io sia così nervoso nel cantare una canzone ad una persona.
-lo sai che non ti giudico, anche se dovessi stonare, cosa che non farai, ti darò il mio onesto giudizio- dice poggiando una mano sulla mia gamba. Annuisco, prendo un respiro profondo ed inizio a suonare la mia chitarra per poi aggiungere la mia voce.

Must be Love | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora