Capitolo 4

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Kenma e Kuroo lavorarono in coppia per far recuperare a Keiji la lezione di Statistica che aveva perso. Dall'altra parte, Akaashi prendeva appunti extra da condividere con Bokuto, assicurandosi di suddividerli in vari passaggi in modo che il lupo potesse capirli. Le note di Keiji stavano cambiando lentamente, adattandosi al modo in cui Bokuto riusciva a imparare meglio. Solo poche settimane dopo, aiutare il coinquilino a studiare al ritorno dai suoi allenamenti era diventata un'abitudine. Tenendo questo in mente, sarebbe stato più semplice rendere i suoi appunti più efficaci.

Mentre studiavano, Keiji notò che di tanto in tanto i gatti arricciavano il naso, come se percepissero l'odore di qualcosa di rancido. La sua mano si fece strada nello spazio tra le sue orecchie, dove Daisho lo aveva toccato. Anche loro sembravano non gradire il profumo del petricore.

«Sai, a me e Bo non dispiacerebbe farti da spotter (persona che assiste e protegge chi fa sollevamento pesi). Fammi soltanto sapere quando andrai in palestra e verrò anch'io», si offrì Kuroo con nonchalance. «Oppure, se Bo non è occupato, sarà più che felice di venire con te.»

«Anch'io», aggiunse Kenma.

Kuroo guardò Kenma, ovviamente sorpreso.

«Anche Kenma», concordò con un sorrisetto. «Ha ancora i muscoli dal club di pallavolo.»

«Squadra di pallavolo?»

«Giocavano tutti e tre a pallavolo, al liceo. Kenma e io abbiamo frequentato la stessa scuola. Bokuto è andato in una scuola privata. Abbiamo giocato spesso l'uno contro l'altro e siamo stati agli stessi ritiri per gli allenamenti.»

«Oh! Ora capisco.» Keiji pensò che avesse senso. «Anche io ho giocato per un po'. Solo per pochi anni.»

«Bo lo sa?» Kuroo inclinò la testa di lato con un sorriso interessato.

«No, credo che il discorso non sia mai venuto fuori.»

«Darà di matto quando lo scoprirà. Vorrà assolutamente giocare con te», rise Kuroo. «Forse un giorno possiamo fare una partita due contro due. In che ruolo giocavi?»

«Palleggiatore.»

«Proprio come Kenma!» Kuroo batté dolcemente le mani. «È deciso. Dobbiamo giocare tutti insieme qualche volta. Potremmo usare la palestra, quando la squadra finisce l'allenamento... o trovare una spiaggia dove giocare!»

Per quanto a Keiji piacesse l'idea, non era così sicuro di voler giocare con un gruppo di predatori. Biologicamente parlando, erano più alti e più forti di lui. Anche se..., immaginava che sarebbe finito in squadra con Bokuto. Quindi, forse, i loro talenti si sarebbero potuti bilanciare. La prospettiva sembrava divertente.

«In che ruolo giochi, Kuroo?» chiese Keiji, entusiasmato che avessero tutti qualcosa in comune, oltre a Bokuto.

«Bloccante centrale. Ho l'altezza, sai?»

«E Bokuto, allora?»

Kuroo e Kenma si guardarono. Il solito sorrisetto felino si disegnò sulle labbra di Kuroo e poi ridacchiò.

«Può essere una sorpresa.»

«Una sorpresa?»

«Lo vedrai domani, giusto? Lo scoprirai allora.»

Keiji sospirò di fronte alla sua drammaticità, ma non avrebbe dovuto aspettarsi niente di diverso dalla pantera. Quando tornarono a studiare, lui iniziò a fare delle ipotesi. Bokuto era ingombrante, e comunque piuttosto alto, quindi come prima teoria pensò che fosse un muro o una difesa di qualche tipo. Keiji riusciva a immaginarlo mentre schiaffeggiava tutte le palle che gli arrivavano addosso. Il sorrisetto di Kuroo, però, gli fece pensare il contrario. E se si fosse specializzato in qualcosa di completamente folle? Come un libero?

Imprinted (BokuAka)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora