Imprinted (BokuAka)

Capitolo 17

🔞 Attenzione 🔞
Il capitolo contiene scene esplicite e un linguaggio volgare.
Non è adatto alla lettura da parte di minori.

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Koutarou si sentiva come se volasse, o addirittura meglio, come se planasse tra le nuvole e fluttuasse nel cielo. Aveva paura di trovarsi in un sogno da cui si sarebbe potuto svegliare da un momento all'altro, ma il calore che lo avvolgeva era una prova sufficiente. Koutarou cullò Keiji più vicino a sé; la sua mole imponente in confronto alla bassa statura del moro gli rendeva il compito facile. Akaashi era così dannatamente piccolo e adorabile, si adattava perfettamente alle sue braccia.

Bokuto lo portò direttamente sul suo letto, il loro nido improvvisato, ma avevano bisogno di un nido migliore. Si fece un promemoria mentale di chiedere consigli a Tetsurō. Voleva che Akaashi avesse il miglior nido in assoluto, uno spazio solo per loro. Il suo cuore fremeva al solo pensiero di crearne uno insieme, ma avrebbe dovuto aspettare. Nel frattempo, il suo letto sarebbe andato bene.

Depose Akaashi sopra le soffici coperte e si inginocchiò su di lui, come un predatore che intrappola la sua preda. Akaashi alzò lo sguardo verso i suoi occhi, fissandolo con puro affetto. Ciò fece gonfiare il cuore di Koutarou, domando per alcuni brevi istanti l'innegabile bestia che teneva dentro.

Il lupo si chinò per annusare il collo di Akaashi, inspirando profondamente la calda vaniglia. Il coniglio aveva smesso di usare i bloccanti per il profumo soltanto da un giorno, eppure, Koutarou lo poteva percepire. Quel dolce aroma era un po' più forte del solito, più facile da distinguere, soprattutto lo rendeva due volte più allettante tanto da non essere sicuro di quanto autocontrollo gli fosse rimasto.

I suoi bisogni carnali si erano insinuati sotto la sua pelle dal giorno in cui aveva incontrato il coniglio, portando il lupo Alpha dentro di lui a chiedere costantemente di prenderlo, morderlo, accoppiarsi con lui e ingravidarlo. Koutarou, però, si tratteneva, non volendo fare qualcosa che avrebbe potuto spaventarlo. Aveva cercato di sembrare fisicamente più piccolo e di nascondere i suoi istinti bestiali, ma non era facile quando Akaashi appariva sempre così maledettamente allettante.

Le sue orecchie, lunghe e morbide, sembravano perfette da accarezzare... e da tenere strette mentre lo scopava da dietro.
Koutarou avrebbe voluto accarezzare la sua pelle delicata con le dita, arricchendone poi ogni centimetro con segni di morsi e succhiotti ben visibili, affinché tutti potessero notarli. La sua coda nera e soffice era adorabile quando si contorceva, e Koutarou si chiese se avrebbe scodinzolato mentre lo divorava.

La situazione non fece che peggiorare con l'avvicinarsi del calore di Akaashi. Il suo profumo cambiava dolcemente, segnalando che mancavano poche settimane a dei giorni pieni di lussuria incontenibile. Il mantra personale di Koutarou divenne: "sii bravo per Akaashi", mentre quello del suo Alpha interiore: "accoppiati con Akaashi".

Ora che Akaashi giaceva sotto di lui, emanando un profumo così dolce, un profumo che praticamente gridava "prendimi", l'autocontrollo di Koutarou finì per dissolversi.

«Hai un profumo dannatamente buono», mormorò nel collo di Keiji, strofinando il naso sulla pelle morbida e leccando la sua ghiandola odorosa. «Solo per me.»

«Tutto tuo», rispose Keiji con un sospiro felice. Un brivido percorse la schiena di Koutarou. Akaashi era dannatamente perfetto. Un connubio perfetto.

«Questo... va bene?» chiese Koutarou con cautela.

Akaashi aveva l'abitudine a tenere sotto controllo le proprie emozioni e i pensieri interiori. Per questo Koutarou era orgoglioso del suo fiuto acuto, capace di percepire i molteplici sfaccettature dell'odore di Akaashi. Ma quando si trattava di desideri sessuali, Keiji era come una cassaforte d'acciaio.