Capitolo 14

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Bokuto e Akaashi dormirono fino a tarda mattinata. Di tanto in tanto Keiji si svegliava, si stiracchiava e si rannicchiava di nuovo tra le braccia di Bokuto per riaddormentarsi. Altre volte, se durante il sonno si allontanava da lui, Bokuto percepiva il movimento e avvolgeva un braccio intorno alla sua per riportarlo al suo posto, prima di sbadigliare tornare a dormire. Nel frattempo, Keiji non riusciva a frenare le deboli fusa che gli uscivano dalla gola, anche se, a dire il vero, non si sforzava poi molto per contenerle.

Nessuno dei due sembrava volersi svegliare per davvero fino a quando il sole brillò direttamente attraverso la finestra, illuminando la stanza in modo insopportabile. Keiji continuava a seppellire il viso nella maglietta di Bokuto per bloccare la luce, mentre lui li copriva entrambi con una coperta per nascondersi dal mattino. Inevitabilmente, dovettero svegliarsi e uscire da quella beatitudine per affrontare la realtà, seppur con un gemito assonnato.

«Ciao», sussurrò Keiji a Bokuto, sfregandosi il sonno dagli occhi.

«CIAO.» La voce di Bokuto suonava rauca e grezza.

«Come ti senti?» chiese Keiji, studiando l'espressione assonnata del lupo.

«La mia testa mi sta uccidendo», gemette Bokuto. «E ho davvero voglia di fare una doccia e lavarmi i denti.»

«Anch'io», concordò Keiji, ma non si mosse, proprio come Bokuto.

Un altro momento di silenzio confortevole, fino a quando Bokuto infilò la mano sotto le coperte per prendere quella di Akaashi. L'avvicinò al viso ispezionandola, notando come la benda fosse ancora asciutta e pulita.

«Come ti senti?» chiese.

«Bene», Keiji offrì un piccolo sorriso. «L'hai pulita davvero bene per me.»

Bokuto annuì ma aveva ancora un'espressione colpevole. Portò la mano alle sue labbra e diede un piccolo bacio sopra la benda.

«Mia sorella mi baciava sempre, per far passare il dolore»

«È una brava sorella.»

«Lo è. Anche Sadako. A loro piaci davvero.»

«Veramente?»

«Sì, sono state felici di guardare la partita con te. Hanno detto che ululavi con loro e tutto il resto.»

«È stata una partita divertente.»

Bokuto sembrava fiero. La sua espressione colpevole svanì, sostituita da un bellissimo sorriso
«Ti è piaciuta davvero? Ti sei divertito?»

«Sì, guardarti è stato davvero incredibile, Bokuto. Sei il miglior giocatore di pallavolo che abbia mai visto.»

Bokuto aveva praticamente le stelle negli occhi. «Sul serio?»

«Sul serio.»

«Quindi verrai alla prossima partita?»

«Certo, Bokuto.»

«E a quello dopo?»

«Sì.»

«E quella dopo ancora?»

«Verrò a tutte», promise Keiji. «A meno che non sia durante il mio calore.»

«Oh... è vicino, giusto?»

«Come fai a saperlo?»

«Dal tuo profumo.»

«Lo puoi già sentire?»

«Avrei potuto capirlo prima, se non fossi stato ricoperto di antiodore.»

Keiji emise un piccolo gemito, sentendosi un po' vulnerabile. «Non posso nasconderti nulla, vero?»

Bokuto fece spallucce. «Non quando si tratta del tuo profumo, no. Ho un naso piuttosto buono.»

Imprinted (BokuAka)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora