Capitolo 11

244 21 50
                                    

Keiji aspettava con ansia sugli spalti, mentre guardava il campo ancora vuoto. File e file di tribune nere e dorate si estendevano intorno al campo da pallavolo. Al centro, il logo della Musubi era ben visibile sul legno duro del parquet, meticolosamente lucidato per l'occasione, tanto da riflettere il bagliore delle luci a soffitto. La musica risuonava ad alto volume e gli spalti erano pieni di mammiferi loquaci. Keiji fece del suo meglio per ignorare il caos di odori intorno a lui, concentrandosi invece sulle due donne che lo adulavano con entusiasmo.

«Akaashi! Non riesco a credere quanto siano carine le tue orecchie!», esclamò Sadako.
I suoi occhi dorati brillavano come quelli di Bokuto quando era eccitato, le sue orecchie nere erano dritte verso l'alto e la coda nera abbinata scodinzolava felice dietro di lei. A differenza di Haru teneva i capelli corti, ed era un po' più alta. «Non ho mai incontrato un coniglio prima! È così emozionante!»

«Non spaventarlo, Sadako!», cinguettò Haru, dando alla sorella un buffetto sul naso. «Non prestarle troppa attenzione, Akaashi. Quando eravamo piccole è caduta di testa.»

«Haru!» si lamentò Sadako. «Non è vero! A cadere era stato Kou!»

«Oh merda, hai ragione. Una volta, per sbaglio, l'abbiamo fatto cadere.»

«Ma mamma e papà ancora non lo sanno», ridacchiò Sadako.

«E non lo sapranno mai», sghignazzò Haru a sua volta.

Keiji vide le sorelle sotto una nuova luce, meno immacolata di quanto avesse pensato in precedenza. Secondo la sua opinione, ciò le rendeva molto più socievoli e alla mano. Ben presto, si ritrovò a ridere insieme a loro.

«Stavamo litigando su chi delle due dovesse tenerlo in braccio», spiegò Haru, «ma è finito col cadere a terra tra di noi. Non è successo nulla di grave e lui stava benissimo, ma pensavamo che i nostri genitori ci avrebbero fatto fuori se lo avessero scoperto.»

«Oh, ecco perché è così strano», scherzò Keiji ridendo.

Anche le ragazze risero con lui, lasciando che i loro odori si mescolassero in un mix di spezie familiare. Mele, noce moscata, bourbon e vaniglia si fusero assieme per creare un profumo davvero piacevole.

«Akaashi, hai dei fratelli?» chiese Haru, tenendo la conversazione leggera. «Per essere ibridi di lupi, noi abbiamo una famiglia davvero numerosa.»

«Ho sei fratelli, il che è abbastanza normale per le famiglie di conigli..»

«Wow! Sono tanti! Anche tu vorresti così tanti figli in futuro?»

Se fossero un mix perfetto tra lui e Bokuto? Piccoli coniglietti o cuccioli che correvano ai loro piedi, con graziosi capelli neri occhi dorati abbaglianti? Keiji ne voleva venti. Tuttavia, era fuori discussione, quindi mentì. «Non ci ho mai pensato prima d'ora.»

«C'è ancora molto tempo», Sadako deviò la domanda. «Sei così giovane. Anche se, sono sicura che dietro la tua porta ci sia una fila di Alpha pronti a corteggiarti.»

«A dire il vero... la maggior parte dei predatori non sono interessati alle prede come me. E qui, non ci sono molti altri studenti erbivori.»

«Non vedo perché essere un predatore o una preda dovrebbe fare differenza.» disse con spavalderia. «In passato, so che Kou aveva parlato del voler corteggiare le prede.»

OH?

«L'ha detto davvero?» Keiji non poté trattenersi.

Sadako annuì con entusiasmo. «Ricordo un grazioso e simpatico ibrido di scoiattolo per cui aveva una cotta, quando ancora andava alle medie. Vivevano dall'altra parte della strada rispetto a noi e Kou passava quasi ogni giorno con lui, fino a quando non si trasferirono dall'altra parte del paese.»

Imprinted (BokuAka)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora