Capitolo 9

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La vita di Koutarou Bokuto era sempre stata altalenante, un continuo oscillare tra alti e bassi in balia del flusso continuo delle proprie emozioni.
Sotto il tetto opprimente della casa familiare, Koutarou si sentiva più abbattuto del solito. A rendere le cose ancora peggiori, aveva ufficialmente infranto il record di massima delusione mai provata dai suoi genitori nei suoi confronti

Man mano che cresceva, la loro frustrazione era stata quasi costante.

Perché era sempre così rumoroso? Non poteva calmarsi e abbassare la voce? No, non importava quanto ci provasse, Koutarou non riusciva a regolare il volume della propria voce. Sembrava essere nato senza un interruttore. La sua voce suonava graffiante, sino a somigliare di più a un ringhio profondo. Inoltre, non riusciva a separare l'uso del tono Alpha da quello normale, almeno fino a quando compì quindici anni.

Perché era sempre più turbolento delle sue sorelle? Perché veniva costantemente espulso da scuola a causa delle risse? Se un coetaneo lo guardava in modo strano, il brontolio nel suo petto non faceva che crescere. Se qualcuno gli calpestava la coda, tutto il suo corpo reagiva istintivamente. Non aveva intenzione di essere irruento o aggressivo, nemmeno un po', ma sembrava incapace di controllarsi. Arrivò persino a temere le proprie reazioni, le quali rimasero ingestibili fino ai suoi diciassette anni.

Perché aveva difficoltà a scuola? Cosa c'era di così difficile nel restare seduto in classe e prestare attenzione? Tuttavia, il corpo e la mente di Koutarou non glielo permettevano. Il bisogno di alzarsi e correre sembrava più forte della sua capacità di trattenersi. Inoltre, il suo umore variava troppo facilmente, rendendo quasi impossibile concentrarsi sul materiale didattico. Per lui era stato un miracolo riuscire a diplomarsi al liceo con voti nella media, anche se i suoi genitori ovviamente, avevano disapprovato i risultati troppo scarsi.

Mentre cresceva e imparava a gestire la propria natura, i suoi genitori cominciarono a smettere di rimproverarlo. Lo lodavano per essere diventato un Alpha grande e forte, entusiasti che eccellesse nella pallavolo come le sue sorelle e fosse persino diventato titolare nella squadra universitaria. Erano felici all'idea che una volta laureato, avrebbe portato avanti il loro onorevole cognome sia come degno erede che futuro direttore e leader dell'azienda di famiglia.

Il percorso sembrava chiaro.

Tutto ciò fino a quando incontrò Keiji Akaashi.

Da quel momento, tutto cambiò.

Koutarou guardò Akaashi e il suo mondo trovò finalmente il suo posto.

Aveva avuto l'imprinting.

Nonostante l'imprinting fosse un dono raro e celebrato, Koutarou lo affrontò con un leggero senso di panico. Normalmente, i lupi avrebbero dovuto avere l'imprinting solo con altri lupi, non con dei conigli. C'era una possibilità anche con altri ibridi canidi. Ma con un coniglio? Era assolutamente inaudito.

Koutarou trascorse alcuni giorni negando l'apparenza, convincendosi che Akaashi fosse semplicemente molto carino. E lo era davvero. Estremamente carino. Il ragazzo più bello su cui Koutarou avesse mai posato gli occhi. Voleva toccare i suoi riccioli scuri e morbidi, passare le dita lungo lo spazio vulnerabile dove le sue orecchie si congiungevano alla testa, immergendole poi nella sua morbida pelliccia nera. Koutarou era profondamente attratto da quei tempestosi occhi azzurri, e non desiderava altro se non l'intenso sguardo di Akaashi su di sé. Nonostante fosse piccolo e agile, aveva una muscolatura ben definita per essere un ibrido preda, il che lo rendeva leggermente intimidatorio. E il suo profumo... A Koutarou era stato negato il suo pieno sapore a causa dei bloccanti dell'odore, ma le leggere note di vaniglia erano sufficienti a farlo precipitare nell'abisso del desiderio.

Imprinted (BokuAka)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora