Candido

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Prompt: Candido

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Il volto di Ladybug era diventato candido come un lenzuolo appena lavato, dopo quella rivelazione uscita dalla bocca della sé stessa più giovane.
Il suo cuore era attanagliato da una miriade di emozioni contrastanti tra loro e ancora, la super eroina, non poteva credere a quanto udito.
Come poteva essere stata così sconsiderata?
Eppure, Maestro Fu era stato molto chiaro sull'importanza di mantenere integro quel manufatto.
Una svista... uno sbaglio...
L'aveva definito Marinette, mortificata, certo, e lo si notava dalla sua espressione colpevole, ma questo non bastava a giustificarla, soprattutto quando quell'azione aveva segnato per sempre il destino del mondo intero.
"Dimmi che c'è una soluzione." Aveva chiesto tra i singhiozzi.
Di rimando Ladybug fece una smorfia poco convinta, incurvando le labbra verso il basso.
"Non so neanche cosa dovremo combattere, e soprattutto... Se il processo sia reversibile." Sospirò, allungandole un fazzoletto e implorando le di smetterla di frignare se non voleva soffrire di rughe precoci.
"Se Bunnix non fosse sicura che voi avreste potuto aiutarci, non vi avrebbe fatto venire qua." Forse c'era un barlume di speranza, e anche il suo volto provato dalla mestizia passò dal bianco candido a roseo, in poco tempo.
"Potresti avere ragione... o no!" Quelle parole turbarono la mente di Marinette "... insomma... chi può dirlo."
"Pensi che anche il Plagg di questo tempo sia stato colpito dalla nube?" Con quella domanda, Marinette, spiazzò Ladybug, la quale, si morse la lingua per non rivelare troppo.
Era chiaro che lo fosse stato, altrimenti la presenza di Adrien non si sarebbe spiegata.
"Penso... penso di sì." Rispose in maniera frettolosa.
Marinette arricciò le labbra, perplessa, ma poi, come un fulmine a ciel sereno ebbe un'illuminazione.
"Quindi anche Nooro e Dusuu... ah-ah! Quindi significa che abbiamo una possibilità di recuperare i Miraculous che erano in mano a Papillon." Era entusiasta di questa prospettiva, ma di tutt'altro avviso, Ladybug.
"Frena l'entusiasmo! Adesso non è la nostra priorità, quel che conta è fare tornare tutto alla normalità."
"Voi lo avete sconfitto Papillon?" Quella domanda uscì dalla bocca di Marinette senza pensarci.
"Non siamo qui per questo e poi sai che non posso rivelarti niente per non compromettere il continuo spazio tempo." Disse infastidita.
"Come se non fosse già compromesso." Marinette alzò gli occhi al cielo.
"Senti..." Ladybug si avvicinò a lei mettendole le mani sulle spalle "... ti faccio una promessa... se le cose si dovessero mettere male, allora ti racconterò ogni cosa."
"Cos'è? Un desiderio prima di morire?"
"Vedila in questo maniera."
"Allora facciamo un modo che tu non mi dovrai dire nulla."
Ladybug scompigliò i capelli di Marinette "Brava, ragazza! Così si parla. Forza, torniamo dai maschietti, altrimenti penseranno che ci siamo perse."
Ma c'era ancora una cosa che rende a Marinette pensierosa "Come facciamo con Adrien? Lui non sa che sono Ladybug, cioè te... cioè me... cioè..."
Ladybug scoppiò a ridere come una scema vedendo sé stessa scervellarsi inutilmente.
"Oh! Non prendermi in giro... non so più come parlare... sì, insomma..."
"Lo so che cosa intendi, ma credimi, stai andando benissimo. Tieni un profilo basso e cerca di non farti capire mentre tornate a casa."
"A casa?" Non era tra le intenzioni dell'adolescente di starsene con le mani in mano.
"Sì, a casa." Confermò la super eroina convinta.
"Oh, no! Io non vado da nessuna parte. Tutta questa situazione è colpa mia e la risolverò io."
"Senza poteri?" Domandò riluttante, inarcando un sopracciglio.
Ladybug aveva ragione, come poteva pretendere che lei potesse sistemare il disastro causato?
Non ce l'avrebbe mai fatta da sola, non senza l'aiuto della magia e non senza il suo partner, al quale andò un fugace pensiero preoccupato.

Chissà cosa avrebbe detto se si fosse trovato lì con lei e scoperto che tutta questa situazione era solo colpa sua.

Marinette deglutì un po' di saliva che scese giù dalla gola, grattandogliela.
"Posso aiutare." Mormorò con un filo di voce.
"Saresti solo d'intralcio e io e Chat Noir ci troveremo a doverti proteggerti, oltre che a dover affrontare quell'orda di bambini impazziti." Non li aveva ancora visti, ma conosceva già come sarebbe andata a finire; un po' perché Maestro Fu l'aveva messa in guardia all'epoca.
"Non sarò un peso, te lo prometto."
Ladybug non era però molto convinta di ciò.
"Devo confrontarmi con Chat Noir, non posso decidere io."
"Dirà di sì, vedrai. Potrebbe portare Adrien a casa, non vorrei si facesse male..." disse con aria sognante e innamorata, Ladybug si ritrovò a pensare a quanto patetica e stupida fosse da giovane, ma per sua fortuna, nel corso degli anni era cambiata.
"Se la caverà benissimo, vedrai."
"Che intendi?"
"Che se io e Chat Noir decidiamo che puoi stare con noi, verrà anche Adrien."
Marinette però, non era molto d'accordo con questa prospettiva e si oppose facendo valere le sue ragioni: primo tra tutti, Adrien potrebbe scoprire la sua identità segreta, e questo era inaccettabile.
"Ancora con questa storia! Te l'ho già detto: tieni un profilo basso e non si accorgerà di niente. E poi... potrebbe chiedersi perché lui no e tu sì." Ladybug sapeva benissimo quanto fosse pericoloso avere i due ragazzi, o meglio, le loro controparti adolescenti, insieme a fronteggiare quella minaccia (ma si poteva chiamare così??) e avrebbe fatto di tutto per impedirlo.

*

continua

Che Pasticcio Ladybug - [Writober 2023]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora