Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: Consiglio
****************
"Finalmente!" Esclamò Chat Noir con ironia quando vide arrivare le due ragazze.
Ladybug gli scoccò un'occhiata truce e di traverso, avrebbe voluto aggiungere anche qualcos'altro, ma pensò che quel gesto valesse più di mille parole e infatti, il super eroe si zittì subito.
"Devo parlarti!" Disse lei prendendolo per un braccio, per trascinarlo lontano dai due ragazzi.
Quando furono abbastanza distanti, Ladybug fece per aprir bocca, ma la vergogna e la consapevolezza che tutto quel pasticcio era stato causato da lei, la bloccarono sul posto.
Chat Noir la osservò interrogativo e attendeva che la moglie lo informasse su quanto appena scoperto dal suo alter ego, o meglio, che lo ragguagliasse sui dettagli.
Ladybug arretrò di qualche passo e si portò una mano sulla fronte, stava per aver un mancamento e Chat Noir riuscì appena in tempo a sorreggerla.
"Ti senti bene?" Le domandò preoccupato.
"Non lo so." Ladybug sciolse la posizione e iniziò a camminare avanti e indietro in maniera nervosa.
Aveva voglia di girare i tacchi e prendere la sé stessa del passato a schiaffi, ancora non poteva credere a quanto incosciente fosse stata, e se Maestro Fu avesse saputo dell'accaduto sicuramente avrebbe fatto altrettanto.
Peccato, o per fortuna, lui aveva perso la memoria e non si trovava a Parigi.
Chat Noir continuava a osservare i suoi movimenti e a chiedersi che cosa le fosse preso, poi volse lo sguardo verso Marinette e la vide sull'orlo di una crisi di pianto e con la faccia colpevole mentre Adrien cercava di consolarla come poteva, le diceva che adesso sarebbe andato tutto bene perché Ladybug e Chat Noir erano lì.
Pensava solo fosse preoccupata per quanto uscito dalla bocca dei super eroi.
Anche se non riusciva a ben capire se lui c'entrava qualcosa oppure no, poteva essere semplicemente che si sentisse in colpa per non avere poteri e non aiutare in maniera concreta, ma le parole di Ladybug lo raggelarono."E' colpa mia." Riuscì a mormorare guardando il pavimento.
"Cosa?" Domandò Chat Noir, facendo finta di non aver ben compreso.
"E' tutta colpa mia..." Rispose nuovamente con gli occhi lucidi e la voce roca.
Chat Noir ancora non capiva "Come può essere?"
E fu in quel momento che Ladybug ripeté per filo e per segno le parole che Marinette le aveva confidato pochi attimi prima, con il nodo alla gola e una sensazione di smarrimento che non si decideva a lasciarla andare.
"Non posso crederci..." Soffiò via il super eroe portandosi una mano sulla fronte "... la stessa lanterna che custodiamo nel caveau di casa nostra?"
Ladybug deglutì un boccone amaro e annuì con il capo.
"Ma come è potuto accadere?" Continuò lui, incredulo e spaesato. "Mi hai sempre detto che quel cimelio era della massima importanza e che per nessun motivo doveva rompersi o finire nella mani sbagliate."
"Credi che non lo sappia?" Sentenziò.
"Scusami... dicevo per dire..."
"No, scusami tu... è che non è facile scoprire che si è l'artefice della fine del mondo."
"Tecnicamente sono stati i kwami e non tu..." Chat Noir cercò di alleggerire quella situazione con la sua solita ironia.
"Ma io gli ho dato una mano!" Ladybug avrebbe preferito essere stata sconfitta da Crisalida piuttosto che ritrovarsi all'interno di quell'assurda situazione. Il suo disagio lo si poteva benissimo leggere nell'espressione scavata del suo volto, ma se lei cedeva emotivamente, allora ogni speranza di riportare tutto com'era prima si spegneva di conseguenza.
Chat Noir si avvicinò a lei e le mise le mani sulle spalle, la guardò dritta negli occhi con uno sguardo che le penetrò l'anima.
"E' inutile darsi colpe, il dado ormai è tratto, e sta a noi rimediare. Riusciremo a cavarcela anche questa volta, ne sono sicuro."
"Tu sei sempre ottimista." Singhiozzò, non riusciva proprio a vedere la luce alla fine del tunnel.
"Credo in te..." Soffiò via "... in noi..." continuò calmo "... in loro." Chat Noir volse lo sguardo verso le loro controparti, per poi posarsi nuovamente sui suoi occhi zaffiro.
Ladybug si sentì più leggera e sollevata, Chat Noir aveva ragione, non doveva abbattersi e piangersi addosso; tutto ciò che dovevano fare era rimediare a quell'errore madornale, se volevano ritornare alla vita di tutti i giorni e godersi quella vacanza tanto agognata.
Lo abbracciò amorevolmente, dimenticandosi per qualche secondo di essere osservata.
"Grazie." Gli sussurrò all'orecchio.
Adrien, che aveva assistito alla scena, arrossì.
Marinette era sconcertata e riluttante.
"Secondo te, è meglio portarli con noi oppure no?"
Chat Noir sorrise "Mi stai chiedendo un consiglio o solo una conferma?"
*
continua

STAI LEGGENDO
Che Pasticcio Ladybug - [Writober 2023]
FanficAdrien e Marinette dovranno affrontare i kwami divenuti bambini, ma senza poteri non sarà una missione facile per loro... chi li potrà aiutare adesso?