Deserto

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Prompt: Deserto

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Papillon si era ripromesso più volte di non akumizzare bambini, però quella era un'occasione così ghiotta da non farsela scappare per niente al mondo.

Trixx, non era un bambino come gli altri, lui era un kwami che aveva subito una metamorfosi causata da uno sbaglio della Guardiana e da tale, non aveva fatto difficoltà a compiere il suo volere.

Tutto ciò che Trixx desiderava era l'uva dolce che gli aveva promesso il suo aguzzino e la sparizione del formaggio dalla faccia sulla terra per fare un dispetto a Mullo, in cambio, avrebbe dovuto portargli i Miraculous di Ladybug e Chat Noir.

Facile, semplice e veloce.

Il kwami dell'illusione fu trasformato in una volpe gigante al servizio di Papillon dal nome Vulpix.

Alto come la Tour Eiffel, il suo aspetto imponente poteva spaventare chiunque, ma non Ladybug e Chat Noir, più agguerriti che mai e ormai sul piede di guerra.

Sarebbe stato facile prendere l'oggetto in cui si era conficcata l'akuma, bastava che uno dei due lo distraesse, per poi assalirlo alle spalle e rompere il cappello in stile Robin Hood che portava sulla testa.

"Che sta succedendo?" Adrien e Marinette arrivarono tutti trafelati dai loro alter ego e rimasero inorriditi quando videro la volpe gigante.

"Non si vede?" Disse sarcastico Chat Noir, il quale poi domandò ai due ragazzi se fossero riusciti a trovare gli ingredienti assegnati.

"Sì, manca solo la piuma di gufo." Rispose Marinette.

Trixx intanto aveva iniziato a far ballare la strada ad ogni suo passo, sotto gli occhi arrabbiati di Mullo, il quale protestava animatamente sull'ingiustizia subita. Lui doveva diventare gigante e non Trixx. A lui toccava sempre la parte migliore.

La missione della volpe era chiara, trovare Ladybug e Chat Noir per ricevere il suo ambito premio, che già pregustava all'interno delle sue fauci.

"Dobbiamo far tornare Trixx come prima... voi due..." Disse Ladybug incontro ai due ragazzini "...trovate un posto sicuro e nascondetevi. Tu..." Riferito a Chat Noir "...seguimi, ho in mente un piano e speriamo che funzioni." 

Ma nessuno fece come ordinato dalla coccinella, lasciandola interdetta qualche passo più avanti.

"Che c'è?"

Neanche il tempo di rendersene conto o di fare qualcosa di concreto, che lo scenario attorno a loro cambiò radicalmente, facendoli proiettare al centro di un deserto caldo, molto caldo.

Talmente caldo che si faceva fatica a respirare e a stare in piedi. E in men che non si dica, i quattro ragazzi caddero a terra, rotolando inermi giù da una duna.

"Benissimo Vulpix, è il momento per prendere i loro Miraculous!" Esclamò entusiasta Papillon dal suo covo e che tramite gli occhi del suo adepto poté osservare il suo operato.

"NO!" Esclamò pestando i piedi.

"No?" Fece di rimando Papillon, inarcando un sopracciglio sorpreso.

"Prima voglio vedere l'uva e che fai sparire il formaggio." Vulpix incrociò le braccia al petto, comportandosi alla pari del piccolo August, vittima spesso scelta da Papillon. Per sbaglio, s'intende.

Il portatore del Miraculous della farfalla si stava innervosendo e digrignò i denti dalla rabbia, se non riusciva a convincere Vulpix a prendere i gioielli dei quattro ragazzi a terra, avrebbe dovuto pensarci lui stesso, ma questo avrebbe significato rischiare di cadere vittima della sua illusione, amplificata e di non facile uscita.

"Finché non mi dai i Miraculous non lo farò." Rispose alzando il tono di voce, non sortendo però l'effetto desiderato, Vulpix era tenace e fermo sulla sua decisione, innescando così un battibecco e un muro contro muro.

*

Intanto, nel deserto, i quattro ragazzi, ancora intontiti dal caldo, erano riusciti a riacquistare un po' di lucidità grazie a un lucky charm di Ladybug: una tenda che schermava i raggi solari e che li manteneva all'ombra.

Ma chi stava subendo le conseguenze del potere di quel luogo erano proprio Adrien e Marinette, gli unici privi di qualunque protezione magica.

"Dobbiamo portali via da qua." Disse Ladybug, inspirando ed espirando profondamente. L'aria rarefatta impediva persino di ossigenare il corpo.

"Potremo usare il potenziamento del volo" Incalzò Chat Noir.

"Per andare dove? Non sappiamo nemmeno dove ci troviamo!"

"Ho caldo..." Mormorò moribonda Marinette, provando a togliersi il casco.

"Ho sete..." Continuò Adrien, quel costume pesante gli stava togliendo qualsiasi forza, oltre che l'aria.

Ladybug e Chat Noir si ritrovarono di fronte a una scelta importante per impedire che le loro controparti soffrissero ulteriormente, ovvero quella di spogliarli per scongiurare a loro un colpo di calore o qualcosa di ben peggiore.

Li misero schiena contro schiena per evitare che scoprissero le loro identità una volta svegli del tutto.

Adrien e Marinette erano fradici di sudore e caldi come le fiamme dell'inferno.

Intontiti e spaesati, stavano però riprendendo le normali funzionalità vitali e Ladybug e Chat Noir poterono tirare un leggero sospiro di sollievo.

Passarono minuti interminabili a cercare una possibile soluzione e una via d'uscita dall'inferno di fuoco in cui si trovavano, inutili anche i tentativi della super eroina coccinella di evocare lucky charm, ogni volta usciva sempre lo stesso: una volpe.

Forse era il caldo o forse no, Ladybug si alzò in piedi di scatto quando riuscì a comprendere meglio il significato di quel talismano: era tutta un'illusione e quando lo gridò perché convinta di questo, improvvisamente tutto svanì, ma ciò non portò con lei gli altri tre compagni, ma solo dopo pochi secondi Chat Noir.

I ragazzi erano rimasti indietro e intrappolati ancora nell'illusione di Trixx, vulnerabili.

*

continua

Che Pasticcio Ladybug - [Writober 2023]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora