Retroscena

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Prompt: Retroscena

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Gabriel uscì dal suo nascondiglio piuttosto in fretta e andò a cercare la sua segretaria, la quale stava preparando un tè in cucina che avrebbe alleviato il suo mal di stomaco.

Lo stilista spalancò la porta molto velocemente e Nathalie, spaventata, fece cadere a terra la teiera che s'infranse al suolo, spargendo cocci e liquido ovunque.

"Che disastro!" Esclamò affranta, prodigandosi nell'immediato a ripulire il pavimento con degli stracci trovati sotto il lavello.

"Scusami se ti ho spaventata, ma è una questione urgente." Gabriel fremeva come un bambino difronte a un giocattolo nuovo nella mattina di Natale.

Nathalie, invece, pensò che quell'uomo era diventato incontenibile e la sua missione di riportare in vita Emilie aveva avvelenato la sua mente e la sua anima, facendolo capitombolare nel baratro della pazzia.

Nell'ultimo periodo, Gabriel, non conosceva più cosa fosse giusto o sbagliato, urgente o no, e si era persino alleato con Tomoe Tsurigi per mettere in atto un piano diabolico che, stando alle sue parole, lo avrebbe finalmente condotto alla vittoria.

Ma Nathalie, era di tutt'altro avviso e l'unica cosa che avrebbe ottenuto sarebbe stato sprofondare ancora di più nella follia e la conseguente perdita di Adrien.

L'idea folle di Gabriel consisteva nel liberarsi del figlio mandandolo in giro per il mondo con Lila, mentre lui e Tomoe lavoravano al loro ultimo progetto per cercare di stsnare i famigerati Ladybug e Chat Noir grazie agli anelli Alliance.

"Tutto è della massima importanza, ormai." Sospirò la segretaria, raccogliendo i cocci da terra.

"Noto una punta d'ironia nel tuo tono di voce." Sottolineò lo stilista, aggrottando la fronte.

"Mi scusi."

"In ogni caso... percepisco un potere immenso, emozioni negative e positive che si contrappongono tra loro, ho cercato di individuarle e quello che sentito ha dell'incredibile: provengono dai kwami... da tutti i kwami!" Sul volto di Gabriel si dipinse un'espressione sadica, la quale spaventò Nathalie.

"Non capisco che cosa intende dire, signore."
"È successo qualcosa a quegli esseri, un processo che è dettagliatamente descritto nel Grimorio." Gabriel si avvicinò di più a lei con fare circospetto e le fece cenno di seguirla nel suo studio.
Poco dopo, lo stilista aprì la cassaforte e ne estrasse il tomo antico, voltando le pagine velocemente fino a che non ebbe trovato quella che gli interessava.
Nathalie lesse la traduzione posta accanto e spalancò la bocca sconcertata.
"Qualcuno ha rotto la lanterna?"
Gabriel annuì con il capo.
"Ma è terribile!" Aggiunse la donna, preoccupata e con il cuore che batteva all'impazzata.
"È la nostra occasione per impossessarsi dei Miraculous di Ladybug e Chat Noir."
Nathalie trasalì a quelle parole, forse, il suo capo, non aveva ancora capito la gravità della situazione, oltre che, se i kwami erano stati trasformati in esseri umani, non immaginava proprio come Gabriel avrebbe fatto per prendere i Miraculous, che per rigore di logica dovrebbero ancora essere nella mani dei loro possessori.
"C'è scritto qui..." Gabriel indicò un trafiletto verso la fine che Nathalie lesse d'un fiato.

Si sistemò gli occhiali sopra il ponte del naso spingendo la montatura con un dito verso l'alto e si schiarì la gola con un leggero colpo di tosse, perplessa.

"Non capisco come intende agire, adesso. E soprattutto come farà a preparare la formula magica, non sarà facile convincere i kwami della creazione e della distruzione a collaborare."

"Lo faranno... li akumizzerò. Nooro e Dusuu non sono stati colpiti dalla maledizione della lanterna magica e non capisco perché." Gabriel si portò due dita sul mento e iniziò a ragionare, ma non riuscì a terminare di pensare che Nathalie lo anticipò. Come sempre.

"Forse perché quando la lanterna aveva sprigionato il suo potere, lei era nei sotterranei e sa benissimo che la signora Tsurigi l'ha fatta costruire a prova di magia. Per questo i suoi kwami non possono lasciare la residenza."

Gabriel fu colpito da quella deduzione logica e sensata, un dettaglio che nel corso dei mesi aveva scordato.

Sogghignò sghembo, per poi farlo in maniera maligna.

"Perché ride, signore?" Nathalie pensò per quello che gli aveva appena detto.

"Nathalie... per una volta siamo in vantaggio..." 

Era quel siamo che stonava all'interno della frase per la segretaria.

"... noi abbiamo ancora Nooro e Dusuu, possiamo usare i loro poteri, ma Ladybug e Chat Noir non ci sono, ergo, nessuno che possa metterci i bastoni tra le ruote."

"E se i portatori decidessero di fare qualcosa?"

"E che cosa? Senza poteri? Troppo pericoloso per loro..."

"Potrebbero sempre trovare il modo per ripristinare il tutto, anche loro sicuramente hanno una copia del Grimorio e magari stanno già lavorando alla formula magica."

Gabriel digrignò i denti dalla rabbia e strinse i pugni. Se Nathalie avesse ragione, allora significava che era in ritardo e che doveva agire velocemente per non farsi scappare l'ennesima occasione per entrare i possesso dei tanti ambiti Miraculous.

"Ti akumizzerò in Cathalist e di conseguenza mi aiuterai a controllare i kwami."

Nathalie tossì talmente forte che il dolore pungente al petto la costrinse a inginocchiarsi; Gabriel colto dal senso di colpa per la ripercussione che avrebbe avuto sul suo precario stato di salute, rinunciò a quel piano.

Amava Emilie con tutto sé stesso, ma non poteva far del male a Nathalie e di rimando, la segretaria non era in grado di vedere soffrire il suo capo a causa della mancanza del suo amore perduto.

"L'aiuterò, signore." Mormorò a mezze labbra la corvina, prima di svenire tra le braccia di Gabriel.

*

continua





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