Che Pasticcio Ladybug - [Writober 2023]

Ruvido

Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Prompt: Ruvido

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Le spighe danzavano sinuose sospinte dal vento secco e in lontananza si potevano vedere nubi minacciose avanzare verso di loro.
Ma niente era paragonabile alla tragedia appena successa.
Marinette aveva alzato il volto di Plagg per permettergli di respirare e non soffocare sul terreno erboso, lo aveva anche girato su un fianco con l'ausilio di Adrien, il quale, non poteva ancora credere a tutto ciò.
Non immaginava nemmeno fosse possibile, Plagg gli aveva sempre detto che loro non potevano morire, perché erano esseri magici immortali e comparsi con la nascita del mondo.
Si sbagliava.
E Tikki aveva trovato il modo per sbarazzarsi di un kwami.
Marinette fece per togliere la spada ancora conficcata per bene, ma Adrien le intimò di non farlo e di lasciare tutto così com'era.
Adrien si levò la casacca e iniziò a strappare piccoli pezzi per poi bendare vicino la ferita, se non altro avrebbe evitato che il poco sangue rimasto nelle vene, fuoriuscisse.
Marinette avvampò quando lo vide a torso nudo ed era più che sicura di aver visto quei muscoli da qualche parte.
"Dobbiamo chiamare gli altri e informarli di quanto successo." Disse Marinette mestamente.
"T-ti-tik..." Provò a dire Plagg con le ultime forze rimaste.
"Non parlare, Plagg. Sappiamo chi è stato, ora ci penseranno Ladybug e Chat Noir." Adrien gli prese una mano, era fredda e ruvida al tatto.
Plagg svenne tra le braccia del suo portatore.
"Resta qui. Vado io da loro."
"Potrebbe essere pericoloso, Tikki è fuori controllo." Incalzò Adrien, sapendo comunque che non potevano fare diversamente.
Gli altri dovevano essere consapevoli di ciò che aveva fatto Tikki e cercare un rimedio, se mai ci fosse.
Così Marinette prese coraggio e iniziò una corsa sfrenata verso i loro alter ego, sperando che Tikki non avesse fatto a loro alcun male.
Il cuore batteva forte e una morsa le strinse lo stomaco, nonché il senso di colpa l'assalí all'improvviso: tutta questa situazione è colpa sua, se fosse stata più accorta nulla di tutto ciò sarebbe successo.
*
"Che cosa hai fatto a Plagg?" Ripeté Marinette in collera e con gli occhi che sputavano veleno.
Tikki si controllò la mano e la mostrò ai suoi interlocutori "È per via di questo, giusto?"
Ladybug e Chat Noir rimasero in silenzio.
"Vedete... Bisogna scegliere molto bene da che parte stare." Disse melliflua facendo comparire l'ennesima spada sulla mano destra.
"Controllati, Tikki. Non puoi farti sopraffare dalla parte umana."
La kwami bambina sobbalzò e l'ira prese il sopravvento sulle sue azioni, come un missile impazzito si scagliò contro Ladybug, atterrandola e quando Chat Noir fece per colpirla alla spalle con il bastone, lo spinse lontanissimo con un calcio ben assestato allo stomaco.
"Sono stufa di sentirmi dire cosa devo fare, chi devo trasformare... I poteri sono miei e di nessun altro!!!" Tikki cercò di affondare la lama di traverso alla gola della super eroina, ma Ladybug riuscì a resisterle e ribaltare la situazione.
Adesso era Tikki sotto Ladybug con una spada puntata al collo.
"Nessuno ti controlla! Mettitelo bene in testa"
Tikki spinse via Ladybug con entrambe le gambe e cadde all'indietro.
"Sono stufa!" Ruggì in un impeto di follia. "... E ucciderò anche voi se non mi lascerete stare!"
Tikki scappò via...

Intanto Chat Noir raggiunse Ladybug, la quale non riusciva a credere ai suoi occhi e alle sue orecchie, mai al mondo avrebbe voluto assistere a una scena del genere e in cuore suo nutriva la consapevolezza che questa volta sarebbe stata dura uscirne vincitori.
"Ti darò il mio Miraculous." Le disse Chat Noir.
"Non credo servirà a molto. Lei è forte e in più i suoi poteri sono amplificati."
"Dimentichi una cosa, tu sei più furba di lei." Ammiccò con un po' di amaro in bocca.
"Ragazzi!" Una voce proveniente da in fondo alla via li distrasse, era Marinette trafelata.
"Marinette, che succede?" Domandò Chat Noir con il cuore in gola.
"Si tratta di Plagg, lo abbiamo trovato."
*
Continua