Spada

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Prompt: Spada

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Era successo tutto in una frazione di secondo e Tikki nemmeno si era resa conto di ciò che stava facendo.
Aveva sussurrato la parola lucky charm e sulla sua mano era comparsa una spada dalla lama affilata.
Subito un ghigno sadico e diabolico si era materializzato sul sul volto, dapprima angelico e innocente.
Ci mise poco e in un raptus affondò un fendente mortale mentre Plagg ancora le dava le spalle.
Deglutì e lentamente sentì il sangue caldo della sua vittima colarle tra la mano, ma sul suo volto nessuna espressione scioccata, piuttosto era felice di ciò che aveva appena fatto.
Con Plagg fuori gioco, quei quattro idioti non avrebbero avuto il lieto fine che speravano e Tikki avrebbe regnata sovrana nell'universo.
"Avremo potuto governare il mondo noi due, invece, hai scelto di stare dalla parte sbagliata!" Gli sussurrò all'orecchio abbassandosi al suo livello.
Plagg giaceva inerme con la pancia sotto su quel campo di grano con la spada ancora conficcata sul suo corpo.
Riuscì a malapena ad aprire un occhio quando sentì i suoi passi calpestare il fogliame secco.
Plagg alzò un braccio tremolante, ma era troppo debole per contrattaccare e invocare così il suo potere da scagliarle contro.
Alla fine,  lasciò cadere l'arto pesantemente e lui chiuse gli occhi, abbandonandosi al suo destino.
*
Tikki alzò le labbra in un ghigno mentre vedeva quel cestino rotolarle accanto.
Dovevano essere loro, sentiva il loro odore, più che altro quello della sua portatrice non trasformata.
"Bene, bene... La cavalleria è tornata."
Era inutile stare nascosti, così Ladybug e Chat Noir uscirono alla scoperto.
Il cuore della super eroina morì nello stesso istante quando vide quell'espressione che non prometteva nulla di buono e quello di Marinette fece altrettanto.
Adrien chiese con voce tesa dove fosse Plagg.
La bambina scoppiò a ridere nervosamente e questo lo raggelò.
"È andato..."
Adrien continuava a guardarle la mano e il vestito impregnato di sangue.
"Che significa, andato."
"Le nostre strade si sono separate." Tuonò con voce grossa, in una maniera che fece accapponare la pelle ai quattro ragazzi.
"Dovete trovarlo." Ladybug abbassò la testa e lo sussurrò ai due ragazzini.
Aveva già capito che quella situazione era più pericolosa del previsto e che Tikki era fuori controllo, i suoi occhi non mentivano.
Non era più una dolce kwami o una bambina impertinente, qualcosa l'aveva trasformata in qualcosa di cattivo.
Adrien e Marinette annuirono e coperti dagli adulti, scapparono alla ricerca di Plagg, il quale non doveva essere molto lontano.
Marinette ricordava di una campagna a pochi minuti di cammino e se i kwami volevano giocare a nascondino, allora il campo di grano e pannocchie era il posto ideale.
*
Trovarono il corpo di Plagg riverso a terra in una pozza di sangue e con quella spada rossa a pois neri conficcata nella carne.
Marinette pianse.
Adrien era un gatto di sale.
Mai al mondo avrebbero creduto che quelle creature innocenti fossero capaci di atti così ributtanti e vili, ma il fatto di essersi trasformati doveva aver innescato a loro un processo interno da mandarli letteralmente fuori controllo.
Era già successo a Tikki, ma quella volta di era limitata solo a creare dei dolci giganti o come disse Plagg, a fare piovere cioccolata per molti giorni.
"Plagg..." Marinette si avvicinò e lo chiamò.
Lui non rispose e Adrien si rese conto di aver perso una parte importante di lui
*
Continua

Che Pasticcio Ladybug - [Writober 2023]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora