Jess pov:
Dopo aver finito di cenare e averci aggiornato a vicenda sui nostri "ragazzi" se così li possiamo definire siamo in macchina io però dalla parte del passeggero perché abbiamo deciso di andare con la sua di macchina.
"Mi ha fatto piacere passare del tempo solo noi due era da tempo che non ci facevamo una serata da sole" esclama Claudia spezzando il silenzio che si era creato.
"Anche a me Cla davvero, siamo pronte per questa serata?" Le domando sorridendo non sapendo cosa aspettarmi.
"Io sono pronta ma tu invece sei pronta per vederlo?" Mi sorride furba sapendo l'effetto che mi fa.
"Cla smettila non prendermi per il culo perché davvero non saprei se riuscirei a fermarmi la prossima volta" sospiro sconfitta perché oggi se fossimo stati in un altro contesto probabilmente anzi sicuramente mi sarei spinta oltre con lui.
"Sei pronta a fare quel passo con lui?"
"Sì Cla sono pronta e ti dico anche che non vedo l'ora" sorrido dicendolo senza pensarci due volte.
"Chi sei tu e che ne hai fatto della mia amica?" Mi chiede incredula facendomi scoppiare a ridere.
"Cla che ti devo dire quanto sto insieme a lui giuro che non capisco più niente" sospiro mordendomi il labbro tra i denti.
"Ok lo riaffronteremo sto discorso perché adesso siamo arrivate" mi dice Claudia e in effetti siamo arrivate così scendo dalla macchina con Claudia dietro e citofono al campanello.
"Si chi è?" Risponde Cocco.
"Il fantasma formaggino" gli rispondo cercando di non ridere.
"Ah ah ah spiritose comunque salite primo piano" e così senza farmi rispondere apre il portone e ci avviamo verso il primo piano sentendo il cuore martellarmi nel petto.
Una volta arrivate al piano vediamo la porta socchiusa così la prima ad entrare è Claudia.
"Allora è qui la festa?" Esclama facendo spaventare tutti facendomi ridere sotto i baffi chiudendo la porta.
"Ma sei scema? Ci vuoi far morire di infarto cosi giovani?" Gli risponde Cocco da fare teatrale con una mano sul cuore.
"Oh ma finiscila che non è successo niente pff" e si accomoda sul divano.
Io invece faccio girovagare lo sguardo vedo che ci sono tutti ma non vedo lui.
"È fuori a fumare e ti stava aspettando" mi sussurra Adriano.
"Grazie Adria" gli sorrido dandogli un bacio sulla guancia per poi avviarmi verso il giardino.
Ed eccolo lì in piedi con la sua sigaretta con il suo solito jeans e la sua maglietta a mezza manica bello come sempre.
"È così che si accolgono gli ospiti Morriconi?" Gli domando appoggiandomi allo stipite della finestra e sentendo la mia voce si gira verso di me.
"Finalmente sei arrivata" sorride aspirando la sigaretta guardandomi.
"Si e mi aspettavo un accoglienza diversa da quella che ho avuto" lo sfido con lo sguardo mordendomi il labbro.
"Ah si? E perché non vieni qua che ti accolgo come si deve?" Mi risponde sorridendo furbo e così senza farmelo ripetere due volte mi avvio verso di lui cercando di provocarlo con la mia camminata arrivando davanti a lui.
Non faccio in tempo a parlare che però lui mi prende in braccio sorreggendomi dalle gambe che in automatico si allacciano al suo bacino e mi sbatte all'albero baciandomi con foga mandandomi in estasi con le sue labbra che sanno di fumo e birra, continuiamo a baciarci con il viso fra le mia mani e le sue mani che dalle cosce sono passate sotto il mio culo palpandomelo.
Non so quanto tempo passiamo a baciarci ma decide lui ad interrompere questo contatto.
"E adesso cosa dici?" Mi chiede mordendomi il labbro.
"Dico che adesso come accoglienza è perfetta" sorrido circondandogli il collo con le braccia.
"Ti conviene non sfidarmi più piccolè perché non sai cosa combino" mi sussurra dandomi baci umidi sul collo.
"Ah si? Sarei proprio curiosa di saperlo" sussurro con il respiro un po' affannato.
"Se continui così lo scoprirai presto" mi da un ultimo bacio sul collo per poi farmi scendere dalle sue braccia ma facendomi rimanere sempre appoggiata contro l'albero con le sue braccia appoggiate ai lati della mia testa.
"Hai fatto la brava stasera vero?" Mi guarda negli occhi accarezzandomi la guancia.
"Mh può darsi, forse si forse no" gli sussurro a pochi centimetri dalle labbra guardandolo negli occhi.
"Non ci metto niente a chiamare Claudia e chiederglielo" mi sussurra facendo sfiorare i nostri nasi mettendo una sua mano tra i miei capelli e l'orecchio.
"Nic io ho occhi solo per te ormai, come te lo devo far capire?" Lo guardo negli occhi cercando di trasmettergli tranquillità e sicurezza accarezzandogli i capelli.
Al posto di rispondermi mi prende la testa e mi ribacia ma stavolta più dolcemente stringendomi a lui.
Siamo immersi nel nostro bacio, bocca contro bocca e le nostre lingue che si intrecciano finché non sentiamo una voce.
"Ao raga prendetevi una stanza vi prego" esclama Adriano facendoci staccare facendomi diventare rossa peperone nascondendomi nell'incavo del collo di Nic.
"Ma devi sempre rompere le palle tu?" Controbatte Nic stringendomi a lui.
"Scusatemi se mancate solo voi eh" risponde Adriano.
"Va bene adesso arriviamo" sospira sbuffando Nic.
Non sentendo più la voce di Adriano decido di parlare.
"È meglio che entriamo sennò vengono un'altra volta" sospiro tenendo la testa nell'incavo del suo collo giocando con la sua famosa collana con la chiave che ha appesa al collo.
"Si forse è meglio" sospira anche lui per poi staccarsi alzandomi la testa e stampandomi un bacio delicato sulle labbra.
"E comunque questi jeans sono troppo aderenti ma devo ammettere che valorizzano il tuo lato B come si deve" scoppio a ridere ma non mi fa rispondere che mi prende per mano ed entriamo raggiungendo tutti gli altri.
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Il tuo nome. (Ultimo)
Fiksi PenggemarQuesta è la mia prima storia in assoluto spero che vi piacerà e siate buoni per favore. Dove una ragazza nata e cresciuta a Milano si trasferirà a Roma dove con i suoi sacrifici è riuscita ad aprirsi un bar/tavola calda e facendone dei suoi dipenden...