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È arrivato il giorno del mio compleanno dopo quella domenica passata insieme a Nic non ci siamo più visti ma ci siamo sentiti anche perché io presa tra il lavoro e lui anche non abbiamo avuto il tempo per vederci ma comunque non sono mai mancati i messaggi o le chiamate.
Comunque dopo essermi preparata adesso mi ritrovo davanti al bar vedendo che è già aperto stranamente entro dentro e rimango di sasso.
"Auguri ventottenne" esclamano in coro Claudia, Luca e Giorgio.
"Ragazzi ma non dovevate" sorrido incredula tra le lacrime.
"Non farti pregare e vieni qua" mi si fionda addosso Claudia abbracciandomi.
"Tanti auguri amica mia" mi sussurra stringendomi.
"Grazie"
"Ehi ehi ora tocca a me" esclama Luca spostando Claudia e abbracciandomi a lui.
"Tanti auguri piccolina" mi sussurra anche lui stringendomi per poi essere la volta di Giorgio che fa lo stesso.
"Li sul bancone c'è qualcosa per te" mi dice Claudia dopo essermi staccata da Giorgio.
Così vado al bancone e vedo dei mazzi di fiori, li prendo in mano vedendo anche che c'è un bigliettino così lo apro.

'E ti ho portato due fiori uno sono io l'altro sei tu e vorrei essere anche io bello come sei bella tu'
Tanti  auguri piccolè.
Dal tuo Nic.

Annuso i fiori sorridendo andando a metterli in vaso con l'acqua per poi prendere il telefono.

A Nic: grazie per i fiori Nic sono bellissimi.

Metto via il telefono senza aspettare la risposta e guardo i miei tre amici.
"Grazie ragazzi davvero grazie di tutto" sorrido guardandoli uno ad uno girata alla vita per avere persone come loro affianco.
"Allora che facciamo stasera per festeggiare?" Mi chiede Luca.
Non faccio in tempo a rispondere che mi sento alzare da terra da due braccia a me sconosciute.
"Ed eccola qua la festeggiata" riconosco la voce di Adriano.
"Ora puoi anche mettermi giù però eh" scoppio a ridere e mi mette giù di modo che mi giro verso di lui e li vedo tutti al completo anche se manca proprio lui.
"Tanti auguri piccolina" e così mi ritrovo tra le braccia di Adriano che poi si aggiungono gli altri che mi fanno gli auguri.
"Avete finito di consumarmela?" Ed ecco la voce che volevo sentire.
Mi stacco da loro per poi girarmi verso di lui e puntualmente è bello come sempre da togliermi il fiato.
"Auguri piccole" mi attira anche lui tra le sue braccia nonché il mio posto preferito.
"Grazie Nic e grazie anche per i fiori sono bellissimi" sussurro stringendomi nel suo abbraccio.
"E questo non è niente, stasera fatti trovare pronta che andiamo a festeggiare" alzo lo sguardo verso di lui.
"Ah si e dove mi porti?" Le chiedo curiosa dandogli un bacio sul collo.
"Sorpresa signorina" sorride da infame.
"Ragazzi siamo solo passati a fare gli auguri a questa personcina qua ma ora dobbiamo scappare il lavoro ci chiama, Nicco ti aspettiamo fuori" dice Adriano per poi avviarsi fuori con gli altri.
"Adesso devo andare ma ti passo a prendere qua alla chiusura Claudia sa già tutto a più tardi piccolè" mi prende il viso fra le mani dandomi un bacio in fronte per poi uscire dal locale unendosi agli altri.
È arrivato finalmente il momento di chiudere il locale e non ho fatto altro che pensare a cosa mi aspetta stasera.
Così come di parola mi sono cambiata e mi sono messa un vestito nero lungo il giusto con scollo a V dietro e a girocollo davanti con i tacchi e tutto questo perennemente scelto da Claudia.
Ho finito di chiudere e sento uno sguardo bruciare su di me così mi giro e trovo un Niccolò più bello di sempre appoggiato alla sua macchina.
"Sei stato di parola" sorrido arrivando davanti a lui.
"Si e tu stasera sei troppo bella e devo stare attendo" mi attira a se baciandomi facendo vagare le sue mani su tutto il mio corpo causandomi dei brividi.
Ad interrompere il bacio è lui.
"Andiamo perché sennò non ti lascio più andare" sussurra accarezzandomi con il suo pollice il mio labbro inferiore.
"Va bene" sorrido staccandomi definitivamente da lui entrando nella macchina dal lato del passeggero mentre lui dal lato del guidatore.
Siamo in viaggio verso una meta a me sconosciuta e mi concendo per guardarlo meglio.
Stasera indossa i jeans strappati e una camicia bianca con i primi bottoni slacciati e sopra una giacca nera semplice e in questo momento mi stanno passando per la menti pensieri poco casti.
Sento la sua mano che si appoggia alla mia coscia e non perdo tempo ad appoggiarci la mia sopra la sua e come al suo solito mi accarezza il dorso.
Dopo non so quanto tempo arriviamo a destinazione e vedo che è una discoteca.
"Eccoci arrivati piccole" sorride sporgendosi verso di me lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Però prima di entrare vorrei darti il mio regalo" così tira fuori una busta bianca passandomela.
"Nic non ce ne era bisogno" dico mentre apro la busta e come tiro fuori il contenuto scoppio a piangere guardandolo.
"Tu sei tutto pazzo, cosa significa?" Lo guardo tra le lacrime con in mano i tre passa del suo concerto delle tre date qua a Roma dell'anno prossimo.
"Significa che ti voglio lì affianco a me tutte e tre le date" mi sorride asciugandomi le lacrime.
"Grazie grazie grazie" gli sussurro felice per poi baciarlo e lui non perde tempo a ricambiarlo.
Dopo esserci staccati e ricomposti scendiamo e mano nella mano entriamo nel locale raggiungendo i nostri amici non sapendo che quella sera avrebbe preso una piega diversa da quella che mi aspettavo.

Il tuo nome. (Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora