Capitolo 18

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Hari muoveva le sue labbra su quelle di Taehyung, le mordeva e succhiava freneticamente.
Lui sbirciava il volto della ragazza, che teneva gli occhi chiusi, del tutto presa da quel bacio passionale che lei stessa aveva cominciato.

Si trovavano dietro le quinte del Jeongdong Theatre, dove proseguivano le prove e dove avrebbero dovuto salire sul palco per suonare, solo che Hari aveva spinto il ragazzo contro il muro, baciandolo con foga, mentre lui la lasciava fare.
Ora la stava guardando mentre lei scendeva a baciargli il mento e poi il collo.

Contrasse la mascella non appena la sentì fargli un succhiotto accanto a quello che da due giorni aveva sulla pelle, più scuro e grande che mai.
Si sforzò di restare fermo e non spingerla via: non solo non gli stava piacendo averla così vicina, ma avrebbe preferito essere in qualsiasi altro posto.
Non avrebbe potuto dire se il motivo fosse la realizzazione del giorno prima, oppure il fatto che ormai si sentiva soffocare ogni volta che era con lei. O ancora, l'attrazione che soltanto un certo ragazzo al momento poteva provocare.

Avvampò come ripensò alla notte precedente, in cui non aveva chiuso occhio.
Jungkook aveva occupato ogni suo pensiero, tanto che Taehyung si era toccato con in mente il corpo, le labbra del corvino; era venuto sulla sua mano mentre sussurrava il suo nome. Il sonno lo aveva travolto solo alle quattro del mattino, quando era crollato, stremato dal troppo pianto.
Si era svegliato dopo quattro ore, meno disperato ma pieno di vergogna e sensi di colpa. Questi ora erano scomparsi: sentiva di starli scontando in quel modo, mentre si lasciava baciare. Si sentiva davvero patetico.

"Così vedrà che sei mio", gli disse Hari alludendo al nuovo succhiotto e riportandolo alla realtà. Taehyung capì al volo e si pietrificò.
Non voleva essere suo, non più.
Non voleva che lui vedesse che era di Hari.
Lei continuava a guardarlo negli occhi, senza tuttavia vedere quanto questi fossero infelici. Non si era mai sentito così impotente come in quel momento, manipolato da chiunque, con due marchi sul collo che lui stesso si era lasciato fare.

Hari aveva ripreso a baciargli il volto, ma lui poggiò le mani sulle sue spalle per allontanarla.
"Ferma, basta". Disse con voce flebile e roca.
Sembrava che non parlasse da giorni.
Lei si staccò appena con espressione interrogativa, senza però accennare un passo indietro.
"Perché sei così strano?", chiese un po' bruscamente.

Prima che lui potesse rispondere un colpo di tosse li interruppe. Si voltarono contemporaneamente e videro Jimin e Yoongi guardarli accigliati.
Taehyung credette di morire nel preciso istante in cui vide Jungkook dietro di loro, i suoi occhi indecifrabili.

"Beh, li avete trovati. Possiamo andare adesso?", chiese il corvino guardando Yoongi, dopo qualche attimo di silenzio.
"Sì! Che coglioni che sei oggi!", gli rispose l'altro spazientito.
Jimin fece una risatina nervosa. "Beh... almeno siamo arrivati prima che Hari dissanguasse Tae." Accennò al collo dell'altro.

Taehyung fino a quel momento aveva guardato Jungkook, la sua bocca completamente asciutta. Gli si spezzò il cuore come vide che il corvino lo stava ignorando del tutto: non lo aveva guardato nemmeno un secondo.
Solo le parole di Jimin gli fecero distogliere lo sguardo: a quel punto, sentì gli occhi di tutti incollati su di lui, anche quelli di Jungkook, che stavolta non riuscì a guardare.
Si coprì il collo con una mano per nascondersi.

"Io... devo andare", riuscì a pronunciare, ma subito Hari gli afferrò un polso.
"Dove? Non hai nessun impegno oggi. Le prove...".
Taehyung ignorò quello sguardo confuso e ferito. "Prova da sola, per oggi", le disse in tono quasi supplicante.
Superò a grandi passi gli altri tre.

Jimin fece per superare Jungkook e andar dietro al suo migliore amico, ma venne preceduto: il corvino stava già attraversando il palco, seguendo Taehyung.
Percorsero le scale e uscirono dall'ampia sala, senza che Taehyung si accorgesse di non essere solo. Come si ritrovò nel corridoio scuro, a pochi passi dall'uscita, rallentò il passo. Jungkook lo imitò, fino a fermarsi. Non sapeva bene quello che stava facendo.

A million little reasons • TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora