Capitolo 2

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"Sei stata bravissima", Taehyung soffiò queste parole nell'orecchio di Hari, stringendola contro il suo fianco mentre lei rabbrividiva al dolce sussurro del suo ragazzo.

"Mai quanto te. Nessuno riusciva a smettere di guardarti". Gli rispose roteando gli occhi e fingendosi infastidita.
Taehyung arcuò un sopracciglio e le pizzicò un fianco, facendola sobbalzare.
"Sono sicuro che stessero guardando te".
"Ah si?", Chiese Hari rivolgendosi al ragazzo ed ignorando i sussurri di Jimin e del fidanzato, del tutto presi l'uno dall'altro: Yoongi li aveva appena raggiunti, concedendo loro una tregua dall'entusiasmo rumoroso ed incontenibile di Jimin, ora indirizzato a lui.

"Ne sono certo. Ti ho già detto che sei irresistibile con questo vestito?". Anche l'altra mano raggiunse i fianchi di Hari, stringendola ancora di più mentre lei gli percorse il petto con un dito. "Circa un centinaio di vo-".

"Eccoti Yoongi. Dove eri finito? È da un po' che ti cerchiamo". Una voce profonda e del tutto inopportuna si fece spazio nel gruppo, interrompendo la coppia che, malvolentieri, si separò. Taehyung sospirò leggermente e si girò per capire chi avesse disturbato quel momento con Hari.

Era stato un ragazzo dai capelli corvini e dalla carnagione chiara che, insieme ad altri due, aveva raggiunto Jimin e Yoongi, separandoli e passando le braccia sulle loro spalle. Era interamente vestito di nero, con una larga giacca di pelle e piercing al labbro e al sopracciglio. Ciò che però stupì Taehyung fu quello sguardo penetrante e fastidiosamente incollato su di lui.

"Ciao Jungkook", rispose Jimin accigliato mentre Yoongi si massaggiava con due dita il ponte del naso.

Jungkook... quel nome non gli era nuovo. Taehyung corrucciò le sopracciglia, cercando di ricordare dove l'avesse sentito. Il fatto che fosse amico di Yoongi non gli diceva molto: dopotutto, era il fidanzato di Jimin da appena un mese e ancora non lo conosceva bene.

"Jiminshi, quando farai il tuo balletto? E' un'ora che aspettiamo il tuo turno". Il nuovo arrivato neppure ascoltò la risposta che gli diede Jimin, del tutto proteso verso Taehyung che stava ricambiando lo sguardo con perplessità.
"...quindi forse domani potrò-".

"Non ci presentate?". Jungkook interruppe Jimin, chiaramente disinteressato a ciò che gli stava dicendo. Taehyung sgranò gli occhi a quella brusca interruzione mentre il migliore amico, vedendo che Yoongi, intento a fare respiri profondi, non prendeva parola, cominciò a dire: "certo... Taehyung, Hari, loro sono Seokjin, Namjoon e Jungkook".

"Siete stati grandi prima" disse Namjoon in tono affabile con Jin al suo fianco che annuiva. Hari si aprì in un sorriso. "Grazie mille. Taetae ha dato il meglio di sé".

"Taetae". Jungkook sussurrò il nomignolo trovandolo ridicolo e, abbassando il viso, mascherò una risata con un colpo di tosse.

Avendolo sentito, subito Yoongi gli assestò una gomitata alle costole mentre Jimin gli colpì la schiena, al che il corvino si staccò dai due mordendosi un labbro per non imprecare. La scena non passò inosservata a Taehyung che aveva smesso di ascoltare Hari e Namjoon.

Approfittando subito dell'attenzione che aveva catturato, Jungkook si fece avanti: "Sei stato incredibile. L'hai scritta tu?"

Taehyung si passò una mano fra i capelli scuri. "Sì... è un regalo per Hari, per il nostro anniversario".
Una musica così bella e passionale pensata per lei. Jungkook arricciò il naso per il disappunto.

"Qualcosa non va?" Chiese Taehyung infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.
"No, certo che no. Un gesto davvero romantico. Deve averlo apprezzato molto".

Yoongi temeva per la piega che avrebbe preso la conversazione e fece per tirare indietro l'amico ma Jimin lo bloccò, non conoscendo il secondo fine della gentilezza di Jungkook.

"Si, molto. Mi ha convinto lei a proporla oggi". Sorrise guardando Hari, ancora immersa nella conversazione con Jin e Namjoon.

Jungkook neanche ci provò a trattenersi: "anche questo molto romantico. Manifestare pubblicamente il suo amore, cercare di vincere un milione di won..."

A quest'assurda supposizione gli occhi di Taehyung brillarono di stupore e la sua diffidenza si palesò ancor di più divenendo rabbia, ma Jungkook neppure ci fece caso e continuò: "All'inizio mi sembrava una grande cazzata questo spettacolo (senza offesa Jimin, non mentivo quando ho detto che avrei tifato per te) ma poi mi hanno detto del premio e beh anche io parteciperei. Potrei sfilare, vincerei sicuramente".

Jimin e Yoongi si scambiarono uno sguardo mentre Jungkook restava dov'era, col suo ghigno tanto arrogante quanto ignaro di star correndo nella direzione opposta al suo obiettivo, ovvero far colpo su Taehyung.

Quest'ultimo fece un passo avanti, gli occhi fissi davanti a sé, dritti in quelli dell'altro. "Che cazzo stai dicendo?".
"Sì insomma, quei soldi farebbero comodo a tutti, no? Barbie qui ha solo colto l'occa-".
"Ti consiglio di non andare oltre", il tono di Taehyung fu gelido, il viso a un palmo da quello dell'altro.

La tensione tra i due attirò l'attenzione di Namjoon, Jin e Hari che, vedendo l'espressione dura del fidanzato, gli si fece vicina avvolgendogli un braccio per allontanarlo. Jungkook seguì il gesto con lo sguardo rimanendo immobile, senza cambiare espressione.

"Bene! Si è fatto tardi. Vogliamo andare?", Jin ruppe il silenzio, accompagnato da Jimin: "Sì, è ora. Yoongi e Jungkook hanno allenamento tra poco. Grazie per essere venuti". Detto questo scoccò un bacio sulla bocca del fidanzato mentre Namjoon tirava indietro Jungkook per la spalla.

Salutarono tutti, quest'ultimo con un cenno del capo che non ricevette risposta, e iniziarono a risalire le scale verso l'uscita.
"Beh, poteva andare peggio?", commentò il corvino speranzoso.
"No, non credo" gli rispose Yoongi.

A million little reasons • TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora