Capitolo 23

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Il sonno di Taehyung venne disturbato da dei rumori lontani ed indistinti.
Strizzò gli occhi e arricciò il naso, a mano a mano che la confusione si faceva più vicina.
Un tonfo, seguito da un'imprecazione sibilata, lo svegliò del tutto.

Aprì lentamente gli occhi: mise a fuoco Jungkook, chino a sistemare il suo zaino, vicino al letto. Notò che anche la sua borsa era pronta e chiusa.
"Kook?", lo chiamò con la voce ancora impastata dal sonno.

Il corvino si voltò, il viso privo di ogni traccia del pianto di poche ore prima.
"Hyung, ti stavo per svegliare".
Taehyung si stropicciò gli occhi, controllando l'ora al telefono.
"È già ora di cena... abbiamo dormito tutto il- Kook! Non hai pranzato... devi mangiare qualco-".
"Non ho fame, hyung. Poi ora dobbiamo prendere il treno".

Chiuse anche il suo zaino, mentre si rizzava in piedi, avvicinandosi al letto.
Taehyung lo guardò confuso.
"Non dovevamo ripartire domani sera?".
Il corvino si sedette sul materasso, chinandosi per infilarsi gli anfibi.
"Devo tornare stasera, così domattina potrò andare in officina".

Taehyung si sedette accanto a lui.
Lo fissò per qualche istante, mentre l'altro si allacciava le scarpe.
In quegli occhi, del tutto impassibili e attenti, Taehyung non riconobbe nulla della vulnerabilità e della disperazione che prima avevano preso il sopravvento.

Allungò una mano verso il più piccolo e la passò fra le sue ciocche nere, massaggiandogli dolcemente il capo.
Come Jungkook si raddrizzò, si girò a guardarlo.
Lentamente, avvicinò una mano sul viso del più grande, che, chiudendo gli occhi, si abbandonò subito al tocco.

Tuttavia, come Jungkook si sporse, diminuendo sempre più la distanza fra loro, Taehyung voltò velocemente la testa.
Così facendo, le labbra del corvino finirono sulla sua guancia, all'angolo della sua bocca.
Jungkook sbattè le palpebre, confuso per non aver incontrato la bocca del più grande.
Esitò appena, senza rompere il contatto.

Quando si ritrasse, guardò Taehyung, i suoi grandi occhi che parevano quasi feriti dal bacio mancato.
"Kookie...".
Jungkook si voltò, portando lo sguardo sulle sue mani che teneva allacciate tra loro, stringendo forte la presa per controllarsi e non cedere nuovamente.
Proprio in quel momento, un rifiuto di Taehyung avrebbe complicato ulteriormente quel proposito, ma strinse i denti, aspettando che il più grande continuasse.

Sentì le stretta delle sue mani sciogliersi non appena Taehyung gli afferrò un polso.
"Kookie, guardami".
Gli aveva preso la mano, avvicinandola a sé, e Jungkook scelse di soffermarsi sul contatto fra le loro dita, piuttosto che sul volto del più grande.

"Devo parlare con Hari".
Avvicinò la mano alle sue labbra e stampò un tenero bacio sulle nocche tatuate del corvino.
"Devo chiarire con lei prima di...".
Non concluse la frase, si limitò a guardarlo negli occhi, mentre Jungkook finalmente ricambiava lo sguardo, ora decisamente sollevato.

Taehyung sorrise come il corvino annuì, per poi baciargli nuovamente la mano.
"Niente... niente baci sulla bocca fino a quel momento?".
Taehyung lo guardò divertito, prima di sospirare. "Jungkook...".
"Proprio mai mai mai? In nessunissimo caso?".
Il più grande si alzò in piedi, dirigendosi verso il bagno.
"Dopo cena, forse. Dopo che avrai mangiato, magari potrai avere il tuo dessert...".
Il corvino rise, incredulo. "Che cosa ho appena sentito".

"Quindi stasera romperai con Hari?".
"Sì".
"Per Jungkook?".
"Beh... sì. Soprattutto per lui...".
"E ti ci metterai insieme?".
"Io... è quello che spero. Ho paura che-".
"Anche se avevi detto che non sarebbe successo niente tra voi due?".
"Sì, è quello che ho detto ma-".
"E hai cambiato idea in quanto? Meno di un giorno?".
"Jimin! Mi fai sembrare un pazzo lunatico!".

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