Capitolo 6

271 20 1
                                    


"Risponderesti tu?". Jungkook gli porse il suo telefono. Taehyung lo prese subito mentre l'altro inseriva i soldi nel distributore di benzina. Lesse sullo schermo il mittente della chiamata: Yoongi.

"Yoongi, sono Taehyung. Jungkook sta facendo benzina nel distributore vicino scuola".
"Taehyung?". Il suo nome venne ripetuto anche da una seconda voce metallica, ancor più sorpresa di quella di Yoongi, che associò subito a Jimin. Dovevano trovarsi alla mensa, vista la confusione di sottofondo, anche se di solito Taehyung, Jimin e Hari non pranzavano lì. Sentì un gran chiasso e capì subito che il suo migliore amico stava strappando il telefono dalle mani del fidanzato.

"Perché sei con Jungkook?!". Con una smorfia allontanò il telefono dell'orecchio per la voce stridula di Jimin. "Ti spiegherò poi, stiamo tornando. Tienici il posto." 

Detto questo riagganciò e tornò a guardare il corvino: stava aspettando che il serbatoio si colmasse con un'espressione serena, quasi non avesse assistito alla scenata che la madre aveva fatto a entrambi poco prima. Taehyung comprese di essere l'unico tra i due che continuava a rimuginarci su: a Jungkook cosa importava alla fine? Sembrava del tutto disinteressato dell'opinione degli altri. Forse anche troppo. Più per la sua coscienza che per il corvino, si disse che in qualche modo si sarebbe scusato e avrebbero chiuso lì la questione. Soddisfatto di quella conclusione, si schiarì la gola per attirare l'attenzione dell'altro. "Stanno per fare pranzo. Ho detto che li stiamo raggiungendo".

"Ok, andiamo allora" gli rispose mettendo a posto la pistola del carburante. Taehyung volle schiaffeggiarsi per la fitta al cuore che sentì davanti al dolce sorriso dell'altro. Meglio scusarsi il prima possibile, o i sensi di colpa avrebbero finito per divorarlo. Si passò una mano sul volto, innervosito dai suoi stessi pensieri e dalle sue paranoie.

_

In poco tempo raggiunsero la scuola. Per i corridoi c'erano poche persone: molti avevano già terminato le lezioni per quel giorno, altri erano seduti in mensa a mangiare. Jungkook camminava qualche metro avanti a lui. Taehyung lo guardò e si morse la lingua.
"Jungkook". Si fermarono entrambi. "Io...".
Si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e fece un passo verso l'altro, guardando a terra. "Volevo dirti che... che mi dispiace". Jungkook lo fissò intensamente: sembrò pensarci un po' su, valutare cosa rispondere. Anche lui si avvicinò.
"Sinceramente non so se riuscirò a perdonarti."
Come tornò a guardare il volto del moro annoiato dalla sua continua ironia, si lasciò scappare una risata.
"Ok d'accordo forse potrei farlo. A patto che tu esca con me".
Taehyung gli tirò un pugno sulla spalla, al che Jungkook rise più forte, massaggiandosi dove l'altro l'aveva colpito.
"Scherzavo. Aspetterò il giorno in cui mi pregherai in ginocchio di uscire insieme."
Taehyung sbuffò una risata. "Aspetta e spera".
"Aspetto e spero". Rispose Jungkook sorridendo leggermente. Taehyung lo fissò.
"Eccoti finalmente. Ma dove sei stato?". Hari comparve al fianco del fidanzato e gli diede un bacio sulla guancia, per poi soffermarsi sulla maglia che indossava, sul nome KOOK stampato sulla schiena. Subito dopo posò lo sguardo su Jungkook che precedette ogni altra domanda. "Sì, è proprio come sembra. È stata una mattinata molto impegnativa per me e Taehyung... scoprire così all'improvviso di eccitarsi per altri ragazzi, poi per uno sexy come me... è stato proprio un vero shock per lui. È ancora un po' confuso, ma è sulla buona strada e io lo-".
"Ok Jungkook piantala." Disse Taehyung alzando gli occhi al cielo. Si girò verso Hari, che guardava infastidita il corvino, e le passò un braccio attorno alle spalle: "Scusami, non avevo il telefono con me. Andiamo da Jimin?". Lei annuì piano, lanciando un'occhiata a Jungkook che le rispose con una linguaccia.
"Come dicevo, un bambino di tre anni." Disse Taehyung senza nascondere un sorriso, mentre si avviava verso la mensa; alle sue spalle, Jungkook rise divertito. Fece per seguire gli altri due ma la suoneria del telefono lo bloccò. Lo prese per leggere il messaggio appena ricevuto.

da NON RISPONDERE:
Il tempo stringe. Farai meglio a sbrigarti.

"Tu mangi lì?". Sentì la domanda ironica di Taehyung e sollevò lentamente lo sguardo, nascondendo nel frattempo la disperata preoccupazione che gli strinse lo stomaco. Forzò un sorriso e scosse la testa. "Arrivo". 

A million little reasons • TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora