cinque

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🩰🌷☀️🎀

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🩰🌷☀️🎀

esco nel giardino principale della casetta e mi trovo simone sulle panchina bianca con il telefono in mano. noto che c’è qualcosa che non va in lui e mi siedo davanti alla porta per assicurarmi stia bene

«si.. stai piangendo. simone che è successo?» sento una voce femminile provenire dall’altra parte del telefono «tutto apposto» dice lui ma la mamma non è convinta e continua a insistere

«no non è tutto apposto perché se no non stai così» dice a un certo punto lei lui non risponde, continua a piangere

«amore mi fai stare male anche a me. dimmi qualcosa, fammi capire» ripete la donna devo intervenire

mi siedo di fianco a lui cercando di non entrare nell’inquadratura e gli metto una mano sulla schiena

«simo dille del compito altrimenti la fai stare male perché pensa sia successo qualcosa di grave» gli dico a bassa voce

«mi hanno assegnato un compito che potevo accettare o meno. e l’ho accettato» spiega lui alla mamma lego la mano intorno al suo braccio

«ed è una cosa difficile?» chiede la donna

«si» risponde lui stringendomi il braccio

«e il tuo maestro cosa dice? che lo puoi fare?» chiede la mamma

«si» risponde nuovamente lui

«allora simone di cosa ti preoccupi. se riesci bene. altrimenti non fa niente» gli dice la mamma

«avete fatto un figlio bellissimo e bravissimo» dice holy entrando nella chiamata con i genitori di simone

«grazie» dice ridendo la mamma

«avete fatto un bel lavoro» continua fra ridendo

«HOLY» dico dandogli un leggero schiaffo sulla spalla

«ah lei è la ballerina che è entrata la scorsa puntata» dice la mamma riferendosi a me

«si. è troppo simpatica» dice simone voltandosi verso di me

«piacere» dico facendo un sorriso sincero «sto cercando di fare capire a lui che oltre ad essere un bravo ballerino è anche un bellissimo ragazzo»

«devi essere più sicuro simo» spiego alla donna

«ti dovranno fare santa sopportando un ragazzo come lui» dice la mamma in modo scherzoso

«lo faccio perché mi fa piacere» le rispondo ridendo

simone mi dà un bacio sulla guancia

«l’hai trovata eh simone?» dice la mamma con uno sguardo che non riesco a cogliere

«mamma smettila» risponde simone ridendo

~

sto sistemando le mie cose nell’armadio. questa casetta è veramente un disastro in ambito di pulizie 

«mannaggia simone» dico saltando dallo spavento sentendo una figura abbracciarmi da dietro

«come hai fatto a riconoscermi se eri girata?» chiede lui confuso

«chi può disturbarmi mentre sono in camera?» gli chiedo io ironicamente. in realtà avevo riconosciuto il suo profumo perché ormai lo sento dappertutto ma questo non lo diciamo a nessuno

«a cosa devo questo abbraccio?» chiedo ironicamente al biondo

«volevo ringraziarti» dice semplicemente

«ma ti sembra? mica lo faccio perché devo» gli dico sorridendo

«si, ma comunque del tempo per me l’hai sprecato» mi fa notare

«non lo chiamerei sprecato» dico

mi abbraccia

«oggi ho provato in sala ed è venuto meglio di ciò che credevo» mi dice sorridendo

«vedi che se ti impegni ce la fai» dico strattonandogli le guance

«ahia, stupida mi fai male» dice togliendo le mie mani dalla sua faccia

«sai una cosa?» mi dice dopo attimi di silenzio

«mamma ha detto che sei una ragazza carinissima» mi dice e divento rossa pari a un pomodoro

«ringraziala» dico sorridendo

~

«gradinate per i cantanti» sentiamo urlare holy

«cami vieni pure tu?» mi chiede simo passando per la mia stanza

«arrivo» dico raggiungendolo.

non ci sediamo sulle gradinate con gli altri cantanti ma stiamo in piedi vicino ai tavoli della sala

«compito per un cantante mandato da lorella» dice maria collegandosi vocalmente

«secondo me stella» dico a bassa voce a simone, che è di fianco a me

«stella vai a prendere la busta» dice maria

«a volte mi fai paura» commenta simone «sono già 3 volte che azzecchi le cose, sei una cartomante?» mi chiede

«fai il tapirulan e stai zitto scemo» rispondo

«ai suoi ordini» dice accendendo la macchina 

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora