sedici

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🩰🌷☀️🎀

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🩰🌷☀️🎀

«raga sta arrivando» urla mew chiudendo le tende bianche

oggi è il compleanno di matthew e gli abbiamo preparato la torta, i palloncini e siamo andati a prendere i biscotti oreo

«appena apre la tenda urliamo buon compleanno» dice kumo con un bicchiere di plastica in mano

«chi sarà mai?» dice matthew scostando la tenda

«buon compleanno» urliamo in coro

alcuni gli saltano addirittura addosso

«no raga ma anche i palloncini con il 23» dice lui guardando in alto

«guarda anche la torta» dice mew prendendogli la mano

«matteo, 23» dice lui leggendo la targhetta

«che carini grazie» dice lui sedendosi al centro della tavola

«discorso» dice simone

«allora discorso» dice lui e noi applaudiamo ridendo prima che potesse continuare

«grazie. commuovente, no?» dice lui ridendo

«tanti auguri a te» è nicholas a far partire la canzone per il ragazzo

«auguri» dice kumo a fine canzone lanciandogli un bicchiere in testa

«la mira perfetta» dico a kumo ridendo

mathew si allontana per andare da mew

«visto che carini» mi dice simone all'orecchio

«i miei genitori» dico

~

«amo» dico andando verso chiara

«che è successo?» mi chiede lei

«guarda» dico mostrandogli una cosa che avevo nella tasca della felpa

«che ha di strano?» dice lei prendendomi l'oggetto dalle mani «è un cioccolatino che c'era oggi al compleanno di matthew» dice lei

rimango a pensare

«che ha di strano?» dice di nuovo

«non l'ho messo io in tasca, l'ho trovato ora» dico cercando di ragionare

«ti sarà finito lì per sbaglio» dice chiara «oppure te l'ha messo simone» dice scherzando

«sisi magari» dico ridendo

«l'avrai messo per sbaglio in tasca al posto di mangiarlo»

«si, hai ragione» dico ridendo «vuoi metà?» le chiedo

«grazie ma tranquilla mangia tu» dice lei

~

«5, 6, 7, 8» anche stavolta sono arrivata prima a lezione e sto ripassando la coreografia guardando il video di elena e contando il tempo

«ciao» sento una voce ma non la riconosco perché ho le cuffiette con la musica della coreografia nelle orecchie

mi giro e mi trovo simone

«che ci fai qui?» chiedo con faccia storta

«sapevo che eri qui» dice lui «e poi ero di passaggio dato che sto venendo anche io a fare lezione»

«capisco» dico stendendo una gamba

«che stai facendo?» mi chiede lui

«coreografia» rispondo secca

attimi di silenzio nei quali riporto lo sguardo sul computer

«posso sedermi?» chiede il biondo poco dopo

«ho lezione» dico alzandomi in piedi prendendo con me il computer

«tra 20 minuti» precisa lui prendendomi per il polso e facendomi risedere

«dai simone basta» dico cercando di staccare la presa

«ti devo fare una domanda. se stai seduta» dice lui

«solo perché sono curiosa» dico mettendomi di fronte a lui

«non metterti davanti a me o non riesco a concentrarmi» dice lui ridacchiando

«non sto ridendo» dico stando per la prima volta seria guardandolo

«dai, la smetti di fare la permalosa?» dice lui ridendo

«no» dico voltandomi di schiena

«hai trovato il cioccolatino?» dice lui per recuperare la mia attenzione

«il cioccolatino cosa?» dico rivoltandomi

ci guardiamo negli occhi

«come fai a saperlo» dico

«te l’ho preso io» dice lui sorridendo

«per che cosa?» dico facendomi scappare un sorriso

«hai sorriso» dice lui sorridendo

mi metto una mano sulla bocca

«ti prego sorridi sempre, non ti voglio vedere con il muso» dice lui togliendomi la mano dalla bocca

faccio una smorfia ma sorrido

«hai letto il bigliettino dentro il cioccolatino?» mi chiede lui

«quale?» dico

«quello sulla carta. non sei stata attenta» dice lui facendo finta di sgridarmi

«ho la carta sul comodino» dico ricordandomi di ciò che avevo fatto la mattina stessa

«dopo lo guardi?» mi chiede il ragazzo

«dò un’occhiata» dico

lui mi lascia un bacio sulla guancia e lascia la stanza

~

sto tornando in casetta

«raga ditemi che non avete buttato la carta che avevo lasciato sul comodino» dico alle ragazze della mia stanza

«no amo è ancora lì» dice gaia dal suo letto

«mi manchi come l’aria. non sentire il tuo profumo sui miei vestiti la sera quando vado a letto è una brutta sensazione. sei unica

p.s. sarà il primo di tanti cioccolatini, alla fine ci sarà una sorpresa» leggo a bassa voce

«che ti leggi?» mi chiede gaia

«stamattina mi sono trovata un cioccolatino e ho scoperto che  me l’ha messo simone in tasca e guarda» dico dandole il bigliettino

«perché non lo perdoni? dove la trovi un’altra persona così» dice a fine lettura

ha ragione, me lo sto facendo scappare come una scema

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora